Concetti Chiave
- Menedemo, protagonista della commedia "Heautontimorumenos" di Terenzio, vive una vita di privazioni per punirsi di aver ostacolato l'amore del figlio Clinia.
- La trama si sviluppa con Clinia che ritorna a casa all'insaputa del padre e trova ospitalità presso Clitifone, il quale è innamorato di una cortigiana che si rivela essere la sorella della ragazza amata da Clinia.
- Menedemo confessa al vicino Cremete le ragioni della sua sofferenza, ammettendo gli errori nel suo rapporto autoritario e tradizionale con il figlio.
- Terenzio caratterizza Menedemo come un personaggio dinamico, capace di riflettere sui propri difetti e di evolversi nel corso della storia.
- La commedia è caratterizzata dall'uso del sermo cotidianus, un linguaggio quotidiano e accessibile, privo di neologismi e volgarità, che avvicina il pubblico ai personaggi.
Terenzio - Un personaggio a tutto tondo: Menedemo (Heautontimorumenos)
Questo testo è tratto dalla commedia di Terenzio Heautontimorumenos, cioè “il punitore di se stesso” . L’opera ha come protagonista Menedemo, che conduce una vita di privazioni per punirsi di non aver approvato l’amore del figlio Clinia nei confronti di una ragazza povera, spingendolo ad arruolarsi. Il ragazzo ritorna all’insaputa del padre e viene ospitato da un amico di nome Clitifone, innamorato di una cortigiana. Ben presto si scopre che la fanciulla che Clinia ama è sorella di Clitifone. La vicenda si conclude con Clitifone che promette al padre Cremete di sposare una ragazza di buona famiglia.
In questo testo tratto dalla commedia Menedemo confessa al vicino di casa Cremete il motivo della sua sofferenza, raccontandogli che si punisce per aver ostacolato il rapporto tra il figlio Clinia e una ragazza povera, obbligandolo ad arruolarsi.
Analisi
All’inizio Menedemo appare come un senex burbero e austero, lasciando progressivamente intendere i motivi del suo comportamento. Menedemo racconta poi a Cremete di un avvenimento passato, da cui trapela una visione autoritaria del rapporto padre-figlio. Un importante elemento che lascia evincere la concezione tradizionale di Menedemo è il linguaggio tipico da padrone. Nonostante ciò, dal discorso di Menedemo emerge un giudizio negativo sul proprio comportamento, e l’uomo ammette i suoi sbagli, rivelando quindi di essere un personaggio dinamico, capace di cambiare ideologia e comportamento.
Terenzio rappresenta in questa commedia una scena di vita quotidiana, scegliendo quindi il sermo cotidianus, un linguaggio di uso comune ricco di diminutivi, seppur eliminando neologismi e termini volgari.