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Concetti Chiave

  • Gabriel García Márquez, nato nel 1927 in Colombia, è un autore influente del realismo magico, noto per mescolare realtà e mito nelle sue opere.
  • "Cent'anni di solitudine" racconta la saga della famiglia Buendía in Macondo, esplorando temi di solitudine e ciclicità della vita attraverso il realismo magico.
  • La città di Macondo in "Cent'anni di solitudine" è simbolica della storia ispanoamericana, rappresentando la fusione tra realtà storica e soprannaturale.
  • "Cronaca di una morte annunciata" unisce giornalismo e narrativa, raccontando un omicidio ispirato a un fatto reale con una struttura temporale non lineare.
  • Il tema centrale di "Cronaca di una morte annunciata" è la vendetta d'onore, esplorata attraverso la storia di Santiago Nasar e l'imminenza del suo destino.

Quest'appunto di Letteratura Spagnola tratta della figura dello scrittore colombiano Gabriel García Márquez e approfondisce le sue opere "Cent'anni di solitudine" e "Cronaca di una morte annunciata". Gabriel García Márquez

Indice

  1. Gabriel García Márquez: vita e formazione letteraria
  2. "Cent'anni di solitudine"
  3. "Cronaca di una morte annunciata"

Gabriel García Márquez: vita e formazione letteraria

Gabriel García Márquez nacque il 6 marzo 1927 in un piccolo villaggio fluviale della Colombia chiamato Aracataca.

Suo padre, Gabriel Eligio García, era un telegrafista. Il piccolo Gabriel venne cresciuto dai nonni, il colonnello Nicolás Márquez e la moglie Tranquilina Iguarán, nella città caraibica di Santa Marta.

Nel 1936 il nonno morì, così Márquez si trasferì a Barranquilla, dove iniziò gli studi e frequentò il Colegio San José e il Colegio Liceo de Zipaquirá. Si diplomò nel 1946, e l’anno seguente iniziò a frequentare la Universidad Nacional de Colombia di Bogotà, studiando presso la facoltà di giurisprudenza e scienze politiche. Al 1947 risale la sua prima pubblicazione, il racconto La tercera resignación, sulla rivista El Espectador. Quando l'Università Nazionale venne chiusa nel 1948, Márquez si trasferì nella città di Cartagena iniziando a lavorare come giornalista per El Universal. Nel frattempo, collaborò anche con altri giornali e riviste americane ed europee e frequentò un gruppo di giovani scrittori dediti alla lettura di romanzi moderni, quali Faulkner, Kafka e Virginia Woolf. Márquez tornò a Bogotà nel 1954 e riprese a lavorare come giornalista del El Espectador, pubblicando nello stesso anno anche un altro racconto, Foglie morte. Nel 1955 si trasferì prima a Roma e poi a Parigi. Qualche anno dopo, nel 1958, si sposò con Mercedes Barcha, dalla quale ebbe due figli, Rodrigo e Gonzalo. Per un periodo, Márquez frequentò anche la Cuba di Castro, collaborando con un’agenzia da lui fondata (Prensa latina), ma poi, data la continua pressione della CIA su Cuba, decise di abbandonare l’isola e di stabilirsi in Messico. Proprio a Città del Messico pubblicò una raccolta di racconti nel 1962, I funerali della Mama Grande, e nel 1967 uno dei suoi romanzi più famosi, Cent’anni di solitudine, che consolidò il genere del realismo magico. Seguirono altre importanti opere, quali L'autunno del patriarca, Cronaca di una morte annunciata, L'amore ai tempi del colera. Nel 1982 Márquez ottenne il Premio Nobel per la Letteratura. Nel 2001 fu colpito da un cancro linfatico; nonostante ciò, riuscì a sconfiggere la malattia e a pubblicare, nel 2005, il suo ultimo romanzo, Memoria delle mie puttane tristi.
Márquez morì il 17 aprile 2014, a 87 anni, nella clinica Salvador Zubirán in Messico a causa di una grave polmonite.

Márquez viene considerato uno dei più importanti e influenti autori latino-americani. Il suo stile rientra nel movimento della letteratura magico-realistica latino-americana, un confluire di narrativa romantica e poema lirico, che influenzerà anche autori successivi come Paulo Coelho e Isabel Allende. In Márquez realtà e mito si mischiano insieme all’allegoria e al simbolismo, creando una metafora della storia e dell’esistenza come un ciclo destinato a ripetersi.

"Cent'anni di solitudine"

L'opera di Márquez, divisa in 20 capitoli non titolati, è una "saga familiar", vale a dire, la storia di una famiglia attraverso diverse generazioni, in questo caso sette.
I fondatori della famiglia Buendía sono Ursula Iguarán e suo marito José Arcadio Buendía, padre fondatore del paese di Macondo, dove la famiglia vivrà per molti anni.
Dal capitolo 1 al capitolo 3 l'autore narra lo stabilirsi di un gruppo di famiglie nel paesino; la descrizione della vita politica, sociale ed economica di Macondo domina poi nei capitoli dal 4 al 16; gli ultimi tre capitoli raccontano poi della decadenza della famiglia Buendía.
Oltre alla continua fusione tra il reale e il soprannaturale, con personaggi che ritornano dalla morte, pozioni magiche e visioni, troviamo anche molti riferimenti simbolici alla realtà storica della Colombia, per esempio la Guerra Civile e la conseguente dittatura che si instaura a Macondo. Questa città, tra le altre cose, ha un valore simbolico perché può rappresentare qualsiasi citta ispanoamericana.
La solitudine, presente nell'opera già nel titolo, è, senza dubbio, uno dei temi principali del romanzo: tutti i personaggi sono destinati a soffrire la solitudine, una solitudine interiore prodotta da un'onda di profonda incapacità di amare o dai pregiudizi. Il messaggio di García Marquez è chiaro: l'uomo vive e muore solo.
Altri temi presenti nell'opera, anche se di minor valore, sono la ricerca dell'amore, il tradimento, la libertà e il rancore.

Gabriel García Márquez: vita e opere dello scrittore colombiano articolo

"Cronaca di una morte annunciata"

Quest'opera fu pubblicata nel 1981 e può essere considerata una sorta di fusione tra le due principali attività di Márquez: il giornalismo e la narrativa. Già nel titolo si può vedere il carattere giornalistico del romanzo: la parola "cronaca". in effetti, l'autore racconta la storia di un assassinio che accadde veramente in un paese della Colombia dove Márquez stesso visse da giovane: la verità storica si mescola così con la finzione.
Siamo nel 1951: nel paese si è appena terminato di festeggiare il matrimonio tra la bella Ángela Vicario e Bayardo San Román, un forestiero ricco e bello. Accade però che durante la prima notte di nozze lo sposo scopre che la sua giovane moglie non è vergine e la riporta disperato dai suoi genitori. La madre di Ángela la castiga brutalmente per il suo disonore e la giovane alla fine accusa ingiustamente Santiago Nasar, un giovane del paese. La confessione di Ángela segna il destino di Santiago: i suoi fratelli gemelli Pablo e Pedro, si vedono obbligati a uccidere l'uomo che aveva abusato della loro sorella in difesa dell'onore della famiglia. Di fatto annunciano ai quattro venti che hanno intenzione di assassinare Santiago, che curiosamente si accorgerà della sua fine pochi minuti minuti prima che accada. "Nunca hubo muerte tan anunciada": questa è una delle frasi che meglio rappresenta il tema principale del romanzo.
Alla fine i gemelli compiranno la loro brutale vendetta davanti agli occhi di tutto il paese, nonostante gli amici della vittima avessero invano cercato di avvertire Santiago del pericolo imminente che correva.
Dopo molti anni Bayardo ed Ángela si incontreranno nuovamente e potranno infine vivere insieme grazie al perdono.
I fatti, narrati in prima persona da un narratore interno, che coincide con l'autore stesso, non vengono raccontati in ordine cronologico poiché sono il risultato dei ricordi di García Márquez e di una serie di interviste che fece 27 anni dopo ai testimoni di quella "morte annunciata".
Il pilastro sul quale si poggia tutta l'opera è il contrasto tra quello che tutti sanno che accadrà e la completa ignoranza di Santiago del proprio destino. Il motore dell'azione è la vendetta di onore, un valore fondamentale in un piccolo paesino colombiano degli anni '50, un valore tanto importante che Pedro e Pablo Vicario ne saranno giustificati durante il processo. Abbiamo anche altri valori come l'amore, la passione, l'amicizia, le relazioni familiari e la religiosità popolare.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali influenze letterarie di Gabriel García Márquez?
  2. Gabriel García Márquez è stato influenzato da autori come Faulkner, Kafka e Virginia Woolf, che ha conosciuto attraverso un gruppo di giovani scrittori a Barranquilla.

  3. Qual è il tema principale di "Cent'anni di solitudine"?
  4. Il tema principale di "Cent'anni di solitudine" è la solitudine, che affligge tutti i personaggi del romanzo, rappresentando l'incapacità di amare e i pregiudizi.

  5. Come si mescolano realtà e finzione in "Cronaca di una morte annunciata"?
  6. In "Cronaca di una morte annunciata", la verità storica si mescola con la finzione attraverso la narrazione di un assassinio realmente accaduto in Colombia, raccontato con uno stile giornalistico.

  7. Qual è il significato simbolico della città di Macondo in "Cent'anni di solitudine"?
  8. Macondo ha un valore simbolico in quanto rappresenta qualsiasi città ispanoamericana, riflettendo la storia e le problematiche sociali della Colombia.

  9. Quali valori sono esplorati in "Cronaca di una morte annunciata"?
  10. "Cronaca di una morte annunciata" esplora valori come la vendetta d'onore, l'amore, la passione, l'amicizia, le relazioni familiari e la religiosità popolare.

Domande e risposte