strumenina
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Concetti Chiave

  • Manzoni apre il romanzo con un'ampia descrizione geografica dei luoghi come Lecco e l'Adda, essenziali per il contesto storico e personale dell'autore.
  • L'inizio del romanzo è volutamente lento per sottolineare che fretta e approssimazione sono nemiche della verità, anche nei personaggi inventati.
  • La rottura dell'equilibrio narrativo avviene con l'entrata in scena dei "bravi", che sconvolgono i piani di Renzo e Lucia, tema centrale del romanzo.
  • Il tempo nel romanzo è scandito con precisione, con eventi principali concentrati in pochi giorni, a partire dal 7 novembre, che sottolineano il ritmo narrativo.
  • Don Abbondio emerge come un personaggio centrale nel primo capitolo, rappresentando il compromesso e l'inazione di fronte alla violenza, con un tono ironico utilizzato da Manzoni.

Manzoni, prima di presentarci i personaggi, scrive una specie di "proemio" descrittivo. Descrizione molto ampia e minuziosa dei luoghi geografici che faranno da scena al romanzo: Lecco, l'Adda, Milano ecc. Sono tutti territori molto noti a Manzoni poiché è dove egli ha trascorso la fanciullezza. La descrizione non piace molto al lettore moderno,ma è fondamentale con tutti i suoi toponimi.Si tratta di un inizio provocatore: il lettore non viene "sedotto" con un inizio ad effetto.Manzoni vuole far capire che la fretta e l'approsimazione sono nemiche del "vero" e anche i personaggi inventati sono intrisi di verità storica.

Il lettore deve conquistare il suo spazio,ritmo di lettura che è molto tranquillo,rilassato.In questa pagina descrittiva la tecnica usata da Manzoni è che non vi è nessuna sforzatura/sfumatura pittoresca (come Scott in Ivanoe),non si vuole incantare il lettore, però è uno spazio topografico che assume le caratteristiche di un paesaggio idillico,bello,piacevole da percorrere in passeggiata "un quieto benessere". Ciò è il punto di partenza ideale del romanzo.Quando entrano in scena i primi personaggi,i bravi,avviene la rottura dell'equilibrio del sistema di don Abbondio e vengono sconvolti i progetti di Renzo e Lucia. Tutto il romanzo tenderà a ricomporre l'equilibrio rotto nel primo capitolo,che si ricomporrà con il matrimonio dei promessi.

Indice

  1. Dimensione temporale e ritmo narrativo
  2. Temi di violenza e giustizia

Dimensione temporale e ritmo narrativo

Dopo la dimensione spaziale, Manzoni determina quella temporale con estrema precisione.La vicenda si sviluppa nell'arco di 2 anni,sebbene sembri che il periodo sia molto più lungo perché vi sono guerre,carestie e peste. Il racconto insiste su pochissimo giorni,i giorni delle svolte decisive. I primi 8 capitoli abbracciano 4 giorni (7-11 NOvembre).Il giorno è la misura fondamentale del ritmo narrativo di Manzoni.Il 7 novembre serve anche a indicare la stagione,pochi giorni prima dell'11 novembre (giorno di san Martino);questa era la data della scadenza degli affitti poiché c'erano già stati tutti i raccolti dei contadini.E in questi giorni sembra ci sia un ritorno dell'estate.L'autunnno è una stagione intermedia;la scelta dell'autunno è una scelta morale perché richiama una vita sospesa tra gioia e dolore (quella di Manzoni).Il giorno scandisce il ritmo narativo.Inoltre viene scelta la sera che sottolinea la quiete raccolta;sembrava un giorno che si concludesse come tanti altri e invece arriva un'inattesa intimazione dei bravi.Dopo tanta minuzia di particolari ci aspetteremmo che l'autore descriva fisicamente don Abbondio,in realtà ci dice solo che ha più di 60anni,ma non ci dà nessun particolare del curato,distaccandosi dal romanzo scottiano.Bisognerà attendere la digressione dopo l'incontro per averne qualche notizia biografica;in compenso è nitidissima la serie dei gesti che il curato compie.Sono gesti in sintonia con il paesaggio,ha lo sguardo di chi si gode in pace la passeggiata in cui ogni cosa è al suo posto e se qualche torbamento (sasso) intralcia il percorso,se ne libera con un calcio.Ma qualcosa sconvolge quell'abitudinario andare.Manzoni con don Abbondio non "va giù di brutto",ma è ironicamente fine:Manzoni sa giudicare fatti e uomini con ironia,sa che vi sono tanti don Abbondio,Cristoforo,Rodrigo in giro;tuttavia non lo giustifica perché don Abbondio dovrebbe essere in guerra con i violenti,invece cerca di non fare nulla.Il testimonio consolante della sua coscienza lo rassicura alquanto.E' interessante notare che don Abbondio domina il capitolo nonostante i protagonisti del romanzo siano Renzo e Lucia,qui a Manzoni interessa far notare il ruolo fondamentale degli emissari,dei complici e degli intermediari.Don Abbondio è un "complice".

Temi di violenza e giustizia

Nel I capitolo è presente il tema della violenza nella paerentesi sui bravi e nella digressione sulla vita di don Abbondio. Tema della giustizia terrena che è "forte con i deboli e debole con i forti".Tema della casa come nido,luogo di tranquillità,baluardo contro l'esterno: don Abbonndio infatti si sente al sicuro anche se in seguito la casa sarà violata.Manzoni non sa rappresentare la violenza fisica sugli uomini e ne trova il sostituto trasferendo la violenza sulla casa.Nella casa di don Abbondio c'è spirito di quiete,benessere.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'importanza della descrizione iniziale dei luoghi nel romanzo di Manzoni?
  2. La descrizione iniziale dei luoghi è fondamentale perché stabilisce un contesto geografico dettagliato e familiare a Manzoni, che ha trascorso la sua infanzia in quei territori. Sebbene possa non piacere al lettore moderno, è essenziale per comprendere il "vero" e la verità storica dei personaggi.

  3. Come Manzoni gestisce la dimensione temporale nel suo romanzo?
  4. Manzoni determina la dimensione temporale con precisione, sviluppando la vicenda nell'arco di due anni, concentrandosi su pochi giorni cruciali. I primi otto capitoli coprono solo quattro giorni, sottolineando l'importanza del giorno come misura del ritmo narrativo.

  5. Qual è il ruolo di don Abbondio nel primo capitolo del romanzo?
  6. Don Abbondio domina il primo capitolo nonostante i protagonisti siano Renzo e Lucia. Manzoni evidenzia il ruolo fondamentale degli emissari, complici e intermediari, con don Abbondio che rappresenta un "complice" che cerca di evitare il conflitto con i violenti.

  7. Quali sono i temi principali trattati nel primo capitolo del romanzo?
  8. I temi principali includono la violenza e la giustizia, con la violenza rappresentata dai bravi e la giustizia terrena descritta come "forte con i deboli e debole con i forti". Inoltre, la casa è vista come un nido di tranquillità, sebbene possa essere violata.

  9. In che modo Manzoni utilizza l'ironia nel descrivere don Abbondio?
  10. Manzoni utilizza un'ironia fine nel descrivere don Abbondio, giudicando fatti e uomini con ironia. Sebbene riconosca che ci sono molti don Abbondio nel mondo, non lo giustifica, poiché dovrebbe opporsi ai violenti invece di cercare di non fare nulla.

Domande e risposte

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