valentinademauro
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Concetti Chiave

  • Plinio il Giovane, nato a Como nel 61 d.C., raggiunse alte cariche sotto l'imperatore Traiano, tra cui consul suffectus e legato in Bitinia.
  • Le Epistole di Plinio, la sua opera principale, consistono in 368 lettere raccolte in 10 libri, indirizzate a Setticio Claro.
  • I libri I-IX coprono il periodo tra la morte di Domiziano e il 109 d.C., mentre il libro X include le lettere tra Plinio e Traiano durante il suo incarico in Bitinia.
  • Le lettere trattano vari temi, dall'amore per la campagna alle questioni politiche e letterarie, con un tono che combina enfasi e asciuttezza, ispirandosi a Cicerone.
  • Il dialogo con Traiano nel libro X affronta questioni amministrative e include riflessioni sul trattamento dei cristiani, evidenziando il ruolo di Plinio come funzionario imperiale.

Nacque a Como nel 61 d.C.
Cominciò presto la sua attività in campo giudiziario e politico; ottenne le cariche più alte sotto Traiano (nomina consul suffectus e legato imperiale in Bitinia).

LE EPISTOLE
La più importante opera pervenutaci di Plinio è la raccolta di epistole (368 lettere) in 10 libri, dedicate a Setticio Claro, importante personaggio della corte di Traiano.

La struttura

Libro I-IX : lettere appartenenti al periodo compreso tra la morte di Domiziano e il 109 d.C.;
Libro X: lettere inviate da Plinio a Traiano, durante l’incarico in Bitinia (111-113 d.C.), e le risposte dell’imperatore (51 su 121 lettere totali).

Contenuti

Numerosi sono gli argomenti trattati in queste lettere, che assumono quasi i connotati di brevi trattazioni saggistiche:
- amore per la campagna;
- Plinio il Vecchio (opere e morte);
- vicende dell’attualità politica o letteraria, in particolar modo quelle che lo avevano visto partecipe;
- mondo delle recitationes, (occasioni in cui venivano presentate ad un pubblico ristretto opere di ogni genere prima di passare al mercato librario);
- attacco alla brevitas, intende dimostrare come l’ampiezza di un discorso contribuisca a determinare la sua bellezza e la sua autorevolezza.

Appaiono poi:
- lettere d’occasione per ringraziamenti, congratulazioni, raccomandazioni;
- lettere di corredo ai discorsi, che servivano ad accompagnare l’invio del testo ad un amico;
- scambio di suggerimenti con altri autori dell’epoca, tra cui Tacito, che testimoniano una sorta di fratellanza intellettuale.

Caratteri e stile

L’aspetto che più colpisce è l’egocentrismo dell’autore, che si serve di un tono privato ed individualistico che spesso però è di esibita modestia, quasi in contrasto con la sua tendenza. Tuttavia l’umiltà sembra essere, piuttosto, uno dei tanti atteggiamenti prescritti dall’etichetta della buona società.

Inoltre dalle sue lettere emerge chiaramente il fatto che Plinio il Giovane fosse stato allievo di un oratore di tendenze asiane, Quintiliano. È infatti semplice capire che nella stesura della sua opera Plinio intende prendere a modello Cicerone (equilibrio tra le due tendenze estreme, enfasi e asciuttezza) ricercando un tono alto e ispirato.

Tutto sommato, risulta scarso il peso delle considerazioni politiche nell’epistolario pliniano. Plinio biasima gli anni bui sotto Domiziano e loda la giustizia di Nerva e Traiano; esprime rammarico per la decadenza di alcune istituzioni (senato/comizi).

Libro X

Nell’ultimo libro è possibile cogliere una sorta di dialogo con l’imperatore riguardo questioni burocratiche e amministrative alle prese con le quali si trovò Plinio durante l’incarico in Bitinia.
Le lettere inviate a Tiberio sono di due tipi: ringraziamenti e congratulazioni di conoscenti, che vengono presentate in tono deferente, e lettere che tengono informato Traiano su tutte le questioni e sulle decisioni da prendere.

Le risposte di Traiano sono dei veri e propri documenti ufficiali, brevi righe, talvolta generiche ed evasive.

Interessante la questione sottoposta da Plinio all’imperatore nei riguardi del comportamento da tenere nei confronti dei cristiani.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'opera più importante di Plinio il Giovane e a chi è dedicata?
  2. L'opera più importante di Plinio il Giovane è la raccolta di epistole, composta da 368 lettere in 10 libri, dedicata a Setticio Claro, un importante personaggio della corte di Traiano.

  3. Quali sono i principali temi trattati nelle epistole di Plinio?
  4. Le epistole di Plinio trattano vari temi, tra cui l'amore per la campagna, le opere e la morte di Plinio il Vecchio, vicende politiche e letterarie, il mondo delle recitationes, e un attacco alla brevitas, dimostrando come l'ampiezza di un discorso contribuisca alla sua bellezza e autorevolezza.

  5. Come si caratterizza lo stile di Plinio nelle sue lettere?
  6. Lo stile di Plinio nelle sue lettere è caratterizzato da un egocentrismo con un tono privato e individualistico, spesso di esibita modestia. Plinio prende a modello Cicerone, cercando un equilibrio tra enfasi e asciuttezza, e il suo stile riflette l'influenza del suo maestro Quintiliano.

  7. Cosa emerge dalle lettere del Libro X riguardo al rapporto tra Plinio e Traiano?
  8. Dal Libro X emerge un dialogo tra Plinio e Traiano su questioni burocratiche e amministrative durante l'incarico di Plinio in Bitinia. Le lettere includono ringraziamenti e congratulazioni, oltre a informazioni su questioni e decisioni da prendere, con risposte di Traiano che sono documenti ufficiali, spesso brevi e talvolta evasive.

Domande e risposte