Brecht, Bertold – L’opera da tre soldi trama

Bertold Brecht – L’opera da tre soldi: trama

“L’opera da tre soldi” rappresenta una delle opere più famose di Bertold Brecht con il suo teatro epico, ma non è un suo originale, nel 1928 infatti il merito va assegnato a Elisabeth Hauptmann, la quale aveva tradotto in tedesco la commedia satirica del poeta settecentesco di origini britanniche John Gay, dal titolo “L’opera del mendicante” che risale al 1728, dunque a due secoli prima. L’opera al tempo di Gay creò scalpore in quanto il pubblico riuscì a cogliere gli evidenti riferimenti ai politici che si notano nei vari personaggi, in particolare nel caso del primo ministro di allora Robert Walpole, che secondo l’autore rifletteva i privilegi di un mondo aristocratico corrotto in cui i ricchi continuano ad arricchirsi e i poveri ad impoverirsi sempre di più e in cui quindi la politica favorisce semplicemente i più ricchi. Brecht, con la sua natura critica e polemica, si mostrò interessato a questo soggetto e quindi affidò il rifacimento musicale a Kurt Weill, il quale modernizzò il progetto aggiungendo delle influenze che partivano dalla musica jazz, ma anche dal tango e della musica da ballo, inoltre la storia venne ambientata in epoca vittoriana per puntare il focus sulla nascita del capitalismo, sistema economico a cui Brecht si opponeva fermamente, sostenendo invece il comunismo teorizzato da Marx.

Tuttavia lo spazio di ambientazione rimase comunque la capitale inglese di Londra e i protagonisti principali erano due: Macheath, una sorta di capo di una scaltra banda di rapinatori, e Gionata Geremia Peachum, capo di una banda di mendicanti, i due apparentemente non hanno niente a che vedere l’un con l’altro, tuttavia le loro vite iniziano ad incrociarsi quando Polly, la figlia del secondo, si innamora del primo e lo sposa. Polly però non è totalmente imparziale alle attività del padre, rappresenta infatti una posizione fondamentale nei suoi affari in quanto è proprio lei che, sfruttando il suo fascino, attira i clienti ed è anche lei però l’unica persona con un briciolo di credibilità e autenticità in quel circolo di malavita. Peachum non resta dunque assolutamente immobile vedendo le decisioni prese dalla figlia, si reca infatti da Brown la Tigre, ovvero il capo della polizia di Londra con l’obiettivo di mandare Macheath alla forca in modo da rendere la figlia una ricca vedova, ma l’arrivo di un messo reale restituisce all’uomo la libertà e anche un titolo nobiliare, unito ad un castello e una rendita a vita.