Argonauti di Apollonio Rodio
Il poema apolloniano costituisce un importante precursore dell'Eneide virgiliana.
Trama
Inizia con l'invocazione ad Apollo ed è narrata la spedizione di Giasone a Iolco e l'imposizione del recupero del Vello d'Oro, l'appello di Giasone ai più grandi eroi del tempo, e la costruzione della nave Argo (1 viaggio degli Argonauti antecedenti all'Odissea).
Segue il catalogo degli eroi partecipanti, 53, e Apollonio ravviva l'esposizione attraverso particolari pittorici.
- La prima tappa è all'isola di Lemno in cui vivono donne celebri per aver ucciso i propri mariti, che chiedono agli Argonauti di prendere il loro posto, ma loro rifiutano e si uniscono allegramente.
- Il successivo approdo è nella Misia (Asia Minore), dove Eracle perde il suo amato, il giovinetto Ila, rapito da una ninfa (episodio narrato da Teocrito, non si sa chi ha narrato per prima questo evento).
- Nel secondo libro viene narrato il seguito del viaggio fino all'arrivo alla meta, il primo episodio di rilievo è l'arrivo di Amico, re dei Bebrici, sfida gli Argonauti a pugilato e nel combattimento ha la meglio e uccide Amico. Questo episodio ha precedente nell'Iliade e sarà tenuto in conto da Virgilio nell'Eneide.
- Poi giunge al regno di Fineo, vecchio re cieco, perseguitato dalle Arpie, che rubano il cibo e insudiciano le tavole. Calaide e Zete mettono in fuga i mostri. Fineo predice agli Argonauti il seguito e li avverte dei pericoli (Simplegadi, rupi mobili in mezzo al mare che cozzavano tra di loro). Gli Argonauti riescono nell'impresa del passaggio attraverso le Simplegadi grazie all'aiuto divino di Atena e di Era.
- Continuano il loro viaggio e sono ospitati da un popolo. Hanno affrontato diverse peripezie e in fine approdano nella Colchide e il poeta fa sfoggio della conoscenza della geografia e soprattutto della geografia mitica.
Il terzo libro è il più famoso dell'intero poema, introduce la figura di Medea, ma è una figura diversa, è una giovinetta che conosce per la prima volta le fiamme e il tormento della passione. Era teme per la sorte degli Argonauti così interpella Afrodite e la convince a mandare Eros a far innamorare la figlia dei Colchi, Medea di Giasone, capo degli Argonauti. Il tema dell'innamoramento di una principessa per un eroe straniero risale al sesto canto dell'Odissea (Nausicaa e Odisseo).
In questa lotta che divampa nelle ore notturne Medea, vinta dall'amore, si presenta a Giasone con un discorso molto bello e gli rivela il suo sentimento e gli promette il proprio aiuto in cambio della promessa di portarla nella sua terra e di farne la propria sposa. Giasone acconsente perché si rende conto che la strada per il vello d'oro è ricca di ostacoli. L'intervento di Medea si rivela determinante, infatti Giasone è sottoposto a un'impresa ardua: dovrà arare un campo con dei tori dalle cui narici fuoriesce del fuoco per piantare dei denti di drago, da cui nasceranno dei soldati.
Medea, essendo dotata di poteri magici, dà a Giasone i filtri magici per uscire incolume da questa vicenda. La lunga narrazione della vicenda chiude il libro.
- Il quarto libro, che è il più lungo e il più complesso, contiene il racconto del compimento dell'impresa e del lungo e travagliato ritorno in patria degli Argonauti. Per quanto riguarda la prima parte la narrazione è abbastanza concisa: dopo aver dato voce al dolore di Medea poiché si era allontanata dalla sua terra, Medea si rifugia da Giasone ed esorta Giasone a conquistare il Vello e a partire immediatamente. L'impresa consiste nel combattere un drago che fa addormentare. C'è la partenza, ci sono diverse prove nel viaggio di andata e nel viaggio di ritorno, soprattutto in quello del ritorno.
- Nel viaggio di ritorno la nave Argo risale il fiume Istro (Danubio), si inoltra nell'Europa centrale rimanendo di poco a sud della rupe Ercinia. Attraversa il Rodano, torna nel Mediterraneo, costeggia l'Italia fino ad arrivare alla terra di Circe, zia di Medea, lì pero i due devono purificarsi perché avevano ucciso a tradimento Absirto, fratello di Medea, e in seguito lo avevano fatto a pezzi. Circe celebra le nozze e si compie l'unione dei due, ma il viaggio non termina.
- Andando verso sud incontra diversi ostacoli che aveva incontrato Odisseo (Sirene, l'isola dei Feaci). Nell'isola dei Feaci Giasone e Medea si uniscono in amore, perché Alcino aveva promesso di consegnare Giasone e Medea se non si fossero uniti in amore. In una notte tra brividi di passione ci sono i presagi della tragedia.
- Con l'aiuto di Atena riescono a sopravvivere anche a questa avventura e riprendono il Mare, fanno un tappa a Creta dove devono superare l'ultimo ostacolo, un gigante di Bronzo che custodiva le coste dell'isola. Questa mostruosa creatura viene eliminata da Medea con un rito di magia nera. Dopo ciò il viaggio degli Argonauti si conclude con il ritorno in Grecia.
- L'autore mostra un intervento frequente degli dei a favore degli eroi, il che evidenzia i limiti del personaggio di Giasone il quale si configura come un antieroe, continuamente sostenuto dall'aiuto degli dei. Medea, invece, è un complesso personaggio che oscilla tra l'incontro del primo grande amore e tra la magia che caratterizza il suo lato oscuro, che verrà fuori successivamente.
I temi principali sono la passione d'amore e la magia.