simoncina
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Concetti Chiave

  • I personaggi manzoniani sono rappresentati con una dimensione morale che va oltre il loro contesto storico e sociale, possedendo la capacità di scegliere tra bene e male.
  • Renzo Tramaglino è descritto come un popolano onesto e lavoratore, fermo nella sua fede e capace di opporsi ai potenti quando i suoi diritti sono violati.
  • Lucia Mondella incarna purezza e umiltà, con una profonda fede in Dio, rendendola un personaggio moralmente insuperabile.
  • Don Rodrigo rappresenta l'arroganza del potere, impedendo il matrimonio di Renzo e Lucia e incarnando il male nel romanzo.
  • L'Innominato è un personaggio complesso la cui redenzione, influenzata dall'incontro con Lucia, simboleggia la possibilità di cambiamento e salvezza.

Indice

  1. Il personaggio manzoniano: tra realtà e morale
  2. Renzo Tramaglino: L'onestà del popolano
  3. Don Abbondio: il Prete nel conflitto
  4. Lucia Mondella: la purezza incarnata
  5. Don Rodrigo: l'arroganza del potere
  6. Agnese, Perpetua e altri personaggi
  7. Gertrude: la Monaca di Monza
  8. Padre Cristoforo: il convertito
  9. La redenzione dell'Innominato

Il personaggio manzoniano: tra realtà e morale

Il personaggio manzoniano mentre vive nelle coordinate oggettivo-realistiche di un determinato ambiente, una sua parte opera o matura al di sopra dell’ambiente, in un mondo governato da leggi superiori che non quelle degli stati.
Il personaggio manzoniano non è mai solamente e del tutto uomo fisico determinato dai vincoli della storia o della propria natura, ma possiede la possibilità della scelta morale. Per Manzoni ogni singola vita è depositaria di pari diritto e di pari dignità umani.

Renzo Tramaglino: L'onestà del popolano

Popolano leale e schietto, Renzo Tramaglino è l’immagine dell’onesto lavoratore e dell’uomo tranquillo che, solo se provocato, rischia di combinare guai a sé e agli altri. Personaggi Promessi sposi articoloI suoi propositi sono quelli di sposare Lucia, avere un dignitoso lavoro e avere una vita retta e timorata da Dio. La sua fede è limpida, semplice, sincera, ferma. Renzo sa essere cordiale e lieto ma diventa furioso quando vede la giustizia calpestata e i più sacrosanti diritti dileggiati dai potenti. Ma anche nel mezzo della persecuzione, Renzo non si lascerà sopraffare: spererà in Dio e nella Provvidenza. Manzoni ne fa un credibile esemplare di uomo del popolo che finisce per tener testa ai sapienti e ai potenti.

Lucia Mondella: la purezza incarnata

Lucia Mondella è una figura centrale. Il ritratto di Lucia è intessuto di mille particolari. A Lucia, Manzoni dà la parola o di lei narra o rammenta indirettamente, ma con il segreto scopo di non esaudire mai definitivamente una linea, un tocco, uno sguardo, un discorso. Ha un carattere estremamente pudico e ritroso e riservato. E’ umile, dolce, amabile, pura e leale, ha un grande e vivo senso dell'onnipotenza di un Dio cui è affidato l’intero universo delle cose e degli uomini. Queste caratteristiche la fanno unica, moralmente insuperabile.

Don Abbondio: il Prete nel conflitto

Don Abbondio: ogni situazione sembra convergere su di lui richiedendo la sua presenza proprio quando vorrebbe essere dimenticato, lasciato a se stesso e alle sue innocue occupazioni. Don Abbondio non è mai posto in nessun posto: quando non
è intenzionalmente teso a salvaguardare il suo quieto vivere è la realtà circostante a metterlo costantemente nei pasticci. Uomo privo di coraggio, timido, dal carattere pieghevole, don Abbondio è sacerdote perché, a conti fatti, gli è parso che solo la tonaca lo avrebbe potuto mettere in posizione tale da non ricevere tutte quelle offese della vita che invece sono costretti a subire i deboli e gli indifesi. Sapendosi debole cerca un’ancora di salvezza.

Don Rodrigo: l'arroganza del potere

Nobile di nascita ma ignobile nelle azioni, don Rodrigo impersona il signore ribaldo, il padrone di un feudo sul quale ha facoltà di esercitare la sua funesta e insindacata arroganza. Scatena il dramma dei due promessi, impedendo a don Abbondio di sposarli. E non si ferma davanti a nessun ostacolo. Don Rodrigo, nel romanzo, è l’incarnazione del male più vicina all’impossibilità della salvezza, anche se Manzoni non decide mai della sorte ultraterrena dei suoi personaggi.

Padre Cristoforo: il convertito

Padre Cristoforo e’ la prima, in ordine di apparizione, delle due grandi figure di «convertiti» del romanzo manzoniano. Si chiamava Lodovico, prima della conversione, ed era un giovane pieno di vita. Ma il carattere era chiaro, leale, concreto, propenso a cogliere per natura il giusto equilibrio umano e morale nei fatti e nelle cose. Per questo egli abbandona il mondo e si vota a Dio, ribaltando la propria vita e schierandosi della parte dei deboli, dei perseguitati. Dal suo fondo di robusta umanità trova ancora momenti di vibrante rivolta, che prende i toni di santa collera contro l’ingiustizia. Serenità della speranza e coscienza del sacrificio contraddistinguono ogni sua apparizione nel romanzo e la qualità sua più peculiare è l’umiltà. Dal giorno che ha chiesto perdono agli uomini e a Dio per la sua vita precedente mantiene inalterato il sentimento dell’espiazione in ogni suo intervento, in ogni suo consiglio, e il ritrovarlo nel lazzaretto degli appestati è la conferma del suo voto.

Gertrude: la Monaca di Monza

Gertrude è tragicamente destinata, contro la sua stessa volontà, alla vita del convento. Un sottile gioco di ricatti, menzogne, sotterfugi, sottomissioni, ribellioni e pentimenti ha portato Gertrude alla conclusione che non avrebbe avuto scampo se non nel convento, ma, assolutamente inadeguata alla vita monastica, via via la sua psicologia si stravolge, sceglie le strade della non osservanza delle regole, ritiene una sola soddisfazione mondana più appagante di qualsiasi sacrificio all’ideale della vita claustrale. E’ dotata di un carattere estroverso, appassionato, libertario e sensuale, finisce per incarnare una vita sbagliata, per di più in un luogo di devozione, preghiera, silenzio, sacrificio. Questo personaggio non avverte alcun trasporto di fede, che cede assai più volentieri ai richiami dei sensi e alla altrui, oltre che alla propria, volontà di male. Una volta che Lucia è rapita dal convento con il suo assenso, anche per lei viene l’ora del rimorso: si sottrarrà alle passioni, si sottoporrà a volontarie prove e rinunce e punizioni.

Agnese, Perpetua e altri personaggi

Agnese è la madre di Lucia, modello di genitrice premurosa, di onesta e furba paesana, dell’instancabile favella, ma dalla simpatica e amabile accortezza, spontaneità, malizia.
Perpetua ha un carattere di serva-padrona, è la faccendiera di don Abbondio, è pronta, impudente, petulante, sfacciata. Ma è anche lei buona, onesta e umile.
Azzecca - garbugli e’ il «dottore in legge» a cui Renzo si rivolge per avere consigli in una eventuale azione da opporre alla prepotenza di don Rodrigo. Figura comica, ambigua, servile, ha il ruolo di imbroglione, di abile opportunista. Antonio Ferrier è il gran cancelliere, è colui che fa le veci del governatore di Milano. E’ un demagogo, gli preme cavarsela e riscuotere popolarità.
Tonio è un contadino. E’ della compagnia che cercherà di sorprendere don Abbondio. E’ un carattere estroverso ed estroso.

La redenzione dell'Innominato

L'Innominato rappresenta una delle figure più complesse de "I Promessi Sposi". Signore di un castello e di un vasto territorio, è un personaggio temuto e rispettato, la cui fama di crudeltà e potere lo precede. La sua vita è segnata da azioni violente e da un profondo senso di vuoto interiore, che lo porta a interrogarsi sul significato della sua esistenza. La svolta avviene attraverso l'incontro con Lucia, la cui pura innocenza e fede incrollabile scuotono profondamente l'animo dell'Innominato, inducendolo a una profonda crisi spirituale. La sua conversione, segnata dall'incontro con il cardinale Federigo Borromeo, rappresenta uno dei momenti più alti della narrazione manzoniana, simbolo della possibilità di redenzione e cambiamento anche per l'anima più tormentata.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la caratteristica principale dei personaggi manzoniani?
  2. I personaggi manzoniani vivono in un ambiente oggettivo-realistico ma possiedono la possibilità della scelta morale, rappresentando la dignità umana e il diritto alla scelta.

  3. Come viene descritto Renzo Tramaglino nel testo?
  4. Renzo Tramaglino è descritto come un popolano onesto e leale, con una fede semplice e sincera, che si oppone all'ingiustizia e spera nella Provvidenza.

  5. Qual è il ruolo di Don Abbondio nel romanzo?
  6. Don Abbondio è un prete timido e privo di coraggio, che cerca di evitare i conflitti per mantenere il suo quieto vivere, ma si trova costantemente nei pasticci a causa della realtà circostante.

  7. In che modo Lucia Mondella influenza l'Innominato?
  8. Lucia Mondella, con la sua pura innocenza e fede incrollabile, scuote profondamente l'animo dell'Innominato, inducendolo a una crisi spirituale e alla sua eventuale redenzione.

  9. Qual è la natura del conflitto interiore di Gertrude?
  10. Gertrude è destinata contro la sua volontà alla vita monastica, ma la sua natura estroversa e passionale la porta a ribellarsi alle regole del convento, vivendo una vita inadeguata e tormentata dal rimorso.

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