Concetti Chiave
- Gertrude, figlia di un principe, affronta un futuro incerto tra la vita monastica e quella mondana, influenzata dal giudizio paterno e dalle aspettative familiari.
- Il capitolo esplora i conflitti interiori di Gertrude, combattuta tra il desiderio di libertà e la pressione di conformarsi alla vita conventuale.
- Il dialogo con la badessa e l'esame del vicario sono momenti cruciali che evidenziano la tensione tra le scelte personali di Gertrude e le influenze esterne.
- Gertrude sviluppa una relazione segreta con Egidio, portando a tragiche conseguenze come l'omicidio di una convessa, suggerito indirettamente da Manzoni.
- L'arrivo di Lucia e Agnese nel convento intreccia la storia di Gertrude con quella di Don Rodrigo, aggiungendo ulteriori strati di complessità alla narrativa.
Tempi Luoghi Personaggi/azioni
Continua la storia della monaca di Monza
Sabato 11 Novembre 1628 Monza Colloquio tra Gertrude e Lucia
Indice
- Riflessioni sull'animo giovanile
- Il colloquio tra Gertrude e il padre
- La decisione di Gertrude
- Preparativi per il convento
- Il viaggio verso Monza
- L'incontro con la badessa
- La scelta della madrina
- Il dialogo con il vicario
- La vita in convento
- L'incontro con Egidio
- Il mistero della convessa
- L'arrivo di Lucia
Riflessioni sull'animo giovanile
L'autore riflette sulla condizione dell'animo dei giovani, che in certi casi è disposto ad appoggiare ogni richiesta di bene e sacrificio
• Similitudine: animo come un fiore che si abbandona mollemente sullo stelo
Il colloquio tra Gertrude e il padre
Dopo aver letto la lettera, il padre rivede possibili i progetti a cui aveva destinato Gertrude, quindi la fa chiamare e parla con lei.
La giovane gli si inginocchia davanti chiedendo il perdono, ed il padre risponde che il perdono non bisogna né volerlo né chiederlo, ma meritarlo. Gertrude domanda cosa deve fare per ottenerlo, ed il padre inizia a parlare dello sbaglio che la ragazza ha compiuto. Egli aggiunge poi che, il suo comportamento lo ha deciso a non darle la possibilità di condurre una vita mondana e abbandonare quella monastica; inoltre non potrebbe offrire a un galantuomo in sposa una ragazza che ha un passato come quello. Gertrude si mostra timida e sottomessa, così il padre, con tono benevolo, la rassicura dicendo che a ogni errore c'è un rimedio, e nel suo caso il rimedio è capire che la vita mondana è troppo piena di pericoli per lei.La decisione di Gertrude
Il padre dice che le farà tornare il merito e il rispetto, si mostrerà benevolo e non più autorevole. Decide di chiamare la principessa e il principino per informarli della decisione di Gertrude e comandare loro di trattare bene Gertrude; la ragazza intanto si chiede perché si sia lasciata scappare quelle parole, ma non vuole ritirarle per mantenere a sé la benevolenza del padre.
• La misera ascoltatrice= giudizio implicito --> Gertrude
• Come lo scorrere di una mano ruvida sur una ferita --> similitudine riferita ai discorsi del padre che feriscono Gertrude
Il padre presenta Gertrude ai famigliari con aria lieta e onorevole, e tutti si complimentano con lei.
Sequenza n° 4- Si stabilisce la visita al convento e l'esame col vicario
Preparativi per il convento
Si decide di andare ad avvisare la badessa al convento di Monza il giorno seguente, mentre il padre avrebbe preferito farlo lo stesso giorno, inoltre si richiede l'esame del vicario, fissato per due giorni dopo.
Gertrude non riesce a trovare un momento per riflettere e rendersi conto di ciò che aveva fatto, ma pensa che la soluzione sia i rallentare il cammino appena iniziato; la principessa e la serva la pettinano e la servono prima della cena, dove tutti gli invitati si complimentano con lei. La chiamano "sposina", termine con cui si indicano tutte le giovani monacande.
La ragazza sente che ogni ringraziamento a un complimento è come un'affermazione della sua scelta. Dopo pranzo la famiglia si reca in gita in carrozza, e durante il tragitto lo zio si mostra contento della strada che Gertrude ha scelto, dicendole che in questo modo condurrà una vita beata verso il paradiso.
Anche di sera tanti conoscenti si recano a casa di Gertrude per congratularsi, e il padre è soddisfatto di come tutti trattano la figlia.
La ragazza pensa che sia il momento adatto per farlo e si lamenta poi di come la carceriera l'ha trattata, e il padre la sostituisce con un'altra governante.
Gertrude riflette sul fatto che quel giorno e il giorno precedente ha svolto grandi passi sulla strada del chiostro, sempre più difficili da eliminare.
Anche la nuova governante a cui il padre affida la cura di Gertrude si complimenta con lei e riporta le voci di tante persone che la lodavano e la sarebbero venuta a visitarla.
Il viaggio verso Monza
Gertrude si addormenta presto, la mattina dopo la vecchia servitrice la sveglia, la veste, le comunica che il principino è impaziente per la partenza verso Monza. Il papà si raccomanda con la figlia di avere un atteggiamento dignitoso e disinvolto, deve sembrare decisa a prendere i voti, per apparire correttamente nel monastero e in città, di cui diventerà una personalità conosciuta: le monache del monastero, infatti, non conoscono e non sapranno mai il suo segreto.
Durante il viaggio i famigliari elogiano la vita in convento e disprezzano quella mondana, la carrozza è fermata da alcune persone che si complimentano con Gertrude, e il padre ribadisce alla ragazza come deve comportarsi.
L'incontro con la badessa
Davanti al convento di Monza è riunita la folla; Gertrude si sente i suoi occhi addosso, insieme a quelli del padre, che la obbligano a mostrare contegno. Attraversato un cortile, si vede la porta del chiostro interno, occupato dalle monache. In prima fila c'è la badessa.
Gertrude si trova davanti alla madre badessa, che le chiede cosa desidera. Gertrude inizia a pronunciare le parole che il padre gli ha comandato, ma riconosce tra la folla una delle ragazze che era stata educata con lei, che la guarda con occhi che sembrano dirle "ah! C'è cascata la brava"; ferma il suo discorso, ma vede poi il padre ed è spaventata dalla sua inquietudine e impazienza minacciosa, quindi riprende a parlare e chiede alla badessa di essere ammessa come monaca nel convento. La badessa risponde prontamente che non è possibile fornirle una risposta immediatamente, ma solo dopo il voto di tutte le suore e il permesso dei superiori.
Si alza un frastuono di congratulazioni, sono distribuiti dolci per festeggiare. La badessa chiama il principe (padre) alla grata del parlatoio, dove gli chiede se per caso Gertrude fosse stata obbligata dai genitori nella scelta, spiegando che un caso del genere porterebbe alla scomunica. Ripete più volte che lei non sospetta niente, ma deve porgere al principe la domanda per obbligo. Il principe dichiara che la scelta proviene direttamente dalla figlia
Gertrude è consapevole di avvicinarsi sempre di più alla vita in convento, ma pensa in quale situazioni possa ancora dire no e bloccare o rallentare il cammino. Nello stesso tempo è timorosa della reazione del padre, ma , vedendolo soddisfatto, per un momento è felice.
Lettera di perdono --> perdono del padre --> complimenti di alcuni famigliari --> si stabilisce la data dell'esame e della visita con la badessa --> gita dopo pranzo --> complimenti --> notte --> visita al convento --> accoglienza della folla --> dialogo con badessa --> badessa e padre --> Gertrude contenta/pentita
La scelta della madrina
Dopo la richiesta alla badessa è necessario scegliere una madrina che controlli Gertrude fino all'esame del vicario, e il padre lascia la decisione alla figlia. Gertrude sa che, rispondendo alla domanda, compie un altro passo verso i voti, ma, dal momento che il momento è stato preparato con grande cura, pensa che rifiutare sarebbe disprezzante per il padre. Sceglie quindi una dama che ha dimostrato tanto affetto nei suoi confronti, sotto richiesta del padre, che voleva che la figlia scegliesse proprio quella donna, e per interessi economici (la dama vorrebbe che il principino diventasse suo genero).
Il padre si raccomanda con Gertrude di mostrarsi sicura riguardo alla scelta, perché altrimenti il vicario l'avrebbe esaminata più a lungo e la sua indecisione avrebbe portato danni allo stesso padre: così, tutti avrebbero scoperto il segreto della ragazza o la reputazione del nobile sarebbe peggiorata. In seguito il principe ricorda alla figlia i vantaggi che otterrà una volta diventata suora.
Il dialogo con il vicario
Il vicario pone alla ragazza varie domande per testare la sincerità con cui afferma di aver scelto di diventare suora, e Gertrude non mostra alcuna esitazione. Il vicario è convinto che la vocazione della ragazza sia sincera, come gli aveva assicurato il padre. Pensa anche che, se rivelasse all'uomo la sua storia, egli avrebbe provato compassione ma potrebbe darle parte della colpa. Alla fine del dialogo il vicario incontra il padre, che è rimasto in attesa per tutto il tempo, e gli porge le lodi per Gertrude.
La vita in convento
Manzoni dice di non voler raccontare la vita di Gertrude nel convento, perché piena di dolori e cambi di opinione, monotona e simile alla parte già raccontata. Durante il periodo prima di essere ammessa al convento, pensa che non potrà più godersi la bellezza dei luoghi, degli oggetti, lo svago, le feste e le conversazioni la infastidiscono ancora di più. Prova invidia per le spose, e tutto ciò la porta a voler disdire la richiesta fatta. Il pensiero va poi allo sguardo autoritario del padre
Il vicario rilascia l'autorizzazione necessaria, si svolge il capitolo e Getrude è ammessa al convento. La ragazza chiede di entrare al più presto e viene accontentata. Dopo 12 mesi, deve dare i voti, ed ha quindi la possibilità di dire "no". Gertrude dice invece "si", e diventa monaca per sempre.
Manzoni descrive la religione come soluzione agli sbagli del passato a cui c'è rimedio e a quelli non risolvibili.
Una volta entrata in convento, Gertrude ha preoccupazioni come il rammarico di aver perso la libertà, l'avversione alla sua condizione presente e i vagare dietro ai suoi desideri che sa non potrà mai realizzare. Ripensa al passato e al cammino che l'ha condotta in convento, si sente in colpa lei stessa e accusa altri di perfidia e tirannia. Ricorda la sua gioventù destinata a spegnersi in martirio, compiangeva la sua bellezza (consumata da quella vita), invidiava ogni altra donna libera.
Prova odio per le monache che avevano contribuito a farla entrare in convento, che tratta male; esse non possono rispondere per assicurarsi l'appoggio del principe. Non apprezza nemmeno l'aria di pietà e contentezza con cui è trattata dalle altre suore (non sa che sono state loro a votare contro la sua ammissione al convento inserendo palline nere nel bossolo).
Ha qualche consolazione perché può comandare, quando ha successo in qualche impegno, quando riceve complimenti, ma la religione non basta a soddisfarla.
Dopo la professione diventa maestra delle educande, che talvolta tratta in malo modo perché sa che avranno un futuro nel mondo dal quale è stata esclusa, in altre occasioni si unisce alle loro chiacchere, come quelle per prendere in giro la voce della convessa
L'incontro con Egidio
Egidio è un giovane, nobile, scellerato di professione, abita in un edificio vicino al convento. Vede passare Gertrude più volte, le rivolge il discorso e la monaca risponde. Gertrude è contenta, nonostante non provi una gioia completa; inzialmente è più tranquilla, non offende le compagne, si comporta in modo educato, poi riprende le maniere precedenti.
Il mistero della convessa
Un giorno maltratta una convessa, che per vendetta la minaccia di dire ciò che sa sul suo passato. Da lì a poco la convessa scompare, le compagne la cercano dappertutto, soprattutto a Meda, città da cui proviene. Indirettamente Manzoni ci lascia capire che Gertrude e Egidio l'hanno uccisa e l'hanno seppellita nei paraggi --> dice che le suore avrebbero fatto meglio a cercarla più vicino al convento.
Una suora suppone che sia scappata in Olanda, quindi è questa la notizia che si diffonde dentro e fuori dal convento. Gertrude si astiene da affrontare quella storia, ma la convessa gli torna in mente continuamente, e la giovane preferirebbe a quel punto rivedersela viva e risentire la sua voce.
- Ricollegamento alla storia di Lucia
L'arrivo di Lucia
È passato un anno dall'uccisione della convessa quando Lucia arriva in convento a Monza.
Lucia trova molto strano il comportamento di Gertrude: è interessata alle modalità con cui Don Rodrigo ha trattato Lucia, sembra considerare ridicolo il disprezzo che Lucia ha per quell'uomo. Si rende conto di essersi lasciata andare agli svaghi del cervello, cerca di correggere il suo discorso, ma Lucia rimane stupita dall'interesse che una monaca può avere per una questione del genere, e arrossisce alle sue domande. Si confida con la madre, che le ripete che crescendo troverà un po' di matto in tutti quanti nel mondo.
Lucia e Agnese sono accolte benevolmente e trattate come se fossero addette al servizio del monastero. Gertrude è contenta di fare del bene per una povera innocente.
- Collegamento alla storia di Don Rodrigo: Manzoni dice che c'è un uomo molto interessato a Lucia (e Agnese): alla sua passione e puntiglio di prima si è aggiunta la delusione del fallimento.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale delle riflessioni dell'autore sull'animo giovanile?
- Come reagisce Gertrude durante il colloquio con il padre?
- Quali sono i sentimenti di Gertrude riguardo alla sua decisione di entrare in convento?
- Come viene descritto l'incontro tra Gertrude e la badessa?
- Qual è il mistero che circonda la convessa e quale ruolo hanno Gertrude ed Egidio in esso?
L'autore riflette sulla condizione dell'animo dei giovani, che in certi casi è disposto ad appoggiare ogni richiesta di bene e sacrificio, paragonandolo a un fiore che si abbandona mollemente sullo stelo.
Gertrude si mostra timida e sottomessa, chiedendo perdono al padre, il quale le spiega che il perdono va meritato e non chiesto. Il padre decide che Gertrude non avrà la possibilità di condurre una vita mondana.
Gertrude è consapevole di avvicinarsi sempre di più alla vita in convento, ma è anche timorosa della reazione del padre. Nonostante i complimenti ricevuti, riflette sul fatto che ha compiuto grandi passi verso il chiostro, difficili da eliminare.
Davanti al convento di Monza, Gertrude si sente osservata dalla folla e dal padre. La badessa le chiede cosa desidera, e Gertrude, spaventata dall'inquietudine del padre, chiede di essere ammessa come monaca. La badessa risponde che la decisione dipenderà dal voto delle suore e dal permesso dei superiori.
Il mistero riguarda la scomparsa di una convessa che aveva minacciato di rivelare il passato di Gertrude. Manzoni lascia intendere che Gertrude ed Egidio l'abbiano uccisa e seppellita nei paraggi del convento, anche se ufficialmente si suppone che la convessa sia scappata in Olanda.