Concetti Chiave
- Marco Terenzio Varrone, nato a Rieti, era un erudito che si occupò di molteplici discipline come grammatica, oratoria, storia e filosofia.
- Partecipò attivamente alla vita politica, sostenendo Pompeo e affrontando eventi come la guerra civile contro Cesare, e in seguito fu graziato da Ottaviano.
- La sua produzione letteraria comprendeva 74 opere suddivise in 620 volumi, molte delle quali sono andate perdute.
- Opere importanti includono "Imagines" con ritratti di uomini illustri, "De lingua latina" sulla lingua latina, e "Antiquitates" sull'antica vita civile e religiosa romana.
- Varrone esplorava fenomeni collettivi come la lingua e le istituzioni politiche, e le sue opere sono considerate una custodia della civiltà romana.
Indice
Vita e attività di Marco Terenzio Varrone
Marco Terenzio Varrone (116-27 a.C.) nacque a Rieti e fu uno degli eruditi più significativi dell'antica Roma. Non va confuso con Varrone Atacino, uno dei poeti nuovi. Varrone fu un uomo dalle molteplici competenze, trattando innumerevoli discipline, tra cui grammatica, oratoria, poesia, storia, filosofia, teatro e agricoltura. La sua vasta produzione letteraria è stata fondamentale per secoli, costituendo una delle principali fonti di conoscenze antiquarie.Varrone visse circa 90 anni e svolse anche un ruolo attivo nella vita politica. Fu un sostenitore di Pompeo, partecipando alla campagna contro Sertorio, alla lotta contro i pirati e alla guerra civile contro Cesare. Dopo essere stato costretto a arrendersi a Cesare in Spagna, Varrone fu destinato alla direzione della prima biblioteca pubblica. Dopo una proscrizione da parte di Antonio, fu graziato da Ottaviano e da quel momento in poi si dedicò completamente ai suoi studi eruditi.
La produzione letteraria di Varrone
Varrone è noto per aver composto un numero impressionante di 74 opere, suddivise in 620 volumi, ma gran parte di esse sono andate perse nel corso dei secoli. Alcune delle sue opere più significative includono:- Imagines: questa opera comprende 15 libri e conteneva circa settecento ritratti di uomini illustri romani e greci, suddivisi in categorie come re, generali, poeti, prosatori e uomini di stato. Ogni ritratto era accompagnato da un elogio e da una notizia storica, ma non sappiamo esattamente come i ritratti venissero riprodotti.
- De lingua latina: opera composta da 25 libri, di cui sei erano dedicati all'etimologia, sei alla sintassi e i restanti trattavano le arti liberali. Si trattava di un lavoro monumentale sulla lingua latina.
- Antiquitates: un'opera composta da 25 libri che esplorava l'antica vita civile e religiosa romana, fornendo una visione completa delle tradizioni e delle istituzioni romane.
- Logistorici: un insieme di 76 libri dedicati principalmente alla filosofia e alla morale, in cui ogni libro trattava un argomento specifico, spesso intitolato con il nome di una persona famosa, come ad esempio Cato e Curio. Questi libri erano ispirati in parte dal lavoro di Cicerone.
- De re rustica: un'opera che trattava l'agricoltura, indirizzata a coltivatori e allevatori di alto livello, interessati al lusso e ai grandi guadagni. Quest'opera ci è pervenuta quasi integra.
- Saturae Menippae: un insieme di 150 libri che trattano temi vari, tra cui satira politica e sociale. Tra i frammenti rimasti, c'è la famosa satira "Sexagesis", in cui un fanciullo romano si sveglia dopo cinquant'anni e si stupisce dei cambiamenti che hanno avuto luogo. Un altro libro interessante è "Tricàranos", che critica il primo triumvirato.
La concezione della storia in Varrone
Varrone non studiava semplicemente fatti biografici, ma si concentrava su fenomeni collettivi come la lingua, la letteratura, la religione e le istituzioni politiche. La sua concezione della storia si esprime nelle categorie di nomine, loci, tempora, res, cioè il popolo, il luogo in cui vive, la sua coscienza storica e la sua vita sociale.Varrone può essere considerato un grande custode della civiltà romana, poiché le sue opere hanno documentato e preservato per le generazioni future la cultura e le tradizioni romane.
Domande da interrogazione
- Chi era Marco Terenzio Varrone e quale fu il suo contributo principale?
- Quali furono le principali opere di Varrone e quale fu il loro impatto?
- In che modo Varrone partecipò alla vita politica del suo tempo?
- Qual è il tema centrale delle "Saturae Menippae" di Varrone?
- Come Varrone concepiva la storia nelle sue opere?
Marco Terenzio Varrone era un erudito romano nato a Rieti, noto per la sua vasta produzione letteraria e per essere un grande custode della civiltà romana. Ha trattato vari argomenti come grammatica, oratoria, poesia, storia, filosofia, teatro e agricoltura.
Tra le principali opere di Varrone ci sono "Imagines", "De lingua latina", "Antiquitates", "Logistorici", "De re rustica" e "Saturae Menippae". Queste opere hanno costituito una grande fonte di conoscenze antiquarie, anche se molte sono andate perdute.
Varrone partecipò alla vita politica sostenendo Pompeo nelle campagne contro Sertorio, i pirati e nella guerra civile contro Cesare. Fu costretto ad arrendersi a Cesare in Spagna e successivamente fu graziato da Ottaviano.
Le "Saturae Menippae" di Varrone sono un insieme di prose e versi che trattano vari argomenti, spesso in modo satirico. Un esempio è la satira "Sexagesis", che immagina un fanciullo romano svegliarsi dopo cinquant'anni e rimanere stupito dai cambiamenti avvenuti.
Varrone concepiva la storia non come una serie di fatti biografici di alcuni uomini, ma come grandi fenomeni collettivi che riguardano la lingua, la letteratura, la religione e le istituzioni politiche e civili. La sua opera "Antiquitates" riflette questa visione attraverso le categorie di nomine, loci, tempora, res.