Concetti Chiave
- La conquista della Gallia è vista da Plinio il Vecchio come un genocidio sfruttato politicamente, contrapposto alla missione di civiltà presentata nei Commentarii.
- Plinio critica duramente Cesare, accusandolo di nascondere l'entità delle uccisioni e di commettere un grave oltraggio al genere umano.
- Le cifre delle vittime variano tra le fonti storiche: Plinio parla di 1,2 milioni di morti, mentre altri storici riportano numeri differenti.
- Plutarco non critica Cesare per le cifre elevate di vittime, considerandole un segno della sua grandezza rispetto ad altri condottieri romani.
- Nonostante le accuse di Plinio, la romanizzazione della Gallia è vista come un evento cruciale per la formazione dell'Europa medievale e moderna.
La conquista della Gallia è presentata nei Commentarii come una missione di civiltà. A questa lettura si oppone – secondo l’analisi di Luciano Canfora – la denuncia di Plinio il Vecchio, che smaschera la guerra gallica come un impressionante genocidio cinicamente sfruttato per la lotta politica interna.
Il “libro nero“ della conquista romana della Gallia lo scrisse Plinio il Vecchio. Nel settimo libro della Storia naturale (91-99).
In Plutarco non vi è peraltro alcun accenno critico quando vengono fornite quelle cifre. Al contrario esse sono parte essenziale di un raffronto tra Cesare e tutti gli altri condottieri romani, a tutto vantaggio di Cesare. E quei massacri e quelle masse sterminate di prigionieri sono – per il biografo greco – indizio di maggiore grandezza. E’ in Plinio che si manifesta, con toni di forte indignazione, la condanna morale nei confronti del crimine cesariano, dell’offesa – come egli dice – all’umanità. Naturalmente la romanizzazione della Gallia è un fenomeno di tali proporzioni storiche da imporre la domanda se la contabilità dei morti proposta da Plinio con chiarezza (e con l’accusa bruciante a Cesare di aver nascoso le cifre) non debba tuttavia cedere il passo, in sede di bilancio storico, a quello che può considerarsi l’evento cruciale nella formazione dell’Europa medievale e poi moderna: la romanizzazione dei Celti, dovuta appunto alla conquista Cesariana.
Domande da interrogazione
- Qual è la visione di Plinio il Vecchio sulla conquista della Gallia da parte di Cesare?
- Come viene presentata la conquista della Gallia nei Commentarii di Cesare?
- Quali sono le cifre delle vittime riportate da storici diversi riguardo alla conquista della Gallia?
- Qual è l'importanza storica della romanizzazione della Gallia secondo il testo?
Plinio il Vecchio denuncia la conquista della Gallia come un genocidio impressionante, criticando Cesare per aver causato un milione e 200.000 morti e per aver occultato le cifre del massacro.
Nei Commentarii, la conquista della Gallia è presentata come una missione di civiltà, in contrasto con la denuncia di Plinio il Vecchio.
Velleio Patercolo parla di 400.000 morti, Plutarco menziona un milione di vittime e un milione di prigionieri, mentre Appiano racconta di 400.000 morti solo nella campagna contro gli Usipeti e Tencteri.
La romanizzazione della Gallia è considerata un evento cruciale nella formazione dell'Europa medievale e moderna, nonostante la contabilità dei morti proposta da Plinio.