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Concetti Chiave

  • Le tragedie di Seneca si collegano profondamente alla sua opera filosofica, utilizzando temi della filosofia stoica come la lotta tra mens bona e furor.
  • Le tragedie sono ispirate a modelli greci come Sofocle ed Euripide, ma Seneca adotta una contaminazione che rende le opere uniche.
  • Il teatro tragico di Seneca è un mezzo per esprimere opposizione al regime, con 'Thyestes' come esempio di polemica anti tirannica.
  • C'è incertezza se le tragedie fossero destinate alla rappresentazione o alla lettura, data la loro natura patetica e colorita.
  • Il linguaggio delle tragedie è influenzato da poesia augustea, tragedia latina arcaica e retorica asiana, creando un'espressione ricca e variegata.

Tragedie senecane

Le tragedie di Seneca hanno una grande continuità con la precedente opera filosofica, tanto che sono state considerate una sorta di exempla delle opere filosofiche: questo perché poggiano sulle stesse premesse.
Delle nove tragedie, tutte di soggetto mitologico greco, sappiamo poco sulla datazione o di una loro eventuale rappresentazione. I modelli principali sono quelli di Sofocle e Euripide, anche se sappiamo che Seneca fa largo uso della contaminazione.

Le tragedie senecane segnano una ripresa del teatro tragico che da sempre è il mezzo più idoneo per esprimere l’opposizione al regime: in questo contesto s’inserisce la tragedia ‘Thyestes’ in cui si evince la polemica anti tirannica.

I temi della tragedia senecana sono quelli della filosofia stoica: le varie vicende si configurano come una lotta fra mens bona e furor, fra sapiens e vulgus.
Però assistiamo alla sconfitta del logos razionale che nella filosofia stoica regola ogni evento e che invece nello svilupparsi delle tragedie si rivela inferiore alla potenza dei sentimenti. Inoltre c’è una forte influenza della matrice letteraria, che fa sì che a mo’ di Euripide ciò contro cui il protagonista lotta maggiormente non sia il mondo esterno ma se stesso: i protagonisti si ritrovano a fronteggiare una tirannide interiore attraverso lunghi monologhi.

Si ha tutt’ora l’incertezza se le tragedie scritte da Seneca siano tragedie per la rappresentazione o tragedie per la lettura. Le commedie sono infatti molto patetiche e colorite, questo fa sì che
- Alcuni critici neghino una eventuale rappresentazione, dal momento che il codice non permetteva di portare sulla scena l’omicidio e il sangue;
- Altri sostengono che la comprensione di questi dettagli sia da associare ad una rappresentazione.

Per quanto riguarda il linguaggio adottato, questo subisce diverse influenze:
- Linguaggio della poesia augustea (Ovidio, Virgilio, Orazio);
- Linguaggio della tragedia latina arcaica da cui deriverebbe il pathos, il cumulo espressivo;
- Il gusto retorico del tempo che spingerebbe verso la sententia e la brevitas;
- Il linguaggio della retorica asiana per le sue tinte fosche e cupe.

I titoli delle nove tragedie sono: Hercules furens, Troades, Phoenissae, Medea, Phaedra, Oedipus, Agamemnon, Thyestes, Hercuòes Oetaetus.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la relazione tra le tragedie di Seneca e la sua opera filosofica?
  2. Le tragedie di Seneca sono considerate una sorta di exempla delle sue opere filosofiche perché poggiano sulle stesse premesse filosofiche, in particolare quelle della filosofia stoica.

  3. Quali sono i temi principali delle tragedie senecane?
  4. I temi principali delle tragedie senecane includono la lotta tra mens bona e furor, e tra sapiens e vulgus, con una particolare enfasi sulla sconfitta del logos razionale di fronte alla potenza dei sentimenti.

  5. Le tragedie di Seneca erano destinate alla rappresentazione o alla lettura?
  6. C'è incertezza su questo punto; alcuni critici negano la possibilità di una rappresentazione a causa delle restrizioni del codice teatrale, mentre altri ritengono che i dettagli delle tragedie suggeriscano una rappresentazione.

Domande e risposte