Tirteo
Non tutti concordano sulla patria di questo autore. Ci sono ben tre tesi che affermano l’appartenenza dell’autore prima ad Atene, poi a Mileto o, anche, a Sparta. Il poeta, però, è ricordato per i suoi meriti esortativi verso gli Spartani che si accingevano a combattere la seconda guerra messenica. La guerra, di incerta cronologia, è databile intorno al VII secolo a.C. e l’autore stesso potrebbe appartenere a questo secolo.
Dei suoi frammenti ci sono rimasti due titoli che indicano la storia di Sparta: dall’insediamento in Laconia sino alla prima guerra messenica. Un’altra raccolta, i Canti di guerra, doveva raccogliere tutti i canti che accompagnavano la marcia dei soldati in battaglia, ma purtroppo non abbiamo resti. Altri numerosi canti, le Esortazioni, sono incentrati sulla virtù del cittadino-oplita, schierato a difendere la polis ed è spinto da quel valore di salvare la patria fino alla morte. (T17= "è vergognoso veder morire un anziano davanti ad un giovane").
Un altro frammento, attraverso il modulo del Priamel, ovvero esaltare un concetto grazie al confronto con tanti altri, tende a collocare al vertice la virtù militare, seguita da tutte le altre. Questo valore è l’unico trofeo a cui un giovane deve aspirare.
La lingua ionica con tracce di dialetto dorico affiancava lo stile che riprende quello omerico mutando, però, i modi esortativi alla guerra.