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Concetti Chiave

  • Giovenale è noto per le sue 16 satire suddivise in 5 libri, scritte in esametri e caratterizzate da una critica feroce della società e dei costumi contemporanei.
  • La poetica di Giovenale si ispira a modelli come Lucilio e Orazio, con una funzione di denuncia dei vizi e un attacco alla cultura moderna.
  • Le satire dell’indignatio, in particolare le prime sette, mirano a suscitare indignazione nel pubblico, evocando il mos maiorum per criticare la corruzione dei tempi moderni.
  • Giovenale affronta temi sociali come la clientela e le divitiae, usando la satira per descrivere la condizione umiliante dei clienti e le dinamiche socio-economiche dell'epoca.
  • Con il passare del tempo, la poesia di Giovenale evolve verso una maggiore pacatezza, enfatizzando valori morali e interiori, pur mantenendo un linguaggio espressivo e variegato.

Indice

  1. Giovenale
  2. Poetica di Giovenale
  3. Satire dell’indignatio
  4. Secondo Giovenale
  5. Espressionismo forma e stile delle satire

Giovenale

Giovenale nacque ad Aquino tra il 50 e il 60 a.C. Marziale l'unico che lo cita lo presenta intento nelle sue faticose occupazioni. Da qui si comprende che aveva condizioni sociali ed economiche non elevate. Scrisse 16 satire in esametri diviso in 5 libri e morì dopo il 127 a.C.

Poetica di Giovenale

Giovenale ci riallaccia ai suoi predecessori citando come i suoi modelli Lucilio e Orazio nella prima satira dedicata ad argomenti letterali. Giovenale assume un atteggiamento di critica verso la letteratura moderna, attacca la cultura contemporanea prendendo spunto dalle sue manifestazioni caratteristiche della recitazione. Nella prima satira tratta come argomento il comportamento umano, tematica che si avvicina a quella di Persio ma lui afferma di attribuire alla satira una funzione di denuncia rivolta contro i vizi.

Satire dell’indignatio

L'indignatio rappresentata nelle prime 7 satire, il poeta desidera suscitare l’indignazione nel pubblico. L'indignatio insieme alla volontà costituisce l'unica caratteristica importante del personaggio satirico. Quindi le prime 7 satire rappresentano il nucleo omogeneo caratterizzato da una concezione negativa della realtà. Nella protesta l'autore assume come punto di riferimento il mos maiorum: il costume degli antenati viene evocato con un nome, un termine... che costituisce il metro secondo cui egli misura la profondità e la corruzione dei tempi moderni. Il poeta considera i costumi contemporanei in relazione alle ripercussioni sociali. Il caso più significativo è quello delle divitiae che sono molti il motivo centrale della poesia di Giovenale. Assume grande importanza il tema della clientela, argomento che aveva trovato spazio nell’opera di Marziale; che adottando il punto di vista del cliente aveva descritto i disagi della sua condizione. Giovenale individua nell’ istituto del patronato un elemento originario centrale del mos maiorum in grado di garantire l'armonia tra i poveri da una parte e i ricchi dall’altra.

La prima satira descrive la giornata umiliante e meschina dei clienti.

La terza satira descrive il satirico dopo aver fatto una breve introduzione cede la parola un'altra persona onesto e povero il cliente Umbricio che accusa l'intera vita di Roma. La sopravvivenza del cliente è insediata nella concorrenza dei greci e degli orientali che pretendono di saper fare tutto.

La quinta satira narra il banchetto offerto da Virrone. Qui si affronta uno dei momenti più importanti per il cliente. Il cliente Trebbio viene attaccato con violenza dal poeta per la mancanza di dinamica che lo spinge ad accettare ogni tipo di umiliazione in cambio di un invito a cena. Nelle fasi successive viene dimostrato il trattamento riservato al cliente al quale sono offerte vivande peggiori.

La sesta satira Giovenale denuncia le condizioni in cui si ritrovano i poeti, avvocati, rettori e drammatici.

La seconda e quinta satira tocca un punto importante dei mores. La seconda si concentra contro l’omosessualità maschile. La quinta si concentra sulla donna vista all'interno del matrimonio.

Secondo Giovenale

La poesia di Giovenale comincia ad assumere le caratteristiche diverse. La prima caratteristica è la rinuncia a una prospettiva negativa: il poeta vuole proporre comportamenti corretti e positivi. Riemergono i motivi e i topoi diatribici che costituiscono il patrimonio comune del moralismo della satira. riappare la concezione della diatriba: gli unici veri beni sono quelli interiori mentre quelli esteriori sono indifferenti dal punto di vista dell’infelicità. Queste nuove tendenze rendono i contenuti più pacati e senza spegnere l’impeto.

Espressionismo forma e stile delle satire

Il reale nella prima satira viene contrapposta alla mitologia che finisce per essere paragonata al mito. Viene proposta una visione che interpreta e rappresenta i comportamenti umani secondo dei canoni di una grandiosa negatività e riscrivendo la realtà mediante formazione espressionistica. La satira Giovenale assume le movenze dell'epos. L' enfasi, calore e tensione sostengono il discorso di Giovenale, hanno importanza i procedimenti che si propongono di manifestare ed indurre nel pubblico emozioni come interrogative indirette, esclamazioni e apostrofi. Il linguaggio nel complesso lo troviamo con espressioni colloquiali e si aggiungono alcuni vocaboli volgari, quindi grecismi e barbarismi e voci infantili. Nell'insieme questo stile è misto e appare idoneo all'impostazione della poesia di Giovenale.

Domande da interrogazione

  1. Chi era Giovenale e quale fu il suo contributo letterario?
  2. Giovenale era un poeta nato ad Aquino tra il 50 e il 60 a.C., noto per le sue 16 satire in esametri divise in 5 libri. È ricordato per la sua critica alla società e alla cultura contemporanea, morendo dopo il 127 a.C.

  3. Qual è la poetica di Giovenale e quali modelli letterari seguiva?
  4. Giovenale si ispirava a Lucilio e Orazio, criticando la letteratura moderna e attribuendo alla satira una funzione di denuncia contro i vizi umani, simile a Persio.

  5. Cosa rappresentano le "Satire dell’indignatio" di Giovenale?
  6. Le "Satire dell’indignatio" mirano a suscitare indignazione nel pubblico, criticando la corruzione dei tempi moderni rispetto al mos maiorum, con particolare attenzione alle divitiae e alla clientela.

  7. Come evolve la poesia di Giovenale nelle sue opere successive?
  8. Nelle opere successive, Giovenale abbandona la prospettiva negativa, proponendo comportamenti corretti e positivi, enfatizzando i beni interiori rispetto a quelli esteriori.

  9. Quali sono le caratteristiche stilistiche delle satire di Giovenale?
  10. Le satire di Giovenale sono caratterizzate da un espressionismo che contrappone il reale alla mitologia, utilizzando un linguaggio misto con espressioni colloquiali, grecismi e barbarismi, per indurre emozioni nel pubblico.

Domande e risposte

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