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Concetti Chiave

  • Germinale, pubblicato nel 1885, è un romanzo sociale che denuncia i problemi delle classi oppresse attraverso una narrazione complessa e ricca di personaggi.
  • Il titolo si riferisce al mese di aprile durante la rivoluzione francese e all'insurrezione popolare del 12 germinale 1795.
  • La storia si svolge in Francia, vicino a Lilla, tra il 1866 e il 1869, seguendo la vita dei minatori di Montsou e le loro difficili condizioni lavorative.
  • Il protagonista, Stefano Lantier, guida uno sciopero contro le riduzioni salariali causate da una cattiva gestione finanziaria della compagnia mineraria.
  • La narrazione culmina nella tragedia della miniera, con Stefano intrappolato e poi salvato, che si trasferisce a Parigi per continuare la lotta dei lavoratori.
Germinale, pubblicato a Parigi nel 1885, viene definito un romanzo sociale, genere letterario in cui, attraverso la narrazione di una vicenda per lo più complessa e ricca di personaggi, l'autore intende rappresentare (e spesso denunciare) i problemi della società in cui vive. Il romanzo sociale racconta di preferenza la vita quotidiana degli umili, delle classi oppresse, indagando le conseguenze che hanno per loro i grandi eventi storici e le scelte dei potenti.
Il titolo del romanzo è il nome dato al mese di aprile durante la rivoluzione francese e, più in particolare, fà riferimento all'insurrezione popolare del 12 germinale 1795. La vicenda si svolge in Francia, vicino a Lilla, tra il 1866 e il 1869.
Il protagonista, il giovane Stefano Lantier, viene assunto nella miniera di Montsou. Qui diecimila minatori lavorano con turni massacranti e paghe scarse, vivendo in tuguri senza luce e poco spaziosi. Stefano, trova buoni compagni, va a vivere con la famiglia Maheu e si innamora di Caterina. Intanto un'errata politica finanziaria del governo procura dissesti alla compagnia mineraria, che riduce ulteriormente i gia miseri salari. Spinti dalla disperazione, i minatori iniziano uno scipero di cui Stefano prende la guida, incitando i compagni a resistere. Ma la fame e i duri scontri con la polizia constringono i lavoratori a cedere. Essi tornano in miniera, ma un operaio anarchico, che vuole risolvere i problemi con soluzioni estreme, sega le tegole di sostegno alle pareti del pozzo. La miniera frana e l'acqua la invade. Tra i minatori intrappolati c'è anche Stefano, che assiste impotente alla morte di tutti i suoi compagni e di Caterina. Egli viene poi salvato, dopo molti giorni, dalle squadre di soccorso. Stefano lascia il paese e si reca a Parigi, dove spera di essere utile alla lotta per migliorare le condizioni dei lavoratori.

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