Concetti Chiave
- Fedro, autore del primo secolo a.C., è conosciuto per aver creato la favola, scrivendone 123, molte delle quali ispirate da Esopo.
- Le favole di Fedro non contengono lezioni di morale, ma spesso attaccano individui o gruppi tramite allegorie.
- Fedro incontrò l'ostilità di Seiano, che portò al suo esilio, e le sue opere furono riscoperte solo nel Cinquecento.
- La favola "Virgo et proci duo" narra di due giovani che aspirano a sposare una ragazza, con eventi culminanti in un matrimonio inaspettato.
- Un asinello, simbolo del giovane povero, gioca un ruolo chiave nel portare la ragazza alla casa del giovane, dove si celebrano le nozze.
Fedro, vissuto nel primo secolo avanti Cristo, ha avuto il merito di avere creato la favola. Ne ha scritto 123 di cui circa un terzo trae l’ispirazione dallo scrittore greco Esopo. Le sue favole non ci impartiscono delle lezioni di morale, né vogliono descrivere alcuni aspetti della vita sociale. Spesso, invece, costituiscono una sorta di attacco individuale o generale, mascherati sotto la forma dell’allegoria, cioè un susseguirsi di elementi descrittivi o narrativi in cui ciascuno corrisponde ai diversi dettagli dell’idea che esprime. Le sue idee gli crearono diverse inimicizie da parte di Seiano, il favorito dell’imperatore Tiberio, che arrivò ad ottenere il suo esilio. Nel corso dei secoli le sue favole furono poco conosciute e furono riscoperte soltanto verso la fine del Cinquecento. A Fedro si è ispirato lo scrittore francese La Fontaine.
Uno strano matrimonio
Testo
Duo iuvenes unam virginem expetebant: locuples genus pauperis formam vicit. Ut nuptiarum diesdictus advenit, iuvenis pauper et amans, quia dolorem perpeti non poterat, maerens in hortulos propinquos se contulit. Paulo ultra divitis splendens villa virginem acceptura erat. Dum turba frequens concurrit, asellus pauperis in portae limine stabat. Parentes sponsae illum conducunt, ne viae labores teneros puellae pedes laedant. Repente ventus caelum movet, densi nimbi noctem horridam pariunt et simul vis grandinis comites trepidos et praesidium petentes passim dissipat. Asellus ad notum tectum contendit et magna voce se venisse indicat. Procurrunt pueri, pulchram virginem adspiciunt et admirantur: deinde domino nuntiant. Ille inter paucos sodales accubans, crebris poculis amorem avocabat. Tunc gaudio recreatus, hortante Baccho et Venere, nuptias perficit. Interea parentes filiam quaerunt, novus maritus coniuge amissa dolet: sed postquam populo quid actum esset innotuit, omnes casum secundum comprobaverunt. (Fedro, Favole)
Da Lucio Vestino, Il grande libro delle Versioni Latine, versione n° 11, pag. 119.
Traduzione
Due giovani aspiravano alla mano di una ragazza: quello benestante ebbe la meglio sulla bellezza del povero (= fu scelto per la sua bellezza). Allorché arrivò il giorno stabilito per le nozze, il giovane povero e innamorato poiché non riuscisse a sopportare il dolore, si recò addolorato nei giardinetti vicini. Poco più avanti la splendida villa del ricco era [pronta] a ricevere la ragazza. Mentre la folla accorreva numerosa, l’asinello del giovane povero se ne stava all' entrata [dei giardinetti]. I genitori della sposa lo prendono in affitto, affinché la fatica della strada non rovini i teneri piedi della ragazza. All’improvviso, il vento agita il cielo, dense nuvole annunciano una nottata terribile e contemporaneamente la grandine disperde gli invitati impauriti in cerca di un riparo. L' asinello si dirige al noto tetto (= la dimora del giovane povero) e, con grandi ragli, avverte di essere arrivato. Giungono i ragazzi, vedono e ammirano la bella giovane poi ne danno notizia al giovane povero. Costui, [che era] a tavola tra pochi amici, si stava allontanando dall' amore (stava cercando di dimenticare l’amore) con ripetuti bicchieri [di vino]. Allora rianimato dalla gioia, fra gli applausi, egli portò a compimento le nozze. Intanto, i genitori cercarono la figlia tramite un banditore, il giovane marito era addolorato per aver perso la sposa: ma dopo che al popolo fu messo a conoscenza di quanto accaduto, tutti approvarono il caso [che si era risolto in modo] favorevole.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale della favola "Virgo et proci duo" di Fedro?
- Come reagisce il giovane povero quando il giorno delle nozze arriva?
- Quale ruolo gioca l'asinello nella storia?
- Come si conclude la storia e qual è la reazione del popolo?
- Qual è l'intento delle favole di Fedro secondo il testo?
Il tema principale è la competizione tra due giovani per la mano di una ragazza, con un finale inaspettato che favorisce il giovane povero grazie a un evento fortuito.
Il giovane povero, incapace di sopportare il dolore, si ritira nei giardinetti vicini, cercando di dimenticare l'amore con l'aiuto del vino.
L'asinello del giovane povero viene affittato dai genitori della sposa per trasportarla, ma durante una tempesta, ritorna alla dimora del giovane povero, portando con sé la ragazza.
La storia si conclude con il giovane povero che, rianimato dalla gioia, celebra le nozze con la ragazza. Il popolo, una volta informato dell'accaduto, approva il caso favorevole.
Le favole di Fedro non mirano a impartire lezioni di morale, ma spesso costituiscono un attacco individuale o generale mascherato sotto forma di allegoria.