auryyyyy2306
Ominide
5 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Seneca, nato in una famiglia ricca in Spagna, ha intrapreso una carriera politica a Roma, diventando console su insistenza del padre.
  • Dopo un'accusa di adulterio sotto l'imperatore Claudio, fu esiliato in Corsica e successivamente richiamato per diventare il precettore di Nerone.
  • Durante il "quinquennio felice" sotto Nerone, Seneca contribuì a definire la figura dell'imperatore; successivamente si ritirò in vita privata dopo il 62 d.C.
  • Le opere di Seneca, tra cui i "Dialoghi", trattano temi di filosofia stoica, come la brevità della vita e la ricerca della tranquillità interiore.
  • Nonostante le critiche stilistiche di Caligola e Quintiliano, Seneca sosteneva che la filosofia aiuta a raggiungere la virtù e la saggezza.

Indice

  1. Vita di Seneca
  2. Opere

Vita di Seneca

Seneca nasce da una ricca famiglia spagnola alla fine del I secolo a.C. (probabile), successivamente portato a Roma e lui stesso ci da informazioni dei suoi maestri.
Per volere del padre (Seneca il Vecchio) intraprende il cursus honorum e diventa console.
Si ammala e si trasferisce in Egitto per il clima migliore, dove scrive “Geografia e religione d’Egitto”, opere perdute.
Il padre vuole che il figlio continui con la carriera politica ma entra in contrasto con alcuni politici come Caligola.


Sotto l’imperatore Claudio viene accusato di adulterio, forse per colpa della moglie (di Claudio); dunque, viene mandato in Corsica per circa otto anni, poi chiamato per il volere della nuova moglie di Claudio, in quanto vuole che Seneca diventi precettore di suo figlio.
Benché Seneca volesse ritirarsi in vita privata, dopo la morte di Claudio, lavora presso la corte di Nerone, durante il cosiddetto “quinquennio felice”, in cui nasce la figura di un imperatore fondamentale per il quale i sudditi dovessero avere un certo comportamento nei confronti di questo (la figura dell’imperatore simile al dittatore).
Passato il quinquennio felice, Nerone sappiamo ha fatto uccidere la madre e Seneca, riguardo a ciò, non ha mai espresso la sua opinione e la verità.
Seneca rimane fino al 62 affianco a Nerone, successivamente si ritira in vita privata. Dal 62 al 65 scrive opere (secondo il suo desiderio), finché nel 65, l’anno della congiura dei Pisoni, Seneca è accusato e gli viene dato l’ordine di uccidersi.

Opere

• Il primo gruppo di opere sono i “Dialoghi”, 10 + 2, scritti in forma di dialoghi e il titolo non è certo che possa essere di Seneca. Tali scritti non hanno una suddivisione, non hanno una situazione storica ma vi è un destinatario, delle domande e delle obbiezioni.
Di tale raccolta ritroviamo:
1. “De Consolationes”, scritto secondo il modello greco dal quale prende spunto, anche se la vera fonte d’ispirazione è Cicerone, ed è stato adattato circa nel 37 durante l’esilio. Scrive tale opera per consolare chi ha avuto un lutto e che può essere un passaggio verso una vita migliore.
2. “Ad Helviam matrem de connsolatione” è dedicata alla madre, preoccupata per l’esilio del figlio.
Vi è una trasmutazione e ricerca del bene. Per lui la patria è il mondo intero. Inoltre, consola la madre paragonandola alle donne romane che attendono il ritorno dei figli dalla guerra.
3. “Consolatio ad Polybium”, opera scritta per la morte del fratello di Polimbio e descrive la grande potenza di Claudio. In quest’opera presenta l’inutilità del dolore che provano le persone per la perdita di qualcuno, in quanto la morte è qualcosa di naturale.
• Scrive successivamente dei dialoghi-trattati, molto probabilmente scritte dopo la morte di Calligola (41), scritto per la sorella “De Ira”, tre libri in cui tratta la passione, l’ira, la furia, che deve essere combattuta e che “distrugge” l’uomo, si basti guardare l’uomo quando prova tali emozioni, si nota il cambiamento.
• “De brevitate vitae”: presenta la vita che non è breve ma siamo noi che crediamo che possa essere tale.
• “De vita beata”, scritto per il fratello Gallione e consiste nel vivere felici e beati. Nella seconda parte dell’opera va contro i filosofi e secondo la vita stoica che si accontenta di poco, lui viene attaccato nel 58 e quindi crede che l’opera sia una risposta/esperienza personale.
• “De tranquillitate animi” narra come trovare la tranquillità, la pace interiore (es: cercare amici pochi ma sinceri).
• “De otio”, in quest’opera puntualizza la dottrina stoica vs quella epicurea ( meglio evitare la vita politica a meno che non sei costretto ad intervenire): vita politica vs vita privata.
• “De providentia”, in quest’opera riflette sul fatto che i buoni sono colpiti dai mali e se tutto ciò è retto dalla provvidenza divina.
• “De constantia sapientis”, presenta un saggio che non può essere colpito da niente (da esterno).
Dunque, le opere di Seneca trattano argomenti diversi sull’uomo e i suoi cambiamenti, dati: dai mali fisici, dalla morte, dalla paura, del poco tempo che abbiamo a nostra disposizione perché lo sprechiamo.
La filosofia ha lo scopo di aiutare, di raggiungere la virtù, il sapiens
Seneca è stato criticato da Caligola e da Quintiliano per il suo pessimo stile e modo di scrivere, senza alcun collegamento perché mancano i nessi logici (in realtà ce ne sono tanti).

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine familiare di Seneca e come ha influenzato la sua carriera?
  2. Seneca nasce da una ricca famiglia spagnola e, per volere del padre, intraprende il cursus honorum diventando console, nonostante le sue aspirazioni personali.

  3. Quali eventi significativi hanno segnato la vita politica di Seneca?
  4. Seneca è stato accusato di adulterio sotto Claudio e mandato in esilio in Corsica. Successivamente, è stato richiamato per diventare precettore del figlio di Claudio e ha lavorato presso la corte di Nerone durante il "quinquennio felice".

  5. Quali sono alcune delle opere principali di Seneca e i loro temi?
  6. Tra le opere principali di Seneca ci sono i "Dialoghi", che trattano temi come il lutto, la rabbia, la brevità della vita, la felicità, la tranquillità dell'animo, e la provvidenza divina.

  7. Come viene percepito lo stile di scrittura di Seneca dai suoi contemporanei?
  8. Seneca è stato criticato da Caligola e Quintiliano per il suo stile di scrittura, considerato pessimo e privo di collegamenti logici, sebbene in realtà ci siano molti nessi.

  9. Qual è l'obiettivo della filosofia secondo Seneca?
  10. La filosofia, secondo Seneca, ha lo scopo di aiutare l'uomo a raggiungere la virtù e la saggezza, affrontando i mali fisici, la morte, la paura e il tempo limitato a disposizione.

Domande e risposte