Concetti Chiave
- Giovenale è noto per le sue 16 satire in esametri, suddivise in cinque libri, che criticano i costumi corrotti della società romana.
- Il primo gruppo di satire, noto come "INDIGNATIO", denuncia duramente la realtà romana, specialmente i costumi sessuali e il rapporto cliente-padrone.
- Le satire più celebri del primo gruppo includono critiche alla corruzione e all'ipocrisia della società, con un focus particolare sulla condizione umiliante del cliente.
- Nel secondo gruppo di satire, Giovenale si ispira a Orazio, spostando l'attenzione dalla sola critica alla celebrazione delle virtù.
- Lo stile di Giovenale è alto e oratorio, caratterizzato da apostrofi, esclamazioni, grecismi e domande retoriche.
La vita
Sappiamo poco della vita di Giovenale.
Nascita: probabilmente tra il 50 d.C. e il 65 d.C.
Morte: sicuramente dopo il 127 d.C.; si suppone intorno al 140 d.C.
Tuttavia, tramite Marziale, apprendiamo che Giovenale stesso si lamentava della sua misera condizione di Cliens e che avrebbe desiderato un tenore di vita più elevato.
Le opere
Ci sono pervenute 16 satire in esametri divise in 5 libri.
Il primo gruppo, costituito dalle prime 7, è detto gruppo dell' "INDIGNATIO" poiché, a differenza di Orazio e Persio, in queste satire Giovenale mira solamente a denunciare gli aspetti negativi della realtà ed i costumi corrotti della società romana dei suoi tempi; in particolare, aspra è la condanna delle donne, degli omosessuali, dei costumi sessuali romani in generale e del rapporto ormai degenerato della clientela.
Giovenale, ponendosi in linea con il pensiero di Catone il Censore, rimpiange il mos maiorum, ormai "rimpiazzato" dall'influenza ellenista.
Satire dell' indignatio più importanti
Satira 1: Inizia criticando la recitazione ed in seguito esprime il proprio disgusto per la corruzione dei costumi in una Roma in cui è impossibile non fare satira. Inoltre, troviamo anche una descrizione della giornata umiliante del "cliente".
Satira 3: Dedicata ad Umbricio, suo amico e cliens, che vuole trasferirsi in campagna, deluso dai costumi corrotti di una Roma troppo caotica.
Satira 4: il poeta ironizza sulla cortigianeria prendendo di mira la corte di Domiziano.
Satira 5: incentrata sul tema della clientela, evidenzia come ormai i rapporti fra padrone e cliente sono umilianti per lo stesso cliens
Satira 6: nota come "Satira delle donne", sviluppa il pensiero misogino di Giovenale. È la satira più estesa.
II° gruppo
Le restanti satire si caratterizzano per aspetti diversi: l'indignatio, ingrediente peculiare della produzione satirica iniziale, lascia il posto a componimenti che seguono molto da vicino il modello "oraziano" in quanto Giovenale non si limita a riflettere esclusivamente sui vizi e le brutture della società del suo tempo ma dedica spazio anche all'esaltazione delle virtù.
Satire più importanti del secondo gruppo
Satira 12: L'amico Catullo scampato ad un naufragio descrive le difficoltà del vivere a Roma e gli offre una via di scampo, quella di diventare un cacciatore di eredità.
Satira 14: incentrata sul tema dell'educazione, il poeta evidenzia come il ruolo del genitore sia fondamentale nella buona formazione del bambino.
Satira 15: viene riferito un episodio di cannibalismo in Egitto con aspra critica al fanatismo religioso.
Stile di Giovenale
Alto ed oratorio con frequente ricorso ad apostrofi ed esclamazioni, ricco di grecismi e domande retoriche.
Domande da interrogazione
- Cosa sappiamo della vita di Giovenale?
- Quali sono le caratteristiche principali delle satire del primo gruppo di Giovenale?
- Come si differenziano le satire del secondo gruppo rispetto al primo?
- Qual è lo stile letterario di Giovenale?
Sappiamo poco della vita di Giovenale, ma si stima che sia nato tra il 50 d.C. e il 65 d.C. e morto dopo il 127 d.C., probabilmente intorno al 140 d.C. Marziale ci informa che Giovenale si lamentava della sua condizione di cliens e desiderava un tenore di vita più elevato.
Le prime 7 satire, note come gruppo dell'"INDIGNATIO", mirano a denunciare gli aspetti negativi della realtà e i costumi corrotti della società romana, con una condanna particolare verso le donne, gli omosessuali e il rapporto degenerato della clientela.
Le satire del secondo gruppo si distaccano dall'indignatio iniziale e seguono il modello oraziano, riflettendo non solo sui vizi della società ma anche esaltando le virtù, come evidenziato nelle satire 12, 14 e 15.
Lo stile di Giovenale è alto ed oratorio, caratterizzato da frequenti apostrofi, esclamazioni, grecismi e domande retoriche.