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Indice

  1. La commedia di mezzo
  2. Introduzione
  3. Cambiamenti strutturali
  4. Cambiamenti delle tematiche

La commedia di mezzo

Introduzione

La commedia di mezzo – di cui si ha un’abbondante produzione – è da collocarsi tra la fine dell’attività di Aristofane (la cui ultima tragedia, Pluto, si colloca nel 388 a.C.) e l’esordio di Menandro (321 a.C.); dunque il periodo che vede il progressivo declino della polis e l’ascesa della Macedonia. Sono stati ritrovati però pochi titoli e frammenti, in base ai quali possiamo dedurre, assieme alle testimonianze antiche risalenti al II secolo d.C.
e alle ultime commedie di Aristofane, cambiamenti strutturali e tematici.

Cambiamenti strutturali

- La scomparsa della parabasi (interventi dell’autore su tematiche d’interesse cittadino);
- Riduzione dell’elemento corale, limitate solo alla parodo;
- Inserimento di canti e danze (al posto del coro) non aventi alcuna aderenza con l’intreccio.

Cambiamenti delle tematiche

- Totale assenza della satira politica;
- Nuovo oggetto: parodia mitologico-letteraria (per esempio Antifane scrive una commedia dal titolo "Saffo");
- Elementi tratti dalla vita quotidiana;
- Tendenza a tipizzare i personaggi (attribuire caratteristiche fisse a determinate figure sociali). Tra le commedie di Antifane possiamo per esempio individuare titoli quali il Medico, il Parassita, l’Ereditiera. I tipi fissi sono per esempio il soldato sbruffone, il servo indolente;
- Acquista importanza il tema amoroso (seduzioni di ragazze, nascita e abbandono di figli illegittimi che diventeranno le tematiche fondamentali della commedia nuova).

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