Concetti Chiave
- Cicerone, nato ad Arpino nel 106 a.C., proveniva da una famiglia equestre e ricevette un'educazione avanzata in retorica e filosofia, frequentando i maggiori oratori e giuristi dell'epoca.
- La sua carriera politica seguì il cursus honorum, culminando nel consolato, e Cicerone cercò di essere un punto di equilibrio tra le forze politiche, nonostante le sfide e le opposizioni.
- Fu un oratore di riferimento, la sua eloquenza si manifestò in discorsi politici e giudiziari, come le Catilinarie, che lo portarono a successi ma anche a esilio.
- Cicerone scrisse opere retoriche e filosofiche significative, tra cui il "De oratore" e il "De republica", che trattano di teoria retorica e concetti politici e filosofici.
- Il suo epistolario offre un'analisi dettagliata della vita romana tardo-repubblicana, mostrando le sue vulnerabilità e il suo pensiero personale e politico.
Questo appunto di Letteratura Latina tratta della vita e delle opere del celeberrimo oratore, filosofo e uomo politico romano Marco Tullio Cicerone.
Indice
Vita di Cicerone
Nacque ad Arpino (Frosinone) il 3/01/106 a.C. da un’agiata famiglia equestre imparentata alla lontana con Gaio Mario. Il padre desidera un educazione di alto livello, in campo retorico e filosofico, per lui e per il fratello minore Quinto (vedi epistolario) a cui sarà legato per tutta la vita. Frequenta i maggiori oratori del tempo (Marco Antonio, Lucio Licinio Crasso) ma anche i maggiori giuristi (Scevola l’Augure e Scevola il pontefice), uditore di filosofi (Diodoto, Filone di Larissa), nasce in questo periodo amicizia con Tito Pomponio Attico. Prime esperienze da avvocato con veloci successi in cause quali la Pro Quinctio e la Pro Sexto Roscio Amerino nella quale si oppose a un potente liberto di Silla (Crisogono).Nel 77-79 a.C. si reca in Grecia e Asia minore per perfezionare la propria cultura ma anche per le antipatie che si era creato con il dittatore Silla con la vittoria della Pro Sexto Roscio Amerino. Per la formazione filosofica frequenta l’accademia platonica di Atene diretta da Antioco di Ascalonia che intrecciava elementi platonici e aristotelici ma anche stoici. Torna a Roma e sposa Terenzia della gens fabia, dalla quale ha due figli: Tullia e Marco.
La carriera politica fu centrale nella sua vita, in cui possiamo individuare tre periodi principali.
Il primo periodo va dal 75 al 63 a.C. dalla questura al consolato.
- 75 a.C.: è questore in Siclia;
- 70 a.C.: ruolo di accusatore dell’ex governatore Gaio Verre, politico avido e corrotto; denuncia con successo il malgoverno nelle Verrine che gli garantiscono simpatie tra i Populares anche se Cicerone si sentiva più vicino agli Optimates di Gneo Pompeo; ascesa possibile grazie ad atteggiamento equilibrato -> fu sempre attento a non sembrare esponente di fazione ma punto di coesione tra forze politiche per il bene della res publica.
- 66 a.C.: orazione Pro Cluentio -> allusione alla concordia ordinum (necessario progetto politico consistente nella convergenza tra esponenti dell’aristocrazia senatoria e migliore parte del ceto equestre) -> arriva a concepire il consensus omnium bonorum (alleanza trasversale tra viri boni = uomini per bene) di ogni livello sociale con difesa mos maiorum e conservazione istituzioni; opposizione dei Populares (Cesare) che cercavano di cavalcare il malcontento dei ceti inferiori;
- 63 a.C.: giunge al consolato aiutato dal fratello Quinto con i consigli del Commentariolum petitionis di paternità incerta; congiura di Catilina -> Lucio Sergio Catilina esponente dei Populares battuto da Cicerone nella corsa al consolato (programma demagogico) tenta di impadronirsi del potere con alcuni congiurati; tentativo fallito raccontato da Sallustio e nelle Catilinarie di Cicerone; fa giustiziare alcuni congiurati senza la provocatio ad populum;
- 58 a.C.: 16 mesi di esilio per le condanne senza processo del 63 e per una legge del tribuno della plebe di Clodio, in Grecia.
- 56 a.C.: torna a Roma; Pro Sestio e Pro Caelio ->difende due amici con successo da accuse di Clodio e Clodia -> appello al consensus omnium bonorum e chiede alleanze per difendere lo Stato;
- 52 a.C.: Pro Milone (tentativo di difesa di Milone ma con insuccesso dall’accusa di aver ucciso Clodio):
- 46 a.C.: si avvicina a cesare del quale difende la prorogatio imperii con l’orazione De provinciis consolaribus ed è nominato proconsole in Cilicia.
- 46 a.C.: dittatura di Cesare -> fine carriera politica di Cicerone -> interesse per filosofia visto il periodo che stava passando (vedi opere di divulgazione filosofica); produzione Brutus e Orator;
- 44 a.C.: muore Cesare, attacco a marco Antonio “delfino” di Cesare nelle 14 Filippiche ( alludendo alle orazioni di Demostene vs filippo re di Macedonia) e si avvicina a Ottaviano;
- 43 a.C.: secondo triumvirato -> liste di proscrizione; il 7 dicembre è ucciso dai sicari di Antonio.
Cicerone uomo politico
Porta avanti con forza il progetto di difesa a oltranza delle istituzioni repubblicane. Sostiene la concordia ordinum e il consensus omnium bonorum. Ha coraggio nell’esporsi in prima persona ma il ruolo per sé come ago della bilancia non è possibile in quanto homo novus. Ha autorevolezza inferiore di quanto crede di averne e inoltre spesso si ritrova dalla parte della fazione sbagliata (è avversario di Clodio, parteggia per Pompeo, attacca Antonio ed esultare per l'uccisione di Cesare).
Cicerone oratore
Nell’immaginario collettivo è il modello di oratore. La carriera di avvocato gli portò fortune e sfortune politiche a causa dei discorsi in senato o nei comizi. Scrive opere di oratoria dove mescola esperienza pratica e conoscenza filosofica. I processi civili e penali avevano implicazioni politiche e giudiziarie ( ad esempio le Catilinarie=scoperta congiura e condanna di alcuni fautori)- Orazioni anteriori al consolato= viaggio in Grecia dove smorza tono asiano quando incontra Apollonio Molone il quale aveva unito asianesimo e atticismo. Verrine: 7 discorsi in Verrem = patrocina i siciliani contro l’ex governatore Gaio Verre che aveva sottoposto la provincia a ruberie =pronuncia solo la prima Actio in Verrem in quanto Verre nonostante la difesa di Ortensio Ortalo si esiliò= gli altri 5 discorsi mai pronunciati. Pro lege Manilia: appoggio di Populares e del ceto equestre. Nel 66 a.C. sostiene con la Pro lege Manilia de imperio Cn. Pompei la proposta di Manilio di dare pieni poteri a Pompeo nella guerra contro Mitridate re del Ponto = primo esempio di oratoria politica.
- Dal consolato all’esilio= importanti orazioni chiamate consolari: In Catilinam= 4 orazioni= congiura con a capo Lucio Sergio Catilina, corrotto e senza scrupoli. Cicerone lo smaschera e nel quarto discorso si associò a fautore della condanna a morte dei catilinari = causa esilio. Pro Archia poeta= 62 a.C. per difendere Archia poeta di Antiochia dall’accusa di aver usurpato i diritti della cittadinanza romana = anche lode a poesia.
- Dopo l’esilio: Pro sestio= difesa di Publio Sestio dalle accuse di Clodio = consensus omnium bonorum= i boni dovevano proteggere mos maiorum. Pro Caelio= difesa di Marco Celio Rufo dalle accuse di Clodia di avvelenamento= diventa un attacco alla donna descritta come una prostituta e fautrice di incesti con il fratello. Pro Milone: difende Tito Annio Milone accusato di aver ucciso Clodio = concetto di legittima difesa e omicidio politico= ma non convince quindi Milone va in esilio.
- Dalla dittatura di Cesare alla morte: coltiva studi filosofici e scrive diverse orazioni con toni adulatori e elogi a Cesare= Pro Marcello -Z orazione deliberativa=suggerimenti a Cesare per rispettare istituzioni repubblicane=ultimo tentativo come moderatore nella vita dello Stato. Filippiche=uguale veemenza di Demostene= contro Marco Antonio che, dopo la morte di Cesare, voleva assumerne l' eredità politica= Cicerone sperava nell'alleanza con Ottaviano= 14 orazioni a popolo e senato la più dura fu la seconda che venne fatta circolare e non pronunciata: dipingeva Antonio come tiranno assoluto.
Opere retoriche
- De oratore: dialogo platonico in 3 libri ambientato nel 91 a.C. (epoca delle lotte tra Mario e Silla) ambientato nella villa di Crasso a Tuscolo= libro 1 (2 diversi tipi di oratore: Antonio primato talento naturale su esperienza; Crasso necessità oratore con cultura enciclopedica).
- Brutus= dialogo platonico nel 47 a.C. a Roma tra Cicerone, Bruto e Attico= storia dell’eloquenza da mondo greco fino a Roma (200 oratori fino a Ortensio ortalo)= rappresenta sé stesso come il culmine dell’esperienza oratoria=toni polemici contro i neo-atticisti.
- Orator= trattato su problemi dell’elocutio= teoria dei 3 stili (esile o tenue, medio o temperato, elevato o sublime) che l’oratore deve sapere, oltre a sapere: probare= persuadere; delectare= dilettare; flectere= toccare corde emotive. Numerus=ritmo prosa. Cosa è la retorica? = insieme tecniche per la composizione di discorsi persuasivi. Retorica Aristotele e Rhetorica ad Herennium sono testi che forniscono una terminologia canonica.
- inventio= reperire argomenti;
- dispositio= organizzazione struttura;
- elocutio= elaborazione stilistica;
- memoria: memorizzazione discorso;
- actio= pronuncia del discorso.
- deliberativo(nel senato e comizi);
- giudiziario(tribunali);
- dimostrativo(ambiti sociali).
- exordium: (presentare al pubblico gli argomenti orazione+ captatio benevolentiae);
- narratio: racconto dei fatti, chiaro ed essenziale;
- argumentatio: presentazione delle prove vi si trova la confirmatio o confutatio;
- peroratio parte conclusiva e ripresa dei temi.
Opere politico-filosofiche
- De Re Publica: 54-51 a.C., struttura modello platonico. La repubblica= ne conserva la componente utopistica= dialogo ambientato nelle feriae latinae 129 a.C. tra Scipione Emiliano e Quinto Tuberone. Libro 1: 3 possibili regimi politici e degenerazioni (monarchia-tirannide; aristocrazia-oligarchia; democrazia-oclocrazia); libro 2: storia della costituzione romana; libro 3: lacunoso, virtù politica; libro 4: perso, educazione a buon cittadino; libro 5: figura del governatore perfetto; libro 6: somnium scipionis, Scipione emiliano incontra Scipione africano.
- De legibus: segue il De Re publica, ambientato ad Arpino, dialogo tra cicerone e il fratello, di 5 libri abbiamo i primi 3: afferma l’esistenza di un diritto naturale= le leggi sono espressioni che regolano l’universo= libro 3 competenze magistrature romane= lo stato romano è l’exemplum del precedente dibattito teorico= lo stato è patrimonio da conservare e le leggi sono vincolo sacro da rispettare in modo da salvare Roma.
Opere di divulgazione filosofica
Inizia a scrivere di filosofia a causa: divorzio moglie Terenzia; morte figlia= filosofia funzione consolatoria= preparazione tra Aristotele (dialettica e etica) e platone (titolo opere, teorie immortalità anima, dialogo filosofico)- De finibus: per bruto; termini estremi tra bene e male attraverso 3 dialoghi(1: torquato espone la concezione epicurea del sommo bene per cicerone bene=virtù; 2: a Tuscolo catone uticense critica omologazione dei vizi; 3: Atene nell’accademia platonica, accoglie idee accademiche).
- Tuscolane disputatione: immagnario contraddittorio ambientato a tuscolo: (1=disprezzo morte, 2= sopportazione del dolore; 3= sollievo dalla tristezza; 4= controllo passioni; 5= ricerca virtù).
- Cato maior de senectute= breve dialogo per attico dove 84enne catone il censore parlando con scipione emiliano elogia la vecchia età= perfetta per politica).
- Laelius de amicitia: per Attico dialogo su amicizia= implica etiche basate su virtù e fides; possibile solo tra boni e piano personale e politico.
- De officiis= 3 libri per il figlio Marco= tratta concetti di honestum e utile che sono concetti tra loro coincidenti.
- De natura deorum: 3 libri per Bruto; 1: teorie epicuree sugli dèi; 2= Lucio balbo con provvidenzialismo stoico; 3= confutazione.
L'epistolario
Epistolario: dà una visione della vita privata e della Roma della fine repubblica; 900 lettere pubblicate da Attico e segretario Tirone: Cicerone voleva pubblicarne una parte, emergono dubbi e debolezze umane che turbano Petrarca: divise in 16 ai familiari, 16 ad attico, 3 al fratello, 2 a Bruto.Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza della formazione di Cicerone nella sua carriera politica e oratoria?
- Come si è sviluppata la carriera politica di Cicerone?
- Quali furono le conseguenze della congiura di Catilina per Cicerone?
- In che modo Cicerone contribuì alla retorica e alla filosofia?
- Qual è il significato dell'epistolario di Cicerone?
La formazione di Cicerone, che includeva studi retorici e filosofici, fu fondamentale per la sua carriera politica e oratoria. Frequentò i maggiori oratori e giuristi del tempo e studiò filosofia in Grecia, il che gli permise di sviluppare un'eloquenza che lo rese un modello di oratore e un politico influente.
La carriera politica di Cicerone si sviluppò attraverso il cursus honorum, culminando nel consolato. Fu noto per il suo equilibrio politico, cercando di essere un punto di coesione tra le forze politiche per il bene della res publica, nonostante le difficoltà e le opposizioni che incontrò.
La congiura di Catilina portò a conseguenze significative per Cicerone, tra cui l'esilio per 16 mesi a causa delle condanne senza processo dei congiurati. La sua veemenza oratoria durante le Catilinarie contribuì a queste disgrazie politiche.
Cicerone contribuì alla retorica e alla filosofia attraverso le sue opere, come il "De oratore" e il "De republica", che esplorano la teoria retorica e i concetti politici e filosofici. Le sue opere filosofiche, scritte in parte per consolazione personale, trattano temi come l'etica e la natura degli dèi.
L'epistolario di Cicerone offre una visione della sua vita privata e della Roma della fine della repubblica. Le lettere, pubblicate da Attico e dal segretario Tirone, rivelano i dubbi e le debolezze umane di Cicerone, fornendo un quadro più intimo del suo carattere e delle sue esperienze.