Concetti Chiave
- Caio Valerio Flacco visse durante la prima età flavia, con la sua morte stimata intorno al 90 d.C., come indicato da Quintiliano.
- Flacco è autore del poema epico incompiuto "Argonautica", che narra la spedizione degli Argonauti guidati da Giasone verso la Colchide.
- Il poema di Flacco si ispira alle "Argonautiche" di Apollonio Rodio, ma introduce varianti narrative e una maggiore drammatizzazione.
- Flacco attinge ad altre opere, tra cui le "Heroides" di Ovidio e la tragedia "Medea" di Seneca, e mostra influenze virgiliane.
- L'opera è destinata a un pubblico colto, in grado di riconoscere riferimenti letterari e apprezzare l'introspezione psicologica, specialmente di Medea.
Caio Valerio Flacco Balbo Setino
Della vita di Valerio Flacco non sappiamo praticamente nulla. Le fonti tramandano il nome di Caius Valerius Flaccus Balbus Setinus e il poema si apre con una dedica a Vespasiano e un elogio a suo figlio Tito in cui ricorda la conquista di Gerusalemme avvenuta nel 70 d.C. Dunque questo fa coincidere la vita di Flacco con la prima età flavia e questa ipotesi è avvalorata da un’affermazione di Quintiliano che nell’Istitutio oratoria ne lamenta la morte, infatti dice: “Abbiamo di recente avuto una grande perdita con Valerio Flacco”. Questa notizia porterebbe a considerare la morte di Flacco al 90 d.C.Di lui abbiamo un poema greco in esametri chiamato “Argonautica”, cioè imprese degli Argonauti o “Argonautiche”, rimasto incompiuto all’ottavo libro probabilmente per la morte dell’autore: esso tratta la vicenda nota della spedizione degli Argonauti capitanati da Giasone verso la terra barbarica e misteriosa della Colchide alla conquista del Vello d’oro. Questa vicenda è particolarmente nota per i primi libri quando Medea si innamora di Giasone e decide di aiutare l’eroe nella conquista e fuggire con lui in Grecia tradendo la sua famiglia e la patria.
Il modello che utilizza Flacco nella stesura di questo poema è il poema ellenistico greco scritto da Apollonio Rodio detto “Le Argonautiche” e il fatto di avere come modello un poema ellenistico che tratta del medesimo argomento ci rende più semplice fare un confronto tra le due opere. Valerio Flacco non si limita a una semplice romanizzazione del testo greco ma si riserva un certa dose di autonomia aggiungendo episodi, modificando la psicologia dei personaggi e variando il ritmo della narrazione. Il poeta romano, a differenza di Apollonio, tende ad accentuare il pathos e la drammatizzazione.
Altre fonti di cui si avvale Flacco sono sicuramente le lettere di Medea a Giasone nelle Heroides di Ovidio e attinge anche alla tragedia di Seneca chiamata Medea. Inoltre, in questo poema è evidente l’imitazione di Virgilio perché ci sono diversi episodi che lo richiamano come per esempio quello di Poseidone che placa la burrasca (Eneide, I). Quest’opera è destinata a un pubblico dotto, capace di apprezzare i rimandi ai modelli, e l’eleganza descrittiva. Ovviamente l’indagine psicologica si concentra soprattutto sulla figura di Medea, della personalità complessa e avvincente, il cui amore verso Giasone è determinato sia dal furor che dall’insania (è evidente l’eco virgiliana.
Domande da interrogazione
- Quali sono le informazioni principali sulla vita di Valerio Flacco?
- Qual è il tema principale del poema "Argonautica" di Valerio Flacco?
- Quali sono le influenze letterarie nel poema di Valerio Flacco?
Della vita di Valerio Flacco sappiamo poco. Il suo nome completo è Caius Valerius Flaccus Balbus Setinus. Il poema "Argonautica" è dedicato a Vespasiano e menziona la conquista di Gerusalemme nel 70 d.C., situando la sua vita nella prima età flavia. Quintiliano lamenta la sua morte, avvenuta intorno al 90 d.C.
Il poema "Argonautica" tratta della spedizione degli Argonauti guidati da Giasone verso la Colchide per conquistare il Vello d’oro. È noto per la storia d'amore tra Medea e Giasone, con Medea che tradisce la sua famiglia per aiutare Giasone.
Valerio Flacco si ispira al poema ellenistico "Le Argonautiche" di Apollonio Rodio, ma introduce modifiche personali. Altre influenze includono le "Heroides" di Ovidio, la tragedia "Medea" di Seneca e l'"Eneide" di Virgilio, con un focus particolare sulla psicologia di Medea.