Concetti Chiave
- Quintiliano, con la sua esperienza come professore pubblico e privato, offre un'analisi equilibrata e imparziale sulla scelta tra scuola pubblica e privata.
- L'autore si schiera a favore dell'istruzione collettiva, citando sostenitori illustri e legislatori delle antiche città come esempi di successo.
- Nonostante riconosca alcune ragioni a favore dell'istruzione privata, Quintiliano confuta le obiezioni sottolineando l'importanza di modelli positivi nella crescita morale dei bambini.
- Per un insegnamento efficace, Quintiliano evidenzia la necessità di una buona indole, l'attenzione costante dei genitori e la guida di un adulto.
- L'autore critica il lassismo dei genitori che porta i figli alla corruzione, abituandoli a eccessivi agi e creando una natura viziosa.
Indice
- Introduzione all'argomentazione di Quintiliano
- La scelta tra scuola pubblica e privata
- La struttura dell'argomentazione
- Definizione del momento educativo
- Presentazione dei sostenitori dell'istruzione collettiva
- Ragioni a favore dell'istruzione privata
- Confutazione delle obiezioni
- Presupposti per l'efficacia dell'insegnamento
- Responsabilità dei genitori
- Conclusioni sulla corruzione dei giovani
Introduzione all'argomentazione di Quintiliano
Con un procedimento tipico della trattatistica, Quintiliano si propone di affrontare un problema e fornirne una soluzione attraverso una lunga e articolata argomentazione. L'autore, non si deve dimenticare, esercitò l'attività sia di professore pubblico sia di precettore privato dei pronipoti di Domiziano. Egli, quindi, alla luce della sua duplice esperienza, si presenta come persona "informata dei fatti", che può analizzare in modo imparziale ed equilibrato la questione se sia migliore la scuola pubblica o quella privata.
La scelta tra scuola pubblica e privata
Egli, pur riconoscendo in parte le ragioni dei fautori dell'istruzione individuale, si schiera a favore dell'istruzione collettiva.
La struttura dell'argomentazione
Esaminiamo i punti salienti dell'argomentazione di Quintiliano.
Definizione del momento educativo
Al paragrafo 1 l'autore definisce il momento in cui il fanciullo deve allontanarsi dalle cure materne (exire de gremio) e cominciare a studiare seriamente; vengono poi precisati, come è tipico del trattato, i termini della questione (utiliusne sit ... continere, an ... tradere).
Presentazione dei sostenitori dell'istruzione collettiva
Al paragrafo 2 vengono presentati i sostenitori dell'istruzione collettiva: non si tratta di persone comuni, ma di uomini di esperienza in campo politico (i legislatori delle più antiche città) e culturale (i più illustri scrittori). L'uso del superlativo clarissimarum civitatium .. eminentissimis auctoribus li connota positivamente e lascia trapelare da subito la preferenza di Quintiliano per la scuola pubblica, anche se ciò non lo esime dal trattare in modo approfondito la questione.
Ragioni a favore dell'istruzione privata
Vengono infatti enunciate le ragioni di coloro che prediligono l'istruzione privata. All'interno della prima obiezione, Quintiliano inserisce una concessione ai detrattori della scuola pubblica, ammettendo che essi hanno qualche ragione (utinam falso iactaretur).
Confutazione delle obiezioni
Al paragrafo 4 inizia la confutazione vera e propria. L'autore ribadisce che non bisogna attribuire alla scuola responsabilità che non ha, poiché è fondamentale per la crescita morale del bambino la presenza di persone che offrano modelli positivi di comportamento. Egli invita a immaginare due situazioni (Da ... da...), senza dubbio non legate al contesto scolastico, che favoriscono l'infiacchimento morale. Non si tratta di un'ipotesi astratta: Quintiliano infatti dà un volto a queste fonti di corruzione: il domesticus praeceptor, i servi mali, gli ingenui parum modesti.
Presupposti per l'efficacia dell'insegnamento
Al paragrafo 5 sono indicati i presupposti per l'efficacia dell'insegnamento: una buona indole e l'attenzione costante dei genitori, supportata dalla presenza di un adulto che segua il ragazzo.
Responsabilità dei genitori
Quintiliano, tuttavia, è consapevole della responsabilità comune, e soprattutto dei genitori, nella corruzione dei figli: l'eccessivo lassismo fa crescere i bambini in mezzo al lusso e alla volgarità e ne spezza la naturale vigoria. Con una sententia paradossale, da cui emerge un amaro pessimismo (Ante palatium ... instituimus), l'autore sottolinea come il risultato di una tale educazione sia quello di abituare i bambini a eccessivi agi prima ancora che sappiano pronunciare qualche parola.
Conclusioni sulla corruzione dei giovani
Gli esempi immorali degli adulti portano, infine, a una nuova conclusione, sintetizzata in un'altra efficace sententia Fit ... natura, in cui sono esplicitati e sottolineati i rapporti di causa-effetto (ex his, inde): dai vizi si produce l'abitudine (consuetudo), quindi una forma mentale connaturata (natura).Domande da interrogazione
- Qual è l'argomentazione principale di Quintiliano riguardo l'istruzione?
- Chi sono i sostenitori dell'istruzione collettiva secondo Quintiliano?
- Quali sono le obiezioni all'istruzione pubblica e come le confuta Quintiliano?
- Quali sono i presupposti per un insegnamento efficace secondo Quintiliano?
- Qual è la responsabilità dei genitori nella corruzione dei giovani secondo Quintiliano?
Quintiliano, basandosi sulla sua esperienza, sostiene che l'istruzione collettiva sia preferibile a quella privata, pur riconoscendo alcune ragioni a favore di quest'ultima.
I sostenitori dell'istruzione collettiva sono uomini di esperienza in campo politico e culturale, come i legislatori delle antiche città e i più illustri scrittori.
Le obiezioni riguardano la responsabilità della scuola nella corruzione morale, ma Quintiliano le confuta affermando che la presenza di modelli positivi è fondamentale e che la corruzione deriva da altre fonti, come il domesticus praeceptor e i servi mali.
I presupposti includono una buona indole, l'attenzione costante dei genitori e la presenza di un adulto che segua il ragazzo.
Quintiliano ritiene che i genitori siano responsabili della corruzione dei figli a causa dell'eccessivo lassismo, che li fa crescere in mezzo al lusso e alla volgarità, spezzandone la naturale vigoria.