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Concetti Chiave

  • Alessandro Manzoni nacque a Milano nel 1785, influenzato dall'illuminismo e da un ambiente culturale stimolante.
  • Manzoni sviluppò la sua personalità a Parigi, convinto che la letteratura debba rispettare fini etici e ispirarsi al "vero poetico".
  • La conversione religiosa e l'influenza del giansenismo segnarono la sua carriera letteraria, culminando in opere come "Inni sacri" e "Il cinque maggio".
  • "I promessi sposi", pubblicato in tre edizioni tra il 1824 e il 1840, rappresenta un'evoluzione stilistica e linguistica del romanzo storico italiano.
  • Manzoni contribuì al dibattito linguistico nell'Italia unificata e fu senatore del Regno d'Italia fino alla sua morte nel 1873.

Indice

  1. Infanzia e Formazione di Manzoni
  2. Esperienze a Parigi e Influenze
  3. Opere e Conversione Religiosa
  4. I Promessi Sposi e Sviluppi Successivi

Infanzia e Formazione di Manzoni

Alessandro Manzoni nacque a Milano nel 1785. Figlio di Giulia Beccaria e del conte Pietro

Manzoni, trascorse la sua infanzia e giovinezza nella città natale, in un ambiente culturalmente

elevato ed influenzato dall'illuminismo.

I genitori si separarono e la madre si trasferì a Londra e poi a Parigi insieme a Carlo Imbonati,

uomo importante per la formazione di Manzoni per il quale rappresenta un padre adottivo e un

esempio di rigore intellettuale e morale.

Manzoni rimase a Milano con il padre il quale gli fece impartire, nei collegi Somarschi e Barnabiti,

un'educazione classica, rigida e austera, verso la quale il poeta mostra grande avversità.

A Milano viene attratto dalla cultura del tempo e conosce personaggi importanti come Vincenzo

Cuoco, Vincenzo Monti e Ugo Foscolo.

Iniziò la stesura dei suoi primi componimenti: il poemetto “Il trionfo della morte”, l'idillo “Adda” e

quattro sermoni.

Esperienze a Parigi e Influenze

Nel 1805, il poeta, raggiunse la madre a Parigi dove potè maturare la sua personalità; allargò i suoi

contatti culturali, conobbe Claude Faurier (rivoluzionario che con Madame de Stael promosse la

diffusione del romanticismo in Francia), con il quale iniziò ben presto un epistolario.

La stimolante esperienza parigina rafforzò delle idee che caratterizzeranno il pensiero di Manzoni:

la poesia e la letteratura devono rispettare fini etici; la letteratura deve avere una base di ricerca

storica in quanto deve svelare il ruolo delle masse che generalmente non vengono prese in

considerazione dagli storici; la letteratura si deve ispirare al vero (poi sarà chiamato “vero

poetico”).

Continuò la composizione di opere tra cui il poemetto “Urania” (ancora d'impostazione classica).

Nel 1808 si sposa con Enrichetta Blondel grazie alla quale nel 1810 avverà la conversione religiosa

del poeta.

Opere e Conversione Religiosa

In questi anni affina la ricerca della sua morale che è influenzata dal giansenismo.

Iniziò un periodo di grande attività letteraria con la composizione degli “Inni sacri” (1812-1822,

anche se mai completati); compone le sue due odi: “Marzo 1821” e “Il cinque maggio” (il primo

scritto per i moti piemontesi del 1821 e il secondo per la morte di Napoleone, avvenuta nello stesso

anno).

Iniziò ad interessarsi alla storia longobarda con il saggio “Discorso sopra alcuni punti della

storia longobarda in Italia” e la tragedia “Il conte di Carmagnola” (pubblicato nel 1820). Molto

importante fu la composizione della sua seconda tragedia “Adelchi” nella quale viene meno alle

regole aristoteliche usate fino a quel momento.

I Promessi Sposi e Sviluppi Successivi

Nel 1824 esce la prima edizione di "Fermo e Lucia", un romanzo di 37 capitoli, ambientato nel '600. Il romanzo viene revisionato e modificato nel 1827: viene aggiunto un capitolo, il titolo viene modificato in "I promessi sposi", vengono eliminati tanti excursu e viene modificata la lingua: ci sono solo poche parole appartenenti al dialetto lombardo. Viene anche modificata la tecnica narrativa: nella prima edizione si ha un racconto a blocchi, dalla seconda edizione invece viene utilizzata la tecnica ad incrocio.

La terza edizione, quella definitiva, esce nel 1840 in capitoli. Tra la seconda e la terza edizione si può notare come non ci siano sostanziali cambiamanti(vengono solo fatte delle modifiche a livello linguistico). Il romanzo viene seguito da un approfondimento sulla peste del 1630, intitolato "Storia della colonna infame".

Già dalla composizione dei "Promessi sposi" emerge come l'attenzione del poeta si sposti verso la filosofia e verso il problema linguistico che si stava accentuando nel Regno di Italia che si era da poco formato. Grazie a ciò, nel 1868, scrive la relazione “Dell'unità della lingua e dei

mezzi per diffonderla”.

Entra a far parte del parlamento del regno d'Italia dove diventa senatore.

Morì a Milano nel 1873.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono stati gli elementi chiave dell'infanzia e della formazione di Alessandro Manzoni?
  2. Manzoni nacque a Milano nel 1785 e crebbe in un ambiente culturalmente elevato influenzato dall'illuminismo. Dopo la separazione dei genitori, rimase a Milano con il padre, ricevendo un'educazione classica nei collegi Somarschi e Barnabiti, che non apprezzava.

  3. Come hanno influenzato le esperienze parigine il pensiero di Manzoni?
  4. A Parigi, Manzoni ampliò i suoi contatti culturali e sviluppò idee che avrebbero caratterizzato il suo pensiero, come l'importanza di fini etici nella letteratura e la necessità di una base storica per svelare il ruolo delle masse.

  5. In che modo la conversione religiosa ha influenzato le opere di Manzoni?
  6. La conversione religiosa di Manzoni nel 1810, influenzata dal giansenismo, portò a un periodo di intensa attività letteraria, con la composizione degli "Inni sacri" e delle odi "Marzo 1821" e "Il cinque maggio".

  7. Quali sono le principali modifiche apportate a "I Promessi Sposi" nelle sue edizioni?
  8. La prima edizione del romanzo, "Fermo e Lucia", fu pubblicata nel 1824. Nel 1827, il titolo fu cambiato in "I promessi sposi", con modifiche alla lingua e alla tecnica narrativa. La terza edizione del 1840 apportò solo modifiche linguistiche.

  9. Qual è stato il contributo di Manzoni al problema linguistico nel Regno d'Italia?
  10. Manzoni si concentrò sul problema linguistico nel Regno d'Italia, scrivendo nel 1868 la relazione "Dell'unità della lingua e dei mezzi per diffonderla", contribuendo al dibattito sull'unificazione linguistica.

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