Concetti Chiave
- L'italiano si è formato nel corso dei secoli attraverso un processo di trasformazione ed evoluzione.
- Per comprendere l'origine dell'italiano, è necessario risalire al periodo dell'antica Roma e alla lingua latina.
- Il latino è una lingua di origine indoeuropea, una famiglia linguistica preistorica comune a molte lingue europee e asiatiche.
- Gli Indoeuropei, parlanti l'indoeuropeo, migrarono dalle steppe russe a diverse regioni, influenzando le lingue locali.
- Il latino si sviluppò come risultato della sovrapposizione dell'indoeuropeo sulle lingue locali, creando nuove lingue.
L'italiano è la lingua che utilizziamo per parlare e per scrivere, per comunicare ed esprimere ogni nostro pensiero. Ma come è nato l’italiano? Come molte lingue europee, anche la nostra si è formata nel corso dei secoli, in un lungo periodo durante il quale ha subito una costante trasformazione ed evoluzione.
Per comprendere le fasi di questo processo, da cui si è originato l'italiano che noi oggi conosciamo, dobbiamo necessariamente tornare indietro di molti secoli, all'epoca di Roma antica, e tracciare brevemente la storia della lingua allora parlata: il latino.
Il latino, una lingua indoeuropea
Il latino è una lingua di origine indoeuropea.
Con il termine «indoeuropeo» viene indicata la lingua preistorica da cui si ritiene siano derivate gran parte delle lingue europee e asiatiche, sulla base di alcune caratteristiche comuni riscontrate tra di esse. L'indoeuropeo era la lingua parlata dagli Indoeuropei, antichissime popolazioni organizzate in tribù a carattere patriarcale, originarie, sembra, delle steppe della Russia meridionale. Queste tribù, tra il IV e il III millennio a.C., si stanziarono, attraverso successive migrazioni, in una vasta zona che si estendeva dall'Europa centro-orientale all'India. La loro lingua si sovrappose alle lingue locali, che ne furono contaminate e influenzate. Da queste mescolanze nacquero nuove lingue con caratteristiche comuni tra le quali, appunto, il latino.