Concetti Chiave
- Livio Andronico, originario di Taranto, fu portato a Roma come schiavo e in seguito liberato per i suoi meriti intellettuali, diventando un importante autore latino.
- Livio Andronico è noto per la traduzione dell'Odissea in saturni, introducendo il genere epico a Roma e adattandolo al contesto romano con scelte linguistiche e culturali specifiche.
- Nevio, nato a Capua, partecipò alla prima guerra punica e utilizzò la sua esperienza per creare opere che esprimevano il desiderio di libertà di parola, spesso in contrasto con le famiglie nobili romane.
- Il Bellum Poenicum di Nevio, inizialmente privo di divisioni in libri, è una celebrazione della prima guerra punica che include riferimenti alle origini di Roma, influenzato dalla cultura greca e alessandrina.
- Nevio utilizzava un linguaggio arcaico e solenne, e il suo lavoro rifletteva un intento patriottico e celebrativo, con temi che esploravano le origini mitologiche di Roma e Cartagine.
Livio Andronico
Nasce a Taranto intorno al 280 a.C e viene portato ancora bambino a Roma dove diventa schiavo della gens Livia. Da adulto viene affrancato per meriti intellettuali.
Viene incaricato dal Senato, durante la seconda guerra punica, di comporre un inno a Giunone regina.
In tarda età si dedicò alla traduzione integrale in saturni dell'Odissea.
Tramite quest'opera compare il genere epico a Roma. Livio Andronico attua una romanizzazione del testo in quanto usa delle scelte lessicali, metriche e sintattiche tipiche del mondo romano e inoltre sostituisce i nomi delle divinità greche con quelli delle divinità romane per adattare l'opera al paganesimo.
Nevio
Nasce intorno al 270 a.C a Capua, in Campania. Di condizione plebea, partecipò alla prima guerra punica e poi visse a Roma facendo il poeta.
Tramite i suoi personaggi afferma di volere la libertà di parola e si scontra spesso con le famiglie nobili al potere: gli Scipioni e i Metelli. Fu per questo incarcerato e poi esiliato. Morì a Utica, vicino Cartagine.
La sua opera più famosa è il Bellum Poenicum. Narra le vicende della prima guerra punica, alla quale anche l'autore aveva partecipato.
All'inizio era scritto sotto forma si carmen continuum, cioè senza divisione in libri, ma poi fu diviso in sette libri secondo l'uso alessandrino.
Ha un intento patriottico e celebrativo ma un'ampia parte è dedicata all'origine di Roma. Questa parte è denominata Archeologia. Vi sono trattati i temi della caduta di Troia, dei viaggi di Enea e forse narrava anche delle origini di Cartagine e del fatto che l'inimicizia tra essa e Roma risalisse alla tragica conclusione della storia fra Enea e Didone.
In quest'opera l'autore è influenzato dalla cultura greca e alessandrina (ciò si riscontra anche nella divisione in libri e nella brevitas) e usa un linguaggio arcaico e solenne.
Domande da interrogazione
- Chi era Livio Andronico e quale fu il suo contributo alla letteratura romana?
- Quali furono le principali opere e influenze di Nevio?
- Quali temi trattava l'opera "Bellum Poenicum" di Nevio?
Livio Andronico, nato a Taranto intorno al 280 a.C., fu portato a Roma come schiavo e successivamente affrancato per meriti intellettuali. Fu incaricato dal Senato di comporre un inno a Giunone regina durante la seconda guerra punica e tradusse l'Odissea in saturni, introducendo il genere epico a Roma con una romanizzazione del testo.
Nevio, nato intorno al 270 a.C. a Capua, partecipò alla prima guerra punica e scrisse il "Bellum Poenicum", che narra le vicende della guerra e l'origine di Roma. L'opera, inizialmente un carmen continuum, fu divisa in sette libri secondo l'uso alessandrino. Nevio fu influenzato dalla cultura greca e alessandrina e utilizzò un linguaggio arcaico e solenne.
L'opera "Bellum Poenicum" di Nevio trattava temi patriottici e celebrativi, con un'ampia parte dedicata all'origine di Roma, denominata Archeologia. Includeva la caduta di Troia, i viaggi di Enea e forse le origini di Cartagine, esplorando l'inimicizia tra Roma e Cartagine legata alla storia di Enea e Didone.