Concetti Chiave
- Giovenale si distacca dall'approccio morale di Orazio e dalla filosofia stoica di Persio, ponendo meno enfasi sulla filosofia stessa.
- L'ideologia di Giovenale è influenzata dalle sue origini nel ceto medio italico, con radici nella morale di Catone.
- Le sue satire criticano la decadenza della nobiltà romana, descritta come degenerata e servile sotto l'influenza degli imperatori.
- Giovenale esprime ostilità verso greci e orientali, visti come minacce sociali, e critica l'epoca contemporanea come peggiore dell'età del ferro.
- La sua visione pessimistica include il declino del matrimonio romano, attribuito alla corruzione delle matrone e alla debolezza dei mariti.
Ideologia di Giovenale
Segna comunque un distacco dall'esperienza di Lucilio o di Orazio, perché Orazio cercava un criterio morale da condividere con la sua cerchia e instaurava un colloquio con questa cerchia. La statura di Giovenale è diversa da PErsio unico poeta satirico dell'età neroniana, infatti fondava la sua verità sullo stoicismo, la filosofia invece in Giovenale ha modesto rilievo, non è determinante.
Forse per le sue origini, l'ideologia è legata al ceto medio italico le cui radici affondano nella morale di Catone.
Giovenale che appartiene a questo ceto assiste nella Roma cosmopolita al sistematico oltraggio di questa visione del mondo, questo constata la deca danza della nobilitas in primo luogo, una nobilitas che è stata sterminata d all'autocrazia degli imperatori della dinastia Giulio Claudia e di Domiziano. Una nobilitas ridotta a una congrega di servili adulatori, piena di paura, quindi alcune satire affrontano il tema della decadenza della nobilitas, che è ormai degenerata nei costumi. Le satire di Giovenale constatano che ormai imperversano i favoriti, i liberti arricchiti, i cortigiani, gli stranieri e tra gli stranieri in particolare i graeculi (cioè i greci), chiamarli così significa usare un dispregiativo. Greci che conoscono ogni arte inclusa quello di maestro di grammatica di retorica, massaggiatore, retore, geometra, indovino.
Questa ostilità nei confronti dei gravi si estende agli orientali per i loro intrighi, graeculi e orientali sono visti come una minaccia per la società è il fatto che Adriano sia un imperatore filo ellenico spinge Giovenale a credere che la sua epoca sia peggiore di quella dell'età del ferro. Giovenale constata che la società è basata sul denaro, sulla disperata ricerca del lusso e dell'avidità, sono gli stessi vizi dicui aveva già parlato Sallustio e sostiene che in una satira che l'avarizia è l'asse portante dell società. Parla dello stato di cliente, tanto che si è arrivati a ritenere che ne avesse avuto personale esperienza raccontando le degradazioni a cui arriva il cliente. Il suo pessimismo coinvolge anche il matrimonio, la satira sesta (delle donne) è espressione della misoginia di Giovenale, ma il suo fine profondo è quello di sottolineare il declino dell'istituzione matrimoniale romane. Questo declino è da attribuire alla corruzione della matrona romana che non è in grado di resistere alla libidine e alla debolezza dei caratteri dei mariti e il declino della società romana. Giovenale è un convinto passatista.
Domande da interrogazione
- Qual è la differenza principale tra l'approccio di Giovenale e quello di Orazio nella satira?
- Come Giovenale percepisce la nobilitas romana e quali sono le sue critiche principali?
- Quali sono i temi principali delle satire di Giovenale riguardo alla società romana?
Giovenale si distacca da Orazio, che cercava un criterio morale condiviso con la sua cerchia, mentre Giovenale non attribuisce un ruolo determinante alla filosofia e si concentra sulla decadenza della società romana.
Giovenale osserva la decadenza della nobilitas, ridotta a una congrega di adulatori servili, e critica la presenza di favoriti, liberti arricchiti, cortigiani e stranieri, in particolare i greci, visti come una minaccia per la società.
Le satire di Giovenale trattano temi come l'avidità, la ricerca del lusso, la corruzione matrimoniale e il declino della società romana, esprimendo un forte pessimismo e una visione passatista.