Concetti Chiave
- Gabriel García Márquez, nato nel 1927 in Colombia, ha abbandonato gli studi di giurisprudenza per dedicarsi al giornalismo e alla letteratura, crescendo con i nonni materni fino al 1937.
- Il mondo di Macondo, un elemento centrale nelle sue opere, si manifesta già nel suo primo romanzo "Foglie morte" del 1955, simbolizzando la sua capacità di intrecciare il reale con il fantastico.
- Dopo il successo di "Cent'anni di solitudine" nel 1967, ha ricevuto il Premio Nobel per la letteratura nel 1982, consolidando la sua fama internazionale.
- La sua produzione letteraria include opere significative come "L'autunno del patriarca" e "Cronaca di una morte annunciata", esplorando temi complessi attraverso uno stile narrativo unico.
- Durante la sua vecchiaia, ha scritto l'autobiografia "Vivere per raccontarla" e ha affrontato una malattia che lo ha portato a ritirarsi dalla scrittura, morendo nel 2014 in Messico.
In questo appunto vengono descritte la biografia, l'attività letteraria e le opere di Gabriel García Márquez, scrittore colombiano.
Biografia di Gabriel Garcìa Marquez
L’età giovanile e gli studi: lo scrittore Gabriel Garcìa Marquez è nato in un piccolo villaggio della Colombia, Aracataca, il 6 marzo 1927; porta il cognome materno e paterno, come consuetudine della tradizione ispanica. Cresce con i nonni materni ed alla morte di questi, nel 1937, si trasferisce a Barranquilla e successivamente si diploma al Collegio Liceo de Zipaquirà nel 1946. Nel 1947 si trasferisce a Bogotà e si iscrive agli studi di giurisprudenza e scienze politiche, ma presto li abbandona per dedicarsi alla carriera giornalistica, la quale accosterà per tutta la vita quella di romanziere.
La carriera e le opere più celebri
Nel 1955 Gabriel Garcìa Marquez pubblica il suo primo romanzo “Foglie morte”, nel quale inizia a delinearsi il mondo fantastico di Macondo che sarà l’ambientazione di molte sue opere.
Viene assunto assunto dal giornale “el espectador” di Bogotà come reporter e critico cinematografico viene inviato come corrispondente in Europa, trascorrendo alcuni mesi a Roma dove segue dei corsi di regia. Quando il dittatore colombiano Pinilla fa chiudere il giornale, si trasferisce a Parigi in cerca di fortuna. A seguito della rivoluzione cubana del 1959 visita all'Avana e lavora poi a New York come corrispondente per l'agenzia latina fondata dallo stesso Castro; saranno però le continue minacce da parte della CIA ad indurlo presto a lasciare la città e a trasferirsi in Messico: qui riprende la sua attività letteraria pubblicando il volume di racconti “ I funerali della Mamà Grande” e, nel 1967, pubblica il suo capolavoro “Cent'anni di solitudine”. Negli anni successivi che trascorre tra Spagna e America latina scrive numerosi altri romanzi tra i quali spiccano ” L’autunno del patriarca” e “cronaca di una morte annunciata”.
Gabriel Garcìa Marquez gode ormai di fama internazionale e nel 1982 gli viene conferito il premio Nobel per la letteratura. Tre anni più tardi pubblica un'altra opera di grande successo, “l’amore tempi del colera”, e all'inizio degli anni 90 si stabilisce nuovamente in Colombia, che lascerà presto a causa dell’instabilità politica del paese.
La vecchiaia: Tra i suoi lavori più recenti vi è sua autobiografia “vivere per raccontarla” alla quale l'autore affida le sue memorie. In tarda età, interrompe la sua attività di scrittore, a causa di una presunta malattia mentale; a detta dell’amico Plinio Mendoza l’Alzheimer, secondo il fratello una demenza senile.
Riappare nuovamente in pubblico nel 2013 per poi avere una ricaduta l’anno successivo e morire all’età di 87 anni, nel 2014, in una clinica di Città del Messico.
Le sue opere
Ecco quali sono le opere più importanti di Gabriel García Márquez:
-“Foglie morte”, scritto nel 1955, è il primo romanzo dell’autore. La vicenda si svolge in un'unica giornata, ossia quella del 12 settembre 1928, nel momento in cui viene ritrovato il corpo senza vita del medico di Macondo, il paese immaginario della Colombia caraibica in cui è ambientato il romanzo. Iracconto è scritto da tre punti di vista differenti ed alternati di personaggi che ripercorrono le loro vite: l’ex colonnello, sua figlia Isabel e il figlio di lei. Quest’ultimo ha una storia diversa, quella di una vita vista dagli occhi innocenti ed inconsapevoli di un bambino.
-“I funerali di Mamà Grande” è un’opera scritta fra il 1956 e il 1962 che comprende otto racconti:
-“La siesta del martedì”, prima pubblicazione, narra l'arrivo di una donna insieme alla figlia in un paesino .Le due si recano dal parroco per chiedere di poter visitare la tomba del figlio ucciso mentre tentava un furto nel villaggio, suscitando mormorii tra gli abitanti.
- “Uno di questi giorni” è un racconto che narra di un dentista che si rifiuta di estrarre ad una donna un dente dolorante, forse per qualche ragione politica.
-“Da noi ladri non ce ne sono”: in questo racconto si narra la vicenda di Damaso: un giovane che aveva rubato le palle del biliardo al bar del paese; un forestiero nero venne incolpato, arrestato e picchiato dalla polizia, ma quando Damaso, spinto dalla moglie Ana, riporta le palle da biliardo al bar viene sorpreso.
-“La prestigiosa sera di Baltazar” è un racconto breve che narra la vicenda del falegname Baltazar e della gabbia per uccelli che gli aveva costruito per Pepe, figlio del signor Montiel, che ignaro della commissione si rifiuta di pagare la gabbia.
-“La vedova Montiel” È il proseguimento del precedente racconto: il signor Montiel muore e la moglie, poiché i figli si sono trasferiti altrove, rimane sola con il domestico.
-“Un giorno dopo sabato": il racconto si svolge sempre a Macondo dove celli rompono le finestre delle abitazioni e muoiono nelle case. Questo comportamento insolito degli animali stupisce Rebeca, il sacerdote ed un giovane ragazzo appena giunto a Macondo.
-“Rose artificiali” narra la vicenda della nonna cieca di Mina, una giovane ragazza fabbricatrice di rose artificiali, che si rende conto dal comportamento della nipote che quest'ultima si è lasciata con il fidanzato.
-“I funerali della Mamà Grande" è l'ultimo racconto dell’opera e narra la morte di Mamà Grande, ossia una signora proprietaria della maggior parte di Macondo. Tutta la nazione è dispiaciuta ed ai suoi funerali partecipa il presidente della Repubblica e persino il Papa testimonia la sua vicinanza.
Progetto Alternanza Scuola Lavoro.
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine e il percorso formativo di Gabriel García Márquez?
- Quali sono le opere più celebri di Gabriel García Márquez?
- Come si è sviluppata la carriera giornalistica di Gabriel García Márquez?
- Quali riconoscimenti ha ricevuto Gabriel García Márquez per la sua carriera letteraria?
- Quali sono le tematiche principali delle opere di Gabriel García Márquez?
Gabriel García Márquez è nato ad Aracataca, Colombia, il 6 marzo 1927. Ha vissuto con i nonni materni fino al 1937, poi si è trasferito a Barranquilla. Si è diplomato al Collegio Liceo de Zipaquirà nel 1946 e ha iniziato studi di giurisprudenza e scienze politiche a Bogotà, che ha abbandonato per il giornalismo.
Tra le opere più celebri di Gabriel García Márquez ci sono "Foglie morte" (1955), "I funerali della Mamà Grande", "Cent'anni di solitudine" (1967), "L'autunno del patriarca", "Cronaca di una morte annunciata" e "L'amore ai tempi del colera".
Gabriel García Márquez ha lavorato come reporter e critico cinematografico per "El Espectador" di Bogotà. È stato inviato in Europa e ha seguito corsi di regia a Roma. Dopo la chiusura del giornale, si è trasferito a Parigi e ha lavorato come corrispondente a New York per l'agenzia latina fondata da Castro.
Gabriel García Márquez ha ricevuto il Premio Nobel per la letteratura nel 1982, consolidando la sua fama internazionale grazie alle sue opere influenti e innovative.
Le opere di Gabriel García Márquez spesso esplorano temi come la magia e la realtà, la storia e la politica dell'America Latina, e le complessità delle relazioni umane, ambientate spesso nel mondo immaginario di Macondo.