Concetti Chiave
- Manzoni, dopo la sua conversione al cattolicesimo, produsse opere significative come gli Inni Sacri e le tragedie Gli Adelchi e Il conte di Carmagnola.
- Scelse il romanzo come forma innovativa con i Promessi Sposi per raggiungere un pubblico più ampio e veicolare un messaggio positivo, rompendo con la tradizione della tragedia.
- Il romanzo storico di Manzoni, ispirato a Walter Scott, utilizza uno sfondo storico reale, ma Manzoni critica Scott per la poca attenzione ai dettagli storici.
- L'evoluzione della lingua italiana ha visto il passaggio dal latino alle lingue neolatine, con la proposta di Pietro Bembo di adottare il fiorentino per unificare la lingua scritta.
- Manzoni innovò nella scrittura dei Promessi Sposi utilizzando il fiorentino parlato, colmando il divario tra lingua scritta e parlata, e rendendo il testo più accessibile.
Indice
Manzoni e le sue opere
Manzoni dopo la conversione al cattolicesimo scrisse gli Inni Sacri e Le odi civili che contenevano due opere: il 5 maggio e Marzo 1821. Poi dopo queste grandi opere ha scritto due tragedie Gli Adelchi e Il conte di Carmagnola.
Il romanzo come scelta innovativa
Dopo tutte queste opere sceglie per scrivere i Promessi Sposi il romanzo. Il romanzo era un genere nuovo e sempre snobbato perché potevano leggerlo tutti e quindi tralasciato dai grandi intellettuali. Manzoni decise di utilizzare il romanzo per 3 motivi:
1. Il romanzo permetteva a Manzoni di fare scelte innovative che nessuno aveva mai fatto come ad esempio parlare del popolo
2. Gli permette di trascrivere un messaggio positivo, diversamente dalle tragedie
3. Perché il romanzo sarebbe giunto a tutti quindi avrebbe interessato più persone.
L'ispirazione e la critica a Scott
Manzoni per scrivere i Promessi Sposi utilizzò il romanzo storico, cioè un romanzo con un sfondo storico reale (Milano 1628-30) documentato in cui si muovo i personaggi. Manzoni per il romanzo storico si ispirò a Walter Scott precisamente dal romanzo “Ivanhoe”. Successivamente Manzoni critica Scott per la sua disattenzione allo sfondo storico.
Evoluzione della lingua italiana
In Europa per tanto tempo si parlava una sola lingua: il Latino di cui la lingua parlata era sicuramente diversa da quella scritta. Con la caduta dell’impero romano il latino venne man mano influenzato dalle lingue dei barbari. Nelle regioni in cui il latino era molto forte si evolse creando le lingue neolatine. In Italia si creò il dialetto che era diverso da regione a regione. Ma se la lingua parlata, dopo la caduta dell’impero, stava cambiando, la lingua scritta rimase sempre latina creandosi un divario. Questo divario durò fino al 1110-1200 poiché Dante scrisse iniziò a scrivere alcune opere in volgare e pian piano la lingua latina stava scomparendo. Il problema che si porsero tutti quanti era: quale dialetto dobbiamo utilizzare? Dante nel De vulgari Eloquentia li analizzò tutti ma non ne trovò uno migliore dell’altro cosi continuò a scrivere col suo. Nel 1500 Pietro Bembo fece una proposta: utilizzare il dialetto fiorentino perché utilizzato dai grandi scrittori del tempo Dante,Petrarca,Boccaccio. Questa proposta venne accettata benevolmente da tutti.
La scelta del fiorentino parlato
Quindi Manzoni per scrivere i Promessi Sposi nella prima stesura utilizzò il fiorentino scritto, ma aveva notato che era una lingua antiquata e insicura quindi fece una grande innovazione, utilizzò per scrivere il romanzo il fiorentina parlato colmando il divario tra lingua scritta e parlata.
Domande da interrogazione
- Quali opere ha scritto Manzoni dopo la sua conversione al cattolicesimo?
- Perché Manzoni ha scelto il romanzo come forma letteraria per I Promessi Sposi?
- Come si è ispirato Manzoni a Walter Scott per I Promessi Sposi?
- Quale innovazione linguistica ha introdotto Manzoni ne I Promessi Sposi?
Dopo la conversione, Manzoni scrisse gli Inni Sacri, Le odi civili, il 5 maggio, Marzo 1821, e le tragedie Gli Adelchi e Il conte di Carmagnola.
Manzoni ha scelto il romanzo per la sua capacità di innovazione, per trasmettere un messaggio positivo e per raggiungere un pubblico più ampio.
Manzoni si è ispirato al romanzo storico di Walter Scott, in particolare a "Ivanhoe", ma successivamente ha criticato Scott per la sua disattenzione allo sfondo storico.
Manzoni ha utilizzato il fiorentino parlato per colmare il divario tra lingua scritta e parlata, innovando rispetto al fiorentino scritto antiquato.