Esiodo
Esiodo visse in Grecia tra la fine dell'VIII e l'inizio del VII secolo a.C. Le sue opere rappresentano il primo tentativo di sistemare in modo organico i miti relativi all'origine del mondo e degli dèi. È il primo autore greco che abbia inserito nelle sue opere notizie su di sé (all'inizio della Teogonia, egli racconta come le Muse lo abbiano trasformato da pastore a poeta; qui viene riportato esplicitamente il nome dell'autore). In questi versi, usa la prima persona, per rendere più solenne la sua investitura poetica ricevuta dalle Muse.Nelle sue opere emerge spesso la preoccupazione di "cantare il vero": l'epica di Esiodo non racconta le imprese degli eroi, ma ha una funzione didascalica, ovvero quella di insegnare al pubblico dei precetti morali e pratici, attraverso miti e contenuti religiosi.
Opere di Esiodo
Ci sono giunti due poemi di Esiodo: la "Teogonia" e le "Opere e giorni". La Teogonia tratta la genealogia degli dèi, mentre le Opere e giorni è un elogio del lavoro e della vita onesta. Secondo quest'ultimo, oltre alla contesa che induce alla guerra (èris negativa), esiste anche una contesa costituita dallo spirito di competizione e di intraprendenza (èris positiva).
Teogonia
Nella Teogonia, viene trattata l'origine del mondo (la cosmogonia) e la nascita degli dèi (la Teogonia). La concezione religiosa dell'autore è di tipo panteistica: le divinità sono quelle riconosciute nei poemi omerici, sia gli elementi naturali sia la personificazione dei fenomeni.Nel poema di Esiodo, non si parla di una creazione dal nulla, ma di una generazione attraverso l'unione di un principio maschile e di uno femminile, oppure di una progressiva differenziazione da una massa distinta (dal Caos al kòsmos). Ha molta rilevanza anche il tema della lotta fra le divinità per il dominio sull'universo.
Stile
La Teogonia è scritta in greco. Il verso scelto è l'esametro (verso composto da sei unità metriche). L'opera risente della forma orale con cui erano tramandate le antiche leggende. Infatti, si può notare la presenza di epiteti e di interi versi formulari.Il narratore è esterno e onnisciente alla narrazione. Inoltre, alterna parte narrative a sezioni puramente descrittive. Spesso vi sono dei lunghi elenchi di nomi, dei veri e propri cataloghi.