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Sapiens
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Nuova Sofistica

La Sofistica fu un movimento intellettuale sorto ad Atene verso la metà del V sec., il quale, contrapponendosi alla filosofia precedente, disdegnò le questioni fisiche che ne erano state l'oggetto principale di ricerca, proponendosi di indagare sull'uomo.
I sofisti del V sec. coltivarono l'arte del discutere e del bel parlare, arte quanto mai preziosa nel clima di lotta politica dell' Atene democratica di Pericle.
Tra i sofisti Protagora di Abdera, Prodico di Ceo, Ippia di Elide, Gorgia di Leontini, Antifonte ateniese.
Mediante l'arte della parola e con insegnamento remunerato i sofisti dicevano di istruire gli uomini sulla virtù politica.

Merito dei sofisti fu quello di aver dato maggior concretezza alla filosofia, ma la loro vanità e il rinnegamento dei valori tradizionali crearono intorno a loro ammirazione ed entusiasmo ma anche diffidenza e derisione.
Secoli dopo, nel I sec. d.C. la sofistica (nuova sofistica) trova ancora seguaci, dando nuova vita all'eloquenza greca. Tra questi tardi imitatori di Gorgia e Protagora si ricordano Dione Crisostomo, Favorino, Elio Aristide, Claudio Eliano e Luciano di Samosata, che abbandonò la retorica per avviarsi ad una nuova attività letteraria, più profonda e meditata. Eliano, nativo di Preneste, aveva scritto di storia naturale, raccogliendo in modo arido e pesante, aneddoti su popoli e personaggi. Luciano, invece, siriano, scrisse numerose opere, tra cui raccolte di dialoghi, in cui l'autore esercita tutto il suo spirito scettico.

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