zampetta3
Ominide
2 min. di lettura
Vota 3 / 5

Concetti Chiave

  • Terenzio, nato nel 195 a.C., proveniva probabilmente da una regione dell'Africa settentrionale, e non da Cartagine come spesso si dice.
  • Fu liberato dal senatore Terenzio Lucano e fece parte del "Circolo degli Scipioni", condividendo interessi culturali filellenici con Scipione Emiliano e i suoi amici.
  • Le sue opere teatrali, meno apprezzate dal pubblico rispetto a quelle di Plauto, si concentrano sulla psicologia dei personaggi piuttosto che su elementi comici e musicali.
  • Terenzio innovò il teatro sopprimendo il prologo espositivo tradizionale e sostituendolo con un prologo autobiografico e polemico, rispondendo alle critiche dei suoi avversari.
  • Fu accusato di plagio e contaminatio, e di essere un prestanome per mancanza di viscomica, ma difese le sue opere attraverso i prologhi delle sue commedie.

Terenzio

Nacque probabilmente nel 195, non a Cartagine come si suol dire, ma in una zona dell'Africa settentrionale, come indica il suo cognome Afer. Fu condotto a Roma dal senatore Terenzio Lucano, da cui ricevette il "nomen" una volta affrancato. Fece parte del circolo degli Scipioni e ne condivise interessi culturali filellenici. Da qui è nata l'espressione "Circolo degli Scipioni" con cui si indica Scipione Emiliano e i suoi amici; questa espressione era sconosciuta agli antichi ed è stata elaborata dalla filologia moderna sulla base dell'espressione di Cicerone.

Il teatro di Terenzio suscitò uno scarso interesse da parte del pubblico e subì velenose critiche da parte di Luscio Lanuvino, un mediocre autore, alle accuse di costui egli rispose nei prologhi delle sue commedie.
Terenzio morì giovane, secondo una tradizione piuttosto sospetta. La drammatologia terenziana costituisce un salto in dietro rispetto a quella plautina. Eliminando quasi del tutto la musicalità, i lazzi verbali, le frenesie del servus currens e la rottura dell'illusione scenica. Le commedie di Terenzio sono molto più vicine e quelle di Menandro di quanto non lo fossero quelle di Plauto. Il teatro di Terenzio è concentrato sulla psicologia dei personaggi, piuttosto che sui loro difetti. Il Menandro in Terenzio, predominando il tono malinconico e la sentenziosità morale. Il "Servo" di Terenzio perde la funzione di architetto dell'inganno, l'autore vuole invitare il pubblico alla moderazione e alla comprensione.
La malevolenza degli avversari costituiscano lo spunto della notevole innovazione teatrale: la soppressione del prologo espositivo e la sua sostituzione con un prologo letterario autobiografico. A differenza di quanto accadeva nel teatro da Euripide in poi, Terenzio non usa il prologo per esporre l'antefatto dell'azione drammatico, ma per polemizzare contro i suoi avversari letterari ed esporre i suoi principi di poetica. Le accuse che gli furono rivolte: i contaminatio, di essere un plagiario, di essere un prestanome, in mancanza di viscomica.

Domande da interrogazione

  1. Dove nacque Terenzio e quale fu il suo legame con Roma?
  2. Terenzio nacque probabilmente nel 195 in una zona dell'Africa settentrionale e fu condotto a Roma dal senatore Terenzio Lucano, da cui ricevette il "nomen" una volta affrancato.

  3. Quali furono le principali critiche rivolte al teatro di Terenzio?
  4. Il teatro di Terenzio suscitò scarso interesse e subì critiche da Luscio Lanuvino. Fu accusato di contaminatio, plagio, e di mancanza di viscomica, a cui rispose nei prologhi delle sue commedie.

  5. In che modo Terenzio innovò il prologo teatrale?
  6. Terenzio sostituì il prologo espositivo con un prologo letterario autobiografico, usandolo per polemizzare contro i suoi avversari e esporre i suoi principi di poetica, invece di esporre l'antefatto dell'azione drammatica.

Domande e risposte