Concetti Chiave
- Sallustio si dedica alla storiografia dopo aver abbandonato la politica, creando due monografie: il De Catilinae coniuratione e il Bellum Iugurthinum.
- Le opere di Sallustio sono monografie che trattano singoli eventi storici per poi analizzare temi più generali, un approccio innovativo per l'epoca.
- Trae ispirazione dalla storiografia greca, iniziando con argomenti generali per poi sottolineare l'utilità della storia.
- Sallustio considera la storiografia una valida alternativa all'attività politica, da cui si distacca a causa della corruzione del tempo.
- Narra e valuta i fatti da un punto di vista morale, attraverso un personaggio ideale immune dalle colpe della politica corrotta.
Crispo, Gaio Sallustio - uso della storiografia
Sallustio si dedica alla storiografia dopo il ritiro dalla politica e questo è un punto di partenza nella realizzazione delle sue due monografie: il De Catilinae coniuratione e il Bellum Iugurthinum. Esse sono definite monografie (una novità sallustiana) in quanto trattano in particolare singoli fatti storici, per poi analizzate argomenti più ampi e generici. Nel proemio Sallustio ci comunica l'intenzione di trattare le storie a sezioni staccate. La sua opera trae ispirazione dalla storia geografia greca affrontando prima argomenti più generali e poi affermando l'utilità della storia. Sallustio vuole rivendicare l'importanza dello storico partendo da alcune premesse filosofiche: all'anima appartengono le attività più nobili, tra cui l'attività politica. Tuttavia, dato il contesto storico in cui vive Sallustio, in cui la politica è immersa nell'abiezione e nella corruzione, l'autore decide di staccarsene, e ritiene che la storiografia sia una degna sostituta dell'attività pubblica, in quanto emula le gesta degli antenati. Sallustio offre la narrazione e la valutazione dei fatti narrati (soprattutto da un punto di vista morale) a un personaggio ideale che è esente da colpe, disgustato dalla politica corrotta del tempo e che si dedica alla storiografia.