Concetti Chiave
- I quattro libri delle Georgiche iniziano con invocazioni o dediche e seguono uno schema di apertura ottimistica seguita da digressioni cupe.
- Il libro I dedica attenzione alla cultura dei campi, con focus su terreni, metodi agricoli e segni atmosferici, concludendo con riflessioni sulle guerre che abbandonano le campagne.
- Nel libro II, Virgilio esplora la coltivazione delle piante, evidenziando varietà, metodi e condizioni climatiche, con digressioni sull'elogio dell'Italia e della vita rurale.
- Il libro III si concentra sull'allevamento, discutendo di vari animali e le minacce come l'afta epizootica, con un'apertura dedicata agli dei e ad Augusto.
- Il libro IV descrive dettagliatamente l'apicoltura, con digressioni su figure come il vecchio Corico e Aristeo, in un contesto mitologico intrecciato con il mito di Orfeo ed Euridice.
La struttura delle Georgiche
L’opera è divisa in 4 libri, ognuno delle quali inizia con un’invocazione o una dedica. Essi hanno tutti in comune un aspetto: si aprono con un tono ottimistico e si chiudono con una digressione, caratterizzata da immagini cupe e pessimistiche. Esistono anche altre simmetrie: i primi due libri trattano della natura inanimata, mentre gli altri due si occupano di quella animata come bestiame e api.Il libro I inizia con la dedica a Mecenate e tratta dei vari aspetti della cultura dei campi: la qualità dei terreni, i metodi di coltivazione, si strumenti necessari per il lavoro agricolo, i segni atmosferici che il contadino deve essere in grado di interpretare. Vi ha posto anche una digressione sulla dura legge del lavoro, voluta da Giove affinché l’uomo non fosse tentato dal cadere nell’ozio. A questo si aggiunge la descrizione dei prodigi che seguirono la morte di Cesare. Nella parte conclusiva, Virgilio, si dimostra dispiaciuto nel vedere l’abbandono in cui giacciono le campagne e deplora le continue guerre che hanno trasformato le falci e gli aratri in armi utili per seminare la morte.
Il libro II si apre con un’invocazione a Bacco a cui fa seguito la trattazione sulla coltivazione delle piante, le diverse varietà, i metodi di coltivazione, le caratteristiche climatiche e ambientali che meglio convengono alle varie specie, oltre alle qualità del terreno in relazione alle diverse piante portatrici di frutti. Una sezione a parte è riservata alla coltivazione della vite e dell’olivo. In questo libro hanno uno spazio a parte due digressioni, relativamente all’elogio dell’Italia e della vita dei campi.
Il libro III si apre con un’invocazione agli dei e con una lode ad Augusto. Quindi, inizia a trattare dell’allevamento: i buoi, i cavalli, le pecore, le capre e i cani. Infine il poeta esamina tutto quanto risulta essere nocivo agli animali ed in particolare l’afta epizootica, una seria quanto diffusa pestilenza che decimò gli animali nella regione del Nòrico, che oggi corrisponde alla zona alpina appartenente all’Austria e alla Slovenia.
Il libro IV si apre di nuovo con una dedica a Mecenate e con un’invocazione ad Apollo. Quindi Virgilio passa a descrivere l’apicoltura, descrivendo con ricchezza di particolari, le abitudini delle api spiegando anche quale sia la stagione migliore dell’annoi per prelevare il miele. Descrive anche le malattie che possono colpire questi insetti, come debbono essere curate e come sostituire uno sciame perduto. Seguono quindi due digressioni: sul vecchio Corico e sul pastore Aristeo. Il primo episodio descrive la vita semplice e la serenità dell'animo di un vecchio contadino nei pressi di Taranto, che aveva dissodato un piccolo appezzamento di terra, liberandolo dalle rocce, e trasformandolo in uno splendido orto e in un fiorente giardino, ricorrendo soltanto alla tenacia e dell'amore. Invece Aristeo è il personaggio mitologico esperto nella coltivazione dell’olivo e soprattutto nell’allevamento delle api. La sua storia viene collocato, come si trattasse di un incastro nel mito di Orfeo ed Euridice. Nell’epilogo del libro, Virgilio ricorda il suo soggiorno a Napoli e la composizione delle Bucoliche.
Domande da interrogazione
- Qual è la struttura generale delle Georgiche di Virgilio?
- Quali temi vengono trattati nei primi due libri delle Georgiche?
- Cosa viene descritto nel libro III delle Georgiche?
- Quali sono i temi principali del libro IV delle Georgiche?
- Quali figure mitologiche e storiche vengono menzionate nelle Georgiche?
L'opera è divisa in 4 libri, ognuno dei quali inizia con un'invocazione o una dedica e si chiude con una digressione caratterizzata da immagini cupe e pessimistiche.
I primi due libri trattano della natura inanimata, con il libro I focalizzato sulla cultura dei campi e il libro II sulla coltivazione delle piante.
Il libro III si concentra sull'allevamento degli animali, come buoi, cavalli, pecore, capre e cani, e discute le malattie che possono colpirli, in particolare l'afta epizootica.
Il libro IV descrive l'apicoltura, le abitudini delle api, le malattie che le colpiscono e include digressioni sul vecchio Corico e sul pastore Aristeo.
Le Georgiche menzionano figure come Giove, Cesare, Bacco, Augusto, Apollo, e il personaggio mitologico Aristeo, oltre a riferimenti al mito di Orfeo ed Euridice.