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Le Argonautiche di Apollonio Rodio

Apollonio Rodio
Notizie riguardo l'autore:
Il mito viene spesso proposto in una prospettiva diversa da quella tradizionale, aprendo nuove strade di rappresentazione. Il poema di Apollonio sembra proporre un'estetica radicalmente opposta a quella di Callimaco. Apollonio Rodio sembra seguire l'estetica aristotelica. L'oper d'arte è infatti caratterizzata da un megethos (grandezza) sia di dimensione sia di argomento (epico).

LE ARGONAUTICHE
-Il poema è diviso in quattro libri.

-Nel terzo libro troviamo la figura di Medea. In Medea ci sono i tratti evidenti della Nausicaa odissiaca (che si innamora dello straniero venuto da lontano) e della Circe odissiaca (dai poteri magici). È un poema ininterrotto, quell'aisma dienekes che Callimaco deplorava.

-Le argonautiche e la poetica di Apollon Rodio in realtà non si contrapporrebbe a Callimaco, bensì ai lunghi poemi di autori minori che ripresero la tradizione nel III-II secolo a.C. .

-Il poema sembra tradurre in atto quelle che sono le figure aristoteliche. La visione è complessiva e Apollonio Rodio ci presenta un poema unitario (è incentrato attorno all'unica azione della conquista del vello d'oro), compiuto (c'è un inizio, parte centrale e conclusione) e commisurato alla possibilità di essere colto, abbracciato con un solo sguardo.
Scelta dell'argomento : la saga argonautica, doveva essere già ben nota. Si è visto che Euripide (V sec. a.C.) dava per scontato che il pubblico conoscesse già tale mito. Apollonio sceglie quindi una saga ancestrale. La generazione della saga degli argonauti è di una generazione prima rispetto a quella di Iliade e Odissea. Questa saga è quindi anteriore rispetto alle vicende iliadiche, nel viaggio si visitano luoghi che ritroveremo anche nelle vicende di Ulisse (ad esempio Scilla e Cariddi). Apollonio probabilmente scelse questa saga perchè sino a quel momento era stata trascurata (non ci sono rimaste testimonianze di rielaborazioni di tale mito).

Struttura complessiva del poema

Fusione delle trame narrative di Iliade con quelle di Odissea. La narrazione delle Argonautiche, a differenza dei poemi omerici, è circolare: c'è il viaggio di andata ma anche quello di ritorno. Ciò sta anche a sottolineare la mancanza di utilità di questo viaggio, l'impresa è condotta da eroi che non hanno motivazioni (nè a Pelia nè a Giàsone interessa la ricerca del vello d'oro). Quando gli eroi fanno ritorno a Pagase, conquistato il vello d'oro, tutto ritorna da capo perchè Pelia ancora non si dichiara disponibile a cedere il potere.
Giasone viene presentato come personaggio più importante per il suo bell'aspetto e le vicende erotiche, che non per il valore eroico. Giasone è caratterizzato dalla amechania, al contrario della polumechania odissiaca di Ulisse/Oìsseo. C'è il momento in cui Giasone dimostra il suo valore combattendo, ma è un unico momento, ed è quando sfida in battaglia i Dolioni
Il procedere ciclico del poema si vede anche nella struttura narrativa dei singoli episodi.
Il viaggio di ritorno è più breve rispetto a quello di andata, infatti occupa un solo libro.

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