antoniocon
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Concetti Chiave

  • Marziale introduce ufficialmente l'epigramma a Roma, adattandolo a vari contesti: erotici, funebri, occasionali e simposiaci.
  • La duttilità dell'epigramma consente a Marziale di esprimere il realismo e la varietà della vita reale, in contrapposizione all'epica e alla tragedia.
  • Marziale utilizza l'epigramma per osservare e accentuare grottescamente i difetti umani, ispirandosi alla tecnica ironica di Lucillio.
  • La satira di Marziale è sociale e distaccata, preferendo l'ironia al giudizio morale e al fervore indignato di altri satiristi come Giovenale.
  • L'epigramma di Marziale è costruito per sorprendere con il "fulmen in clausula", concentrando l'arguzia nella chiusa e utilizzando un linguaggio quotidiano e osceno.
Marziale e la Satira

L'epigramma fa ingresso ufficiale a Roma con Marziale. L'epigramma ha funzioni erotiche (vaso da donare a donna), funebri, occasionali (feste, ricorrenze), simposiache (accompagnare un vaso destinato al vino). In realtà non si tratta di un modello sconosciuto alla letteratura latina, essendoci testimonianze di poesia breve e sentenziosa (Catullo...) più adatta a esprimerei temi della vita individuale o come strumento di aggressione contro gli avversari. Marziale ne apprezza la duttilità ad aderire alla varietà del reale ed esprimere in modo breve. Varietà ed agilità contrapposte all'epica e alla tragedia che con i loro contenuti triti e ritriti sono distanti dalla realtà. Marziale rivendica il realismo come suo tratto qualificante: hominem pagina nostra sapit [la nostra scrittura conosce l'uomo]. L'autore utilizza l'epigramma per la rievocazione di un evento spettacolare, un dono ad un amico, la commemorazione di un fatto concreto (nascita, matrimonio). È capace di rievocare occasioni nel ritmo breve e sentenzioso dell'epigramma. Egli coniuga fruibilità pratica e divertimento letterario, offrendo un quadro della realtà vista nelle sue contraddizioni e paradossi. Osserva lo spettacolo della realtà attraverso uno sguardo deformante che accentua i suoi tratti grotteschi, riconducendoli a tipologie ricorrenti: parassiti, vanitosi, spilorci, medici pericolosi... utilizza una tecnica di rappresentazione ravvicinata che trae spunto dall'epigramma scommatico di Lucillio, che tende a mettere in risalto ironicamente tutti i difetti, soprattutto fisici, dei personaggi rappresentati. Focalizza i personaggi, ne isola i tratti, nega ad essi uno sfondo, come se fossero sospesi nel vuoto. L'atteggiamento di Marziale è quello di un osservatore attento ma per lo più distaccato, raramente si impegna nel giudizio morale. La sua satira è sociale, priva dell'indignatio di Giovenale, preferendo il sorriso all'indignazione. Altri temi riguardano le vicende personali del poeta: si lamenta della decadenza della letteratura e dell'assenza di mecenatismo. Rispetto alla tradizione sviluppa la parte comico-satirica, continuando Lucillio. Mutua anche procedimenti formali dell'epigramma , come la trovata finale: il fulmen in clausula, la chiusura del giro del ragionamento in modo fulmineo, lasciando l'ascoltatore/lettore stupito. Concentra l'arguzia dell'epigramma nella chiusa. Con Marziale l'epigramma cambia filosofia: diventa un meccanismo comico costruito in funzione del fulmen. Ecco la struttura dell'epigramma di Marziale. Nella prima parte c'è la descrizione della situazione, dell'oggetto o del personaggio, suscita tensione, attesa prima della parte finale in cui scarica. Lo stile e il linguaggio sono aperti alla quotidianità, al lessico quotidiano. Ne introduce altri di tipo osceno, aspetto per lui fondamentale. Giustifica la sua scelta: Lasciva est nobis pagina, vita proba [la nostra scrittura è oscena, la vita è retta]. Un poeta così duttile è capace di passare tra registri diversi.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il contributo principale di Marziale all'epigramma romano?
  2. Marziale introduce l'epigramma a Roma, apprezzandone la duttilità per esprimere la varietà del reale in modo breve e realistico, contrapposto all'epica e alla tragedia.

  3. Come Marziale utilizza l'epigramma per rappresentare la realtà?
  4. Marziale osserva la realtà con uno sguardo deformante, accentuando tratti grotteschi e tipologie ricorrenti, come parassiti e vanitosi, utilizzando una tecnica ravvicinata e ironica.

  5. Qual è l'atteggiamento di Marziale nei confronti della satira sociale?
  6. Marziale adotta un atteggiamento distaccato e preferisce il sorriso all'indignazione, a differenza di Giovenale, concentrandosi su una satira sociale priva di giudizi morali.

  7. In che modo Marziale sviluppa la struttura dell'epigramma?
  8. Marziale struttura l'epigramma con una descrizione iniziale che crea tensione, seguita da una chiusura fulminea e arguta, utilizzando un linguaggio quotidiano e talvolta osceno.

Domande e risposte