Commedia di mezzo
La commedia vede il periodo della sua massima affermazione nel V secolo, alla decadenza della tragedia corrisponde quella della commedia e del teatro in genere. La commedia si prestava a rappresentazioni di carattere evasivo, per un pubblico disimpegnato, problematiche meno significative. Sono cambiate le condizioni politiche e sociali: non c'è più la libertà di parola. Non si rintracciano testi e testimonianze, non abbiamo pressoché nulla, perché il carattere del tramandare si è perso.
Ne individuiamo le caratteristiche grazie al fatto che confrontando la Nuova con quella Antica, notiamo differenze significative: ipotizziamo che le trasformazioni siano avvenute nella fase della commedia di mezzo che comincia nel IV secolo.- Nella commedia di mezzo c'è traccia di un prologo utilizzato per introdurre l'argomento; per quanto riguarda le tematiche affrontate, amore, contrasti familiari, dimensione quotidiana. Non si usa più la polimetrica né in quella di mezzo, né in quella nuova; si adotta il trimetro giambico. Il linguaggio è familiare, non ci sono tratti di oscenità o di scurrilità. Le tematiche proposte sembrano suggerire temi di evasione, divertimento; si abbandonano i grandi temi della politica, si preferiscono argomenti e situazioni riconducibili alla vita privata.