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Concetti Chiave

  • Seneca propone un programma politico basato su equità e moderazione, senza contestare la legittimità del principato.
  • La monarchia è vista come compatibile con la filosofia stoica, che prevede un ordine cosmico unificato sotto la guida del princeps.
  • Il sovrano deve esercitare la clemenza, intesa come benevolenza filantropica, per ottenere il consenso dei sudditi e garantire la stabilità dello stato.
  • La filosofia e l'educazione del princeps sono essenziali per instaurare un buon governo e prevenire la tirannia.
  • La rapida degenerazione del governo di Nerone ha evidenziato i limiti del progetto di Seneca, spostando il focus sulla formazione morale individuale.

De clementia

Dedicato a Nerone, all’interno di quest’opera filosofica si concentra la concezione del potere di Seneca e una traccia di programma politico basato sull’equità e la moderazione. Non viene messa in alcun modo in discussione la legittimità del principato e la forma quasi completamente monarchica che sta sempre più acquisendo. Al contrario tale ordinamento politico sembra ben adattarsi alla filosofia stoica, la quale prevedeva la concezione dell’esistenza di un ordine cosmico governato dal logos; la monarchia infatti si avvicina maggiormente a quest’idea di un universo cosmopolita sotto la figura unificante del princeps(assimilabile all’idea, di molti anni posteriore, del sovrano illuminato). Il problema non è più quindi l’ordinamento, ma la figura del sovrano stessa. Trattandosi di un regime assoluto, privo quasi totalmente di limitazioni, l’unico freno è la sua stessa coscienza, che dovrà trattenerlo dal diventare un tiranno.

È quindi necessario che sia dotato di clemenza, intesa come filantropica benevolenza, virtù fondamentale che gli permetterà di costruire dei rapporti con i sudditi non basati sul timore ma sul loro consenso e sulla loro dedizione che diventeranno garanzia di stabilità per lo stato. Sotto tale luce importantissima diventa la filosofia come guida e l’educazione del princeps, in quanto è a lui solamente affidata la possibilità di instaurare un buon governo. Seneca coltivava quindi l’illusione di un governo basato sull’equilibrata distribuzione del potere fra un sovrano moderato e il senato. Tuttavia la rapida generazione del governo di Nerone mise in evidenza i limiti di tale progetto, in cui la filosofia giocava l’importantissimo ruolo di formazione morale del sovrano e dell’elitè politica. Il ruolo della filosofia venne quindi ridefinito e orientato sull’agire sulle coscienze dei singoli.

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