Concetti Chiave
- La tragedia latina nasce nel 240 a.C. come semplificazione degli ideali greci, esaltando il macabro e il patetico.
- Esistono due forme principali: la cothurnata di ispirazione greca e la praetexta, d'ispirazione latina.
- Pacuvio, nipote di Ennio, è noto per la sua libertà creativa e un linguaggio elevato, con opere come il Medus.
- Accio, poeta filologo, è riconosciuto per la sua critica politica e la prolifica produzione, con l'Atreo come opera principale.
- I metri usati nella tragedia latina includono il senario giambico e i metri lirici, conferendo solennità alle opere.
Tragedia latina - Pacuvio e Accio
La tragedia Latina nasce nel 240 avanti Cristo quando viene inscenata una prima rappresentazione basata su un vero e proprio copione. Si tratta di una semplificazione degli ideali di ispirazione greca e si esalta il gusto per il macabro, il culto del patetico, le forme letterarie alte e solenni e i colpi di scena. La cothurnata è una forma di tragedia di ispirazione greca ed etimologicamente riprende il nome dai calzari portati dagli attori della penisola ellenica.
La praetexta invece è d'ispirazione propriamente latina e prende il nome dalla toga dei protagonisti.I metri più utilizzati in questo stile sono il senario giambico e i metri lirici. Tra gli esponenti più importanti della tragedia latina troviamo Pacuvio e Accio.
Pacuvio, nipote di Ennio, fu uno dei primi tragediografi latini. I tratti fondamentali della sua poetica sono la libertà creativa e l'utilizzo di un linguaggio tragico ed elevato. La sua opera più importante è il Medus che parla di un aspetto secondario del mito di Medea e Giasone.
Accio invece è un poeta filologo, conobbe gli Scipioni, Cesare e Cicerone. La sua produzione è molto prolifica e avanza una critica politica al tiranno. La sua opera di maggiore spessore è l'Atreo che tratta del mito di Tieste e Atreo già proposto da Ennio concentrandosi sull'odio fratricida, analogia della situazione storica a lui contemporanea.