Concetti Chiave
- La transizione dall'età augustea a quella imperiale è segnata da un epigonismo culturale e da un nuovo rapporto tra potere e cultura, con una crescente censura letteraria.
- Sotto la dinastia giulio-claudia, il potere imperiale si scontra con le tradizioni senatoriali, con figure come Tiberio e Nerone che affrontano opposizioni politiche e sociali.
- Tiberio tenta di mantenere l'equilibrio augusteo ma non riesce a replicare il carisma del suo predecessore, mentre Claudio dimostra abilità amministrative nonostante la sua iniziale sottovalutazione.
- Nerone, inizialmente gestito da influenti consiglieri, si trasforma in un leader autocratico, antagonizzando l'aristocrazia e promuovendo una cultura ellenizzante.
- Lucano, poeta e oppositore politico, attraverso la sua opera 'Pharsalia', critica il degrado dei valori repubblicani, finendo per scontrarsi mortalmente con il regime di Nerone.
Il contesto storico e culturale del primo secolo dell’Impero:
tradizionalmente l’età imperiale ha inizio nel 14 d.C., l’anno della morte di Augusto. A costituire lo spartiacque tra età augustea e imperiale possono servire due elementi:
1. L’epigonismo: ovvero la sensazione di vivere e di agire dopo la conclusione di una grande epoca alla quale si attribuisce il raggiungimento di vertici ormai insuperabili: non resta che ammirare quanto è stato prodotto e poi si cerca di procedere, se possibile, sulle orme di questi modelli.
2. Nuovo rapporto tra il potere e la cultura: dopo la parentesi augustea, caratterizzata anche da Mecenate, in cui si era conosciuto un sostanziale equilibrio tra esigenze propagandistiche e autonomia della letteratura, con l’eclissi politica di quest’ultimo intorno al 20 a.C. la nuova organizzazione monarchica esigeva un controllo più diretto sulla vita pubblica e sulla cultura, limitando di fatto l’autonomia letteraria.
Questo consolidamento del potere imperiale rendeva inevitabile sul piano politico lo scontro del princeps con la tradizione fondata sui valori dell’antica repubblica. Con imperatori quali Tiberio, Nerone e Domiziano, decisi a imporre una concezione forte del principato, sentito ora come una monarchia di tipo ellenistico, lo scontro tra principe e élite senatoria finì per assumere il carattere di una vera persecuzione. Per quanto riguarda la letteratura una concezione così assolutistica del potere comportò una dipendenza diretta del poeta dal principe: si imponevano così per lo scritto l’omaggio esplicito e nasceva anche l’opera di censura.

Simbolo dell’impegno politico fu Lucano: figlio di un fratello di Seneca nacque a Cordova nel 39 d.C. ma giunse presto a Roma; fu dapprima amico personale di Nerone e compose un vasto poema epico, la Pharsalia o Bellum civile (poema epico diviso in 10 libri, incompiuto, allude alla battaglia di Farsalo che nel 48 a.C. concluse la guerra civile tra Cesare e Pompeo), che trattava della guerra civile tra Cesare e Pompeo e ne pubblicò i primi 3 libri. Probabilmente l’invidia per la sua capacità poetica o forse il fatto che nel suo poema si manifestasse la nostalgia per l’antica repubblica, lo resero inviso a Nerone che gli impose il silenzio. A un certo punto egli passò anche all’opposizione politica diventando sostenitore della congiura di Pisone che, sventata, lo fece condannare: egli si tolse la vita nel 65 a 26 anni e la Pharsalia rimaneva incompiuta. La Pharsalia ha un argomento epico ma ormai lontano da quello mitico: Lucano esclude completamente il mito e la leggenda per fare un poema rigorosamente storico e, mentre l’epica romana esaltava e celebrava la gloria di Roma, Lucano mette in rilevo la negatività dei suoi personaggi e insiste sulla dissoluzione dei valori che avevano fatto grande Roma.
Domande da interrogazione
- Quali sono i due elementi che segnano il passaggio dall'età augustea all'età imperiale?
- Come si caratterizza il rapporto tra il princeps e l'élite senatoria durante la dinastia giulio-claudia?
- Quali furono le principali azioni di Claudio durante il suo governo?
- Quali furono le conseguenze del grande incendio di Roma del 64 d.C. per Nerone?
- Qual è il tema principale del poema "Pharsalia" di Lucano e come si differenzia dall'epica romana tradizionale?
Gli elementi sono l'epigonismo, che rappresenta la sensazione di vivere dopo una grande epoca, e il nuovo rapporto tra potere e cultura, che richiede un controllo più diretto sulla vita pubblica e culturale.
Il rapporto è caratterizzato da uno scontro politico, con imperatori come Tiberio e Nerone che impongono una concezione forte del principato, portando a una vera persecuzione dell'élite senatoria.
Claudio condannò gli uccisori di Caligola, ampliò il porto di Ostia, costruì un nuovo acquedotto, bonificò diverse zone, e sostituì i governatori delle province con i suoi liberti.
Nerone fu accusato di aver appiccato l'incendio per ampliare la sua domus aurea, e sebbene scaricò la colpa sui cristiani, la sua fama calò tra il popolo, portando a congiure e alla sua caduta.
"Pharsalia" tratta della guerra civile tra Cesare e Pompeo, escludendo il mito e la leggenda per un poema storico, mettendo in risalto la negatività dei personaggi e la dissoluzione dei valori di Roma.