Concetti Chiave
- I bravi erano mercenari del XVI-XVII secolo, noti per compiere azioni violente e illegali per conto dei potenti, come descritto da Manzoni ne "I Promessi Sposi".
- Nonostante le leggi contro di loro, i bravi operavano impunemente grazie all'appoggio di nobili e alla connivenza delle autorità.
- Nel romanzo, i bravi sono strumenti di potere per Don Rodrigo e l'Innominato, illustrando l'abuso di potere e la corruzione del tempo.
- La descrizione dettagliata di Manzoni dei bravi evidenzia il loro aspetto minaccioso e la loro mancanza di scrupoli nel compiere ordini.
- I bravi rappresentano una critica alle dinamiche sociali e legali del XVII secolo, aggiungendo profondità storica e sociale al romanzo.
Indice
Ritratto dei Bravi
I bravi erano soldati mercenari esistiti nel XVI-XVII secolo che agivano contro la legge compiendo, a pagamento, azioni violente e illegali a favore dei signorotti che ne richiedevano l'intervento. Facevano in modo che il volere di chi comandava fosse rispettato a tutti i costi.Di loro parla Alessandro Manzoni ne “I Promessi Sposi” e li presenta come sgherri al servizio di Don Rodrigo e dell’Innominato. Manzoni inoltre, nel suo romanzo, cita varie leggi in cui i governatori dello Stato di Milano intimavano ai bravi di cessare i loro soprusi. Godendo dell'appoggio di signori potenti e della connivenza dei pubblici funzionari queste leggi non venivano applicate e i bravi restavano impuniti.
Gli uomini che si avvicinarono a don Abbondio per minacciarlo, affinché non celebrasse il matrimonio tra Renzo e Lucia, erano due bravi al servizio di don Rodrigo.
Manzoni fa una descrizione dettagliata dell’aspetto fisico.

Il ruolo dei Bravi nei Promessi Sposi
Nel contesto narrativo di "I Promessi Sposi" di Alessandro Manzoni, i bravi rivestono un ruolo cruciale come strumenti di potere per i nobili locali. Questi soldati mercenari, descritti come uomini senza scrupoli, incarnano l'abuso di potere nell'Italia del XVII secolo, agendo al di fuori della legge per imporre la volontà dei loro padroni. Manzoni utilizza i bravi per criticare le dinamiche sociali dell'epoca, mettendo in luce come le leggi fossero spesso ignorate o mal applicate a causa della corruzione e del nepotismo. La loro presenza nel romanzo non solo serve a creare tensione e pericolo, ma anche a stimolare una riflessione sull'ingiustizia e sull'arbitrarietà del potere.Impatto culturale e storico dei Bravi
I bravi, oltre a essere elementi chiave nel romanzo di Manzoni, offrono uno spaccato storico significativo sull'organizzazione sociale e politica dell'Italia del Seicento. La loro esistenza riflette le sfide della legalità e dell'ordine in un periodo in cui i governatori tentavano, spesso invano, di controllare questi gruppi armati. Manzoni, attraverso la narrazione degli eventi che coinvolgono i bravi, non solo arricchisce il tessuto storico del romanzo, ma fornisce anche un commento critico sulle leggi e sul loro mancato rispetto. In questo modo, "I Promessi Sposi" non è solo una storia d'amore e di fede, ma anche un'opera impegnata a documentare e denunciare le problematiche sociali e legali di un'era tumultuosa.Domande da interrogazione
- Chi erano i bravi e quale ruolo avevano nel XVI-XVII secolo?
- Come vengono descritti i bravi ne "I Promessi Sposi" di Alessandro Manzoni?
- Qual è il ruolo dei bravi nel romanzo "I Promessi Sposi"?
- Quali leggi menziona Manzoni riguardo ai bravi e la loro impunità?
- Qual è l'impatto culturale e storico dei bravi secondo Manzoni?
I bravi erano soldati mercenari che agivano illegalmente per conto dei signorotti, compiendo azioni violente per far rispettare la loro volontà.
Manzoni li descrive come sgherri al servizio di Don Rodrigo, caratterizzati da un aspetto minaccioso e un comportamento violento e arrogante.
I bravi sono strumenti di potere per i nobili locali, usati per imporre la loro volontà e criticare l'abuso di potere e la corruzione dell'epoca.
Manzoni cita leggi dei governatori dello Stato di Milano che intimavano ai bravi di cessare i soprusi, ma queste non venivano applicate a causa della connivenza con i potenti.
I bravi offrono uno spaccato della società del Seicento, riflettendo le sfide della legalità e dell'ordine, e stimolano una riflessione sull'ingiustizia e sull'arbitrarietà del potere.