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Concetti Chiave

  • Padre Cristoforo confessa a Renzo un lontano delitto causato dall'odio, cercando di fargli capire l'importanza del perdono.
  • La scena nel lazzaretto è altamente drammatica, con il frate prossimo alla morte che cerca di guidare Renzo verso il perdono.
  • Don Rodrigo, un tempo potente, giace ora in miseria, simbolo della caduta della sua superbia e del suo potere.
  • La resistenza alla morte di don Rodrigo potrebbe essere un'opportunità divina per ottenere perdono e salvezza.
  • Renzo, colpito dalla situazione e dall'esempio del frate, si apre alla preghiera e al perdono, suggerendo un cambiamento interiore.

Indice

  1. La Confessione di Padre Cristoforo
  2. Il Castigo di Don Rodrigo
  3. Il Perdono di Renzo

La Confessione di Padre Cristoforo

Le parole altamente drammatiche con cui padre Cristoforo si confessa a Renzo ancora accecato dall'odio verso don Rodrigo e dal desiderio di "farsi giustizia da sé" sono veramente sublimi. Dopo l'amaro rimprovero a Renzo, dopo la sconfortata ma dura minaccia di lasciarlo solo nel lazzaretto e la tiepida dichiarazione di perdono del giovane, il frate, sfinito e stanco, con i segni della morte sul volto, ha ritrovato tutta la sua forza per fare a Renzo la confessione di quel suo lontano delitto, dovuto unicamente all'odio, a quello stesso odio per cui ora Renzo, che Dio ha salvato dal tormento di un rimorso futuro, sragiona.

E questa confessione fatta lì, nel lazzaretto, da un uomo al quale è già tanto vicina la morte, è estremamente drammatica, ma necessaria. Erano necessari questo suo accusarsi e questo suo umiliarsi perché Renzo, colpito dall'esempio, potesse sentirsi indotto a un vero perdono, e convincersi che non bisogna mai arrogarsi il diritto di fare giustizia da sé, ma occorre invece, confidare in Dio, credere nella sua giustizia e amare e perdonare, come Egli stesso ci ha insegnato.

Il Castigo di Don Rodrigo

Infatti, il castigo non ha tardato molto a cadere sull'oppressore di ieri. Chi riconoscerebbe in quel disgraziato lì, immobile, su quel materasso gettato per terra, con gli occhi che non hanno più sguardo, con il volto paurosamente tumefatto dal morbo, e che sembrerebbe già morto, se non fosse qualche sussulto che ne scuote il corpo, il signore ricco, altezzoso e prepotente che ha osato perfino sfidare la morte? Soltanto una cappa, gettata come coperta sul corpo, resta di quella superbia e di quella ricchezza: il resto è infinita miseria. Don Rodrigo giace lì, da quattro giorni, senza dar cenno di ravvedimento. Ma, forse, questa resistenza alla morte non può essergli stata data per grazia di Dio, perché faccia a tempo ad arrivare qualcuno, da lui tanto offeso, che lo perdoni e che preghi Dio di salvarlo? E chissà che dietro quello sguardo assente e quasi spento non vibri una ultima, estrema particella di vita, ma pur bastante per rivolgersi alla infinita misericordia divina?

Il Perdono di Renzo

Non c'è bisogno di parole, ora, per convincere Renzo. Le sue mani si congiungono nel gesto della preghiera che nasce sincera dal cuore e si innalza a Dio. E il suono della campana che interrompe quest'attimo di commossa comunione sembra essere quasi la risposta attesa. Che, davvero, il gesto d'amore di Renzo abbia compiuto il miracolo?

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato della confessione di Padre Cristoforo a Renzo?
  2. La confessione di Padre Cristoforo è un momento drammatico e necessario per indurre Renzo al perdono e convincerlo a non farsi giustizia da sé, ma a confidare nella giustizia divina.

  3. Come viene descritto il castigo di Don Rodrigo?
  4. Don Rodrigo è descritto come un uomo ridotto in miseria, immobile e malato, un tempo ricco e prepotente, ora in attesa di un perdono che potrebbe salvarlo.

  5. Qual è la reazione di Renzo dopo la confessione e il castigo di Don Rodrigo?
  6. Renzo si sente indotto al perdono, le sue mani si uniscono in preghiera sincera, suggerendo che il suo gesto d'amore possa aver compiuto un miracolo.

  7. Qual è il ruolo della giustizia divina nel testo?
  8. La giustizia divina è presentata come l'unica vera giustizia a cui affidarsi, insegnando a perdonare e amare, come dimostrato dalla confessione di Padre Cristoforo e dal perdono di Renzo.

Domande e risposte

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