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Ominide
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Semonide (VII a. C. Samo, ma detto “di Amorgo”) Giambografo

Figlio di Krines, nacque a Samo, ma si pensava fosse Amorgino, da Amorgo, l’isola in cui fondò una colonia. Visse probabilmente tra la fine del VII e i primi anni del VI secolo. Tutte le nostre fonti lo chiamano Σιμωνιδης, ma abbiamo notizia da Cherobosco che il suo nome si dovesse scrivere con la η (Σημωνιδης). Questo poiché ben presto i greci iniziarono a pronunciare ι la vocale η, successivamente anche l’omonimia con Simonide di Ceo, poeta corale, contribuì al diffondersi dell’errore, ma i moderni hanno restaurato la forma Semonide.

LE OPERE
scrisse sia giambi che elegie, ma di quest’ultimo genere non ci resta nessun frammento sicuro.

Il lungo giambo per il quale il poeta è famoso è quello contro le donne (fr.7 W). Dieci diversi tipi di donna vengono classificati secondo la loro somiglianza con animali o elementi della naturali. C’è così la donna sudicia e pigra, che deriva dalla scrofa (υος), quella astuta e cinica che deriva dalla volpe (αλωπεκος), quella curiosa e intrigante dalla cagna (κυνος), quella inerte che deriva dalla terra (γη), quella incostante che deriva dal mare (θαλασσα), quella disubbidiente come l’asina (ὄνος), quella odiosa e ladra come la donnola (αιλουρος), quella che si preoccupa solo di sé, la cavalla (ιππος) e infine quella maligna e orribile che deriva dalla scimmia (πίθηκος). Un tipo solo di donna è augurabile per un uomo, quella lavoratrice e assennata che deriva dall’ape (μελιττα). Semonide conclude questo giambo dicendo che la donna è il peggiore di tutti i mali che Zeus ha imposto a tutti gli uomini. La misoginia è una caratteristica di molte società arcaiche, le quali sono strutturalmente androcratiche. Ad esempio in Omero troviamo il riferimento ad Elena come causa della guerra di Troia o in Esiodo con il mito di Pandora.

Gli altri Giambi, giuntici in forma di frammenti, sviluppano temi e riflessioni improntate al cupo pessimismo, sulla vita e il destino dell’uomo (fr.1 W): gli uomini si illudono e sperano che il domani porti loro il bene, ma purtroppo tutto va come vuole Zeus. Un frammento (fr. 24 W) è messo in bocca ad un cuoco (persona loquens del giambo arcaico), qualche frammento tratta di cucina, troviamo inoltre anche una vera e propria favola (fr. 9 W).

LINGUA
Dal punto di vista linguistico Semonide si colloca sempre nella tradizione di un moderato trasferimento di Omero nel giambo, ma nel lessico è molto meno audace di Archiloco. Il suo pessimismo inoltre piacque molto a Leopardi che tradusse il giambo sulle donne e quello sulle illusioni degli uomini.

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