Concetti Chiave
- La favola "La vedova e il soldato" di Fedro narra la storia di una vedova che dimentica il marito defunto innamorandosi di una guardia.
- La trama si sviluppa con la vedova e il soldato che intrecciano una relazione, mettendo a rischio il lavoro del soldato quando un corpo viene rubato.
- Per aiutare l'amato, la donna decide di cedere il corpo del marito per coprire il furto, mostrando la sua volubilità e incoerenza.
- Fedro utilizza la morale per criticare la facilità con cui anche le persone apparentemente virtuose possono cedere alla sessualità.
- La favola riprende temi della fabula Milesia, approfonditi anche da Petronio nel Satyricon, evidenziando la corruttibilità umana.
Fedro - La vedova e il soldato
La favola "La vedova e il soldato, fa parte dell'Appendix Perottina di Fedro, più precisamente è la numero 13.
Il contenuto:
Questo componimento tratta la stramba storia di una fanciulla sposata che rimane vedova. Dopo la perdita del marito la donna non faceva altro che passare le giornate piangendo sul sarcofago dell'ormai defunto sposo. Un giorno una guardia vene posta su quel luogo per vigilare. La donna, ammaliata dalla figura della nuova guardia, finì presto per dimenticarsi del marito e innamorarsi del giovane soldato. Poiché l'amore era ricambiato, i due iniziarono consumarono diversi rapporti sessuali. Mentre il soldato era distratto, qualcuno rubò un corpo da una tomba, mettendo in pericolo il lavoro della guardia. La donna, mossa dal nuovo sentimento che provava per il solato, decide di cedergli il corpo del marito per aiutarlo e camuffare il misfatto.
Con una morale in epimizio, Fedro denuncia l'incoerenza e la volubilità della donna e denota che anche le persone più virtuose e nobili cedono di front alla sessualità, tanto da annullare persino onore e fedeltà.
Interessante soprattutto per la sua grande attualità, il tema è tratto dalla fabula Milesia: raccolta di novelle di contenuto erotico-licenzioso scritte da Aristide di Mileto, che trattano adultèri, amori clandestini, equivoci, travestimenti, agnizioni.
La stessa favola viene ripresa da Petronio nel suo Satyricon ("La vedova di Efeso") per insegnare che le persone che sembrano più virtuose possano essere corruttibili riguardo al sesso.