Anna___04
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Concetti Chiave

  • Fedro è un favolista che diventa famoso durante il medioevo, con le sue opere che restano un archetipo anche oggi.
  • Le favole di Fedro, scritte in versi giambici, usano animali parlanti per trasmettere morali, incarnando vizi e virtù umane.
  • Fedro vive nel I secolo sotto Tiberio e, nonostante la mancanza di notizie biografiche dettagliate, è perseguitato politicamente.
  • La raccolta di Fedro include 102 favole divise in cinque libri, con ulteriori aggiunte durante l'umanesimo nella Appendix Perottina.
  • Fedro dà dignità alla favola, evidenziando una visione pessimista del mondo dove il forte domina sul debole, come nella favola "Il lupo e l'agnello".

Indice

  1. Fedro - opere e cenni biografici
  2. La favola
  3. Caratteristiche

Fedro - opere e cenni biografici

Fedro è un favolista. Fedro è un autore minore per una serie di motivi: perché la favola è un genere minore, perché è sconosciuto al suo tempo ma diventa famoso durante il medioevo, e infine perché non ha la complessità di visione di altri autori.
Fedro è giunto ai nostri giorni ed è diventato un riferimento, infatti a partire dal medioevo lascia una traccia divenendo un modello sin da quel tempo.
La sua raccolta di favole costituisce infatti un archetipo anche ai giorni nostri.

La favola

La favola è un breve racconto in prosa o in versi (Fedro scrive in denaro giambici), è caratterizzata da un unico episodio in cui agiscono i protagonisti, ovvero animali parlanti non antropizzati ma caratterizzati da una mentalità umana. Il linguaggio è semplice e la sintassi è breve e lineare, mentre spazio e tempo sono indeterminati. Lo scopo della favola è quello di insegnare qualcosa al lettore, infatti all'inizio o alla fine è presente lo gnome, ovvero la morale. La favola incarna vizi e virtù dell'uomo.

Fedro non inventa il genere favola, che infatti affonda le sue origini già in epoca egizia. La favola greca si sviluppa e raggiunge il suo apice con Esopo, che diventerà un modello anche per la favola latina.
Prima di Fedro c'erano delle favole ma erano inserite in altre opere: un esempio è Orazio che racconta la favola del topo di campagna e di città in una Satira.

Fedro vive nel I secolo sotto Tiberio, ma di lui non abbiamo notizie. Probabilmente è un liberto e ha una serie di problemi politici e verrà perseguitato da Seiano, il braccio destro di Tiberio.
Molte favole di Fedro ci sono pervenute in una raccolta di 102 favole divise in cinque libri, forse manchevole di alcune parti e per questo detta opera mutila.
Durante l'umanesimo vengono aggiunte altre 32 opere nella cosiddetta Appendix Perottina.

Caratteristiche

Fedro dà dignità a un genere considerato minore, all'inizio scrive dei prologhi che comunicano l'intento dell'autore con quella favola.
Fedro racconta il mondo con gli occhi dei suoi protagonisti ed evidenzia una determinata visione del mondo. Mette inoltre in evidenza una visione fortemente pessimista, in cui il forte assoggetta il debole e non c'è riscatto.
Ad esempio, si può vedere una delle sue favole più importanti, "Il lupo e l'agnello", come una Satira sociale che descrive Roma all'epoca di Tiberio, evidenziando il potere che prevale sugli umili e non lascia loro possibilità di riscattarsi, magari facendo riferimento al potere dispotico di Seiano, che dopo l'abbandono da parte di Tiberio, recatosi a Capri nella famosa Villa Jovis, lascia Seiano a governare nell'Urbe.

Domande da interrogazione

  1. Chi era Fedro e quale importanza ha avuto nel genere della favola?
  2. Fedro era un favolista del I secolo, noto per aver dato dignità al genere della favola, considerato minore. Sebbene fosse sconosciuto al suo tempo, divenne un modello durante il medioevo e la sua raccolta di favole è considerata un archetipo.

  3. Quali sono le caratteristiche principali delle favole di Fedro?
  4. Le favole di Fedro sono brevi racconti in prosa o versi, con protagonisti animali parlanti che incarnano vizi e virtù umane. Il linguaggio è semplice e la sintassi lineare, con spazio e tempo indeterminati. Ogni favola contiene una morale, chiamata gnome.

  5. Qual è la visione del mondo espressa nelle favole di Fedro?
  6. Fedro esprime una visione pessimista del mondo, dove il forte domina il debole senza possibilità di riscatto. Le sue favole, come "Il lupo e l'agnello", possono essere viste come satire sociali che riflettono il potere dispotico dell'epoca di Tiberio.

  7. Qual è il contesto storico in cui visse Fedro e quali difficoltà affrontò?
  8. Fedro visse nel I secolo sotto l'imperatore Tiberio e probabilmente era un liberto. Affrontò problemi politici e fu perseguitato da Seiano, il braccio destro di Tiberio, che governava Roma in sua assenza.

Domande e risposte