Concetti Chiave
- Terenzio, nato a Cartagine tra il 190 e il 185 a.C., arrivò a Roma come schiavo e fu affrancato da un senatore che riconobbe le sue attitudini intellettuali.
- Le commedie di Terenzio, ispirate spesso alle opere di Menandro, utilizzano la "contaminazione" per combinare trame di più commedie greche, arricchendo così il prodotto finale.
- In contrasto con Plauto, Terenzio crea commedie psicologiche con personaggi realistici che riflettono le differenze di età e condizione sociale.
- Le sue opere trasformano la commedia popolare in borghese, mettendo in evidenza i tratti del ceto medio e ispirando il dramma borghese di Diderot nel XVIII secolo.
- Il successo di Terenzio fu limitato alla società colta, mentre la critica moderna apprezza la misura e la delicatezza delle sue commedie sentimentali e moralizzanti.
Gli argomenti delle commedie di Terenzio derivano molto spesso da quelle del greco Menandro, anche se spesso attua quel procedimento chiamato “contaminazione” con il quale Terenzio si ispira contemporaneamente a due commedie greche, combinandone la trama e quindi arricchendo notevolmente il prodotto finale. Le sue opere offrono il tema comune della commedia nuova dei Greci: un giovanotto ama una ragazza povera, genitori sconosciuti o schiavi. Grazie agli intrallazzi di un fedele servitore, egli riesce a sposarla e alla fine si scopre che la ragazza è di nascita libera e perfino onorabile socialmente; spesso vengono ritrovati anche i genitori. Tuttavia Terenzio ha arricchito il tema, dando più importanza al ruolo dei genitori.
E’ paragonandolo a Plauto che si scorge meglio l’originalità di Terenzio.
1) Terenzio ha creato una commedia psicologica, ben lontana dalla commedia leggera di Plauto. I personaggi non sono più caricature, ma ritratti. Terenzio è capace di mettere in risalto le differenze di età e di condizione sociale diventando così una testimonianza realistica della vita di ogni giorno degli uomini ordinari.
2) La commedia da popolare diventa borghese. Infatti egli dipinge il ceto medio di cui mette in evidenza i tratti di carattere che caratterizzano la loro condizione sociale. Diderot, inventore del dramma borghese del XVIII si è ispirato, in tal senso, a Terenzio.
3) Di una commedia volgarmente comica, Terenzio ha fatto una commedia sentimentale con scopi moralizzanti. Malgrado i loro difetti, i personaggi di Terenzio sono molto più virtuosi di quelli di Plauto e gli spettatori sono portati a commuoversi. I padroni sono benevoli, i servitori sono devoti e fedeli, i giovani hanno rispetto e i padri sono indulgenti. A volte, la discussione prende anche toni filosofici e quindi più elevati.
Il successo di Terenzio fu limitato alla società per la quale egli aveva scritto perché il popolo, abituato alla comicità di Plauto, trovava questo teatro un po’insipido e troppo legato alla virtù morale. Invece, la critica moderna vi ammira la misura e la delicatezza.
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine e il percorso di vita di Terenzio?
- In che modo Terenzio si differenzia da Plauto nella scrittura delle commedie?
- Quali sono le caratteristiche principali delle commedie di Terenzio?
- Come è stato accolto il lavoro di Terenzio nel suo tempo e dalla critica moderna?
Terenzio nacque a Cartagine tra il 190 e il 185 a.C. e arrivò a Roma come schiavo. Fu affrancato da un senatore che riconobbe le sue attitudini intellettuali, e prese il nome di Publius Terentius Afer.
Terenzio ha creato una commedia psicologica, con personaggi ritratti realisticamente, a differenza delle caricature di Plauto. Le sue opere riflettono la vita quotidiana e le differenze sociali, rendendo la commedia più borghese e sentimentale.
Le commedie di Terenzio spesso derivano da Menandro e utilizzano la "contaminazione" per arricchire le trame. I temi comuni includono giovani innamorati e il ruolo dei genitori, con un focus su virtù morali e toni filosofici.
Il successo di Terenzio fu limitato alla società aristocratica per cui scrisse, poiché il popolo preferiva la comicità di Plauto. Tuttavia, la critica moderna ammira la misura e la delicatezza delle sue opere.