Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • La commedia "La Folle Journée, ou le Mariage de Figaro" di Beaumarchais è una satira politica che critica i privilegi dell'aristocrazia, anticipando la Rivoluzione francese.
  • Nonostante la censura iniziale, l'opera ha ottenuto un grande successo, grazie al suo ritmo comico vivace e all'intreccio di molteplici intrighi e colpi di scena.
  • Figaro, il protagonista, è un servitore astuto e vivace che denuncia le ingiustizie sociali e rappresenta le aspirazioni di cambiamento della società dell'epoca.
  • La commedia esplora temi come la solidarietà femminile, la critica alla nobiltà e il potere dell'ingegno umano per superare le disuguaglianze sociali.
  • Beaumarchais presta grande attenzione ai dettagli scenici e simbolici, rendendo lo spettacolo un'esperienza visiva e drammatica completa per il pubblico.

Indice

  1. Presentazione dell’opera
  2. Personaggi
  3. Atto I
  4. Atto II
  5. Atto III
  6. Atto IV
  7. Atto V
  8. Le nozze di Figaro e la censura
  9. Beaumarchais, sceneggiatore
  10. La trama e le trame
  11. I temi principali

Presentazione dell’opera

La Folle Journée, ou le Mariage de Figaro è una commedia in cinque atti di Beaumarchais, scritta nel 1778 e rappresentata per la prima volta nel 1784, dopo diversi anni di censura.
Dal 1775 al 1792, Beaumarchais pubblicò una drammatica trilogia con la famiglia Almaviva: Il barbiere di Siviglia, La Folle Journée ou le Mariage de Figaro e La Mère Guilty.
Completato nel 1778, Le nozze di Figaro non sarà rappresentato fino al 1784 dopo 6 anni di lotta contro la censura.
Fu molto criticata per aver denunciato i privilegi dell'aristocrazia. È quindi una commedia politica, una satira che annuncia la Rivoluzione francese.
Ma al di là del suo aspetto politico, è un capolavoro comico con un ritmo molto vivace, che mescola la situation comica, con molti colpi scena e l'uso della commedia di carattere. È anche l'erede del dramma borghese di Molière (problemi sociali, denaro, matrimonio, disuguaglianze sociali e realismo quotidiano sono rappresentati tutti insieme).
La commedia fu un vero trionfo! Segno di questo successo, Mozart la trasformò in opera nel 1786: al Burgtheater di Vienna nacque Le Nozze di Figaro.

Personaggi

• Conte Almaviva: agisce da libertino, pur essendo un Grande di Spagna e
Gran Corregidor di Giustizia dell'Andalusia, a Siviglia.
• La contessa Rosina: è la moglie trascurata del Conte
• Figaro: valletto del conte di Almaviva e fidanzato di Suzanne
• Susanna: prima cameriera della contessa Almaviva e fidanzata di Figaro
• Marcellina: cameriera, anziana, ex amante di Bartolo, madre di Figaro
• Antonio: giardiniere del castello, zio di Suzanne
• Cherubino: figlioccio della contessa, primo paggio del conte.
Personaggio libertino, ama la contessa, ma anche Susanna e Fanchette
• Bartolo: padre di Figaro, medico a Siviglia
• Basilio: insegnante di clavicembalo della contessa
• Don Gusman Brid'oison: Giudice presso la Corte Corregidor, Luogotenente
di Giustizia della città
• A due mani: impiegato e segretario di Don Gusman
• Grippe-Soleil: giovane pastore
• Una giovane pastorella
• Fanchette, la figlia del giardiniere
• Un ufficiale giudiziario: calma le conversazioni quando sono troppo
accese
• Pedrille: paggio che segue il Conte a cavallo
• Gruppo di contadini

Atto I

Si tratta dell’esposizione in cui l’autore ci presenta tutti i personaggi e le loro relazioni amorose. Il Conte e la Contessa Almaviva sono sposati, ma il Conte ama Susanna che, contraccambiata invece, ama Figaro. Marcellina, la cameriera più anziana ama Figaro e a sua volta è amata da Basilio, il maestro di musica della Contessa e dal medico Bortolo. Nel palazzo, vive anche il paggio Cherubino, amante corrisposto di Fanchette, la figlia di Antonio, il giardiniere; egli ama anche la Contessa, sua madrina, e non disdegnerebbe di essere amato anche da Susanna.

È giorno di matrimonio al castello di Aguas Frescas, a Siviglia! Il conte Almaviva, giudice supremo dell'Andalusia: si stanno preparando le nozze di Figaro, valletto del conte con Susanna, cameriera della contessa.
Figaro sta controllando le misure della camera nuziale quando la sua fidanzata arriva per dirgli che il Conte, pur avendo abolito lo jus primae noctis vuole prenderla come amante ed ha incaricato Basilio, l'insegnante di clavicembalo della contessa, di gestire le trattative.
Rimasto solo, Figaro si indigna e riflette: vorrebbe, senza dare nulla, ottenere il massimo profitto.
Ma la situazione si complica: Marcellina, innamorata di Figaro (non sa che è suo figlio), trama con Bartolo per impedire il matrimonio. In che modo? Facendo valere la proposta di matrimonio che le è stata fatta a suo tempo da Figaro
Poi arriva Suzanne che prende in giro la vecchiaia di Marcellina.
A sua volta, entra in scena Cherubino. È stato appena licenziato dal conte dopo essere stato sorpreso con Fanchette, la figlia del giardiniere; esso si dispera, perché, pur essendo innamorato anch’esso di Susanna, è innamorato anche della contessa e la vorrebbe rivedere. Come ricordo della donna, strappa di mano a Susanna un nastro appartenente alla contessa.
Nel frattempo, arriva il conte con l’intento di sedurre Susanna; Cherubino, sorpreso e spaventato, si nasconde prima, dietro una poltrona, poi, si rannicchia sotto un vestito; quando il conte sentendo arrivare qualcuno, si nasconde dietro la stessa sedia, cioè nel nascondiglio lasciato libero da Cherubino: è Basilio, che è venuto a negoziare con Susanna e durante la trattativa egli fa riferimento ai sentimenti che Cherubino nutre per la contessa: il Conte, esasperato, esce quindi dal nascondiglio e scova, con stupore, il paggio. Egli è ancor più contrariato se non irritato del fatto che ora, avendo assistito alle trattative di Basilio con Susanna, Cherubino è a conoscenza del suo progetto di fare della ragazza la sua amante.
Improvvisamente, contadini e servi invadono la scena, guidati da Figaro e dalla contessa. Il primo chiede al Conte di abolire immediatamente e ufficialmente, lo "jus primae noctis"; la seconda chiede che il figlioccio Cherubino sia perdonato. Il conte respinge la richiesta dell'abolizione e annuncia che Cherubino partirà per l’altro capo della Spagna, perché arruolato nell'esercito. Figaro informa, in segreto, il giovane sul mezzo per poter restare al castello.

Atto II

Complicità fra Susanna e la Contessa per nascondere Cherubino e cogliere il conte sul fatto

Susanna informa la contessa di quello che hanno fatto Cherubin e il Conte. Alla fine, arriva Figaro, che presenta il suo piano: ha inviato al Conte un biglietto anonimo per avvertirlo che sua moglie ha un appuntamento con un cortigiano, la sera stessa. Nel frattempo, Susanna fissa un appuntamento con il Conte ma è Cherubin, travestita da donna, che andrà al suo posto.
Figaro va a prendere il paggio, vestito da ufficiale e con il suo brevetto in mano, in modo il giovane possa intrattenersi con Susanna e con la contessa. Lui le canta una storia d'addio, e lei è ancora più commossa quando nota nella mano del paggio il suo nastro, macchiato del sangue da una ferita. In quel momento, il Conte bussa alla porta.
Cherubin va a nascondersi in bagno ma, goffamente, inciampa in una sedia. La contessa, molto preoccupata, assicura al marito che si tratta di Susanna. Il conte ordina alla cameriera di uscire, ma di fronte al rifiuto, esce con la moglie, per andare a prendere qualcosa per forzare la serratura.
Susanna, rimasta sola, sostituisce Cherubino nella toilette posto, mentre quest’ultimo fugge, saltando dalla finestra. Al loro ritorno, la contessa confessa tutto e dà al marito la chiave del bagno. Ma, sorpresa: quando aprono la porta, scoprono Susanna! Allora il Conte, sentendosi in colpa, implora il perdono della moglie, che si giustifica spiegando che voleva punirlo per la sua gelosia.
Il Conte riversa il suo malumore su Figaro, quando il giardiniere Antonio arriva nella stanza. Nelle sue mani, ha un vaso di garofani rotto e il brevetto che Cherubin ha perso nella fuga. Figaro, con grande abilità, riesce a ribaltare la situazione: è stato lui a saltare giù dalla finestra e se tiene il brevetto in mano è perché il Conte vi possa apporre il proprio sigillo. A quest'ultimo non resta che credere alla versione del suo servitore.
Ancora una volta, la folla invade il palco con Marcellina alla testa che viene a rivendicare i propri diritti nei confronti di Figaro che in cambio di un debito avrebbe proposto di sposarla. Il conte ordina quindi a Basilio di andare a chiamare chi amministra la giustizia
Lasciate sole, la contessa e Susanna fanno il punto della situazione: non possono più inviare Cherubino al posto della cameriera. Sarà quindi la contessa, vestita da Susanna, ad andare. Figaro rimane all'oscuro del cambiamento di piano.

Atto III

Processo di Marcellina contro Figaro e colpo di scena: Figaro è suo figlio.

Nella Sala del Trono, che funge da sala delle udienze, il Conte si sente preso in giro da tutti. Tuttavia, ha convocato Figaro per sapere se è al corrente delle avances fatte alla sua fidanzata.
Il Conte, alla fine, pensa di aver capito tutto: il suo servitore sposerà colei che egli desidera. Tuttavia, Susanna ribalta la situazione: promette al conte l'appuntamento che spera, in cambio del quale dovrà rifiutare la richiesta legale di Marcellina. Ma una parola di troppo rivolta a Figaro rende tutto chiaro al Conte, che decide di vendicarsi.
Marcellina e Figaro presentano finalmente il loro caso a Brid'oison, il giudice di Almaviva, balbuziente e molto zelante. Inizia quindi il processo. Bartolo, l'avvocato di Marcellina, poi Figaro cavillano sui termini della promessa di matrimonio. Il conte alla fine decide: Figaro deve pagare il debito Marcellina, o sposarla. Figaro allora prova tutto per tutto: nato da genitori sconosciuti, si dichiara comunque un gentiluomo, il che gli farebbe sfuggire il verdetto.
Colpo di scena! I suoi "nobili genitori" non sono altro che Marcellina e Bartolo. Quest'ultimo, tuttavia, rifiuta di sposare la madre di suo figlio. Marcellina sfodera quindi una lunga denuncia della violenza maschile, prima di cadere tra le braccia del figlio Figaro. Quando Susanna arriva con i soldi dati dalla contessa, pensa di essere stata tradita, ma capisce subito l'equivoco. Il Conte è infuriato.

Atto IV

Susanna e Figaro si sposano, ma la contessa ha organizzato un falso appuntamento fra Susanna e il Conte.

In una galleria del castello, i due fidanzati discutono di filosofia e di amore.
La contessa sceglie di rilanciare il gioco: detta a Susanna, all'insaputa di Figaro, il biglietto con cui dà appuntamento al Conte.
Vediamo poi Cherubino arrivare vestito da donna, tra un gruppo di abitanti del villaggio. Una goffaggine, tuttavia, lo smaschera; la confusione rivela finalmente le opinioni del Conte su Fanchette.
La cerimonia nuziale può finalmente aver luogo. Ma Figaro vede il biglietto nelle mani del Conte e scopre, tramite parole incuranti di Fanchette, il luogo del prossimo appuntamento. Cieco dalla gelosia nonostante l'intervento di Marcellina, vuole annullare il matrimonio.

Atto V

Epilogo. Susanna e la contessa mascherate colgono sul fatto il conte

In un vicolo di ippocastani con due padiglioni, di notte, Fanchette cerca Cherubino. Compaiono poi Figaro, Bartolo, Basilio e un gruppo di servitori, che stazionano nelle vicinanze.
Solo, nascosto, Figaro riversa il suo risentimento in un lungo monologo e fa un bilancio della sua vita. Poi vede arrivare Suzanne e la contessa, confondendole, poiché si sono scambiate i vestiti. Infine, arrivano Cherubino che corteggia la contessa – credendo che sia Susanna - e il Conte, che, allo stesso modo, sollecita la moglie, prendendola anche lui per Susanna.
Arriva Figaro su tutte le furie. Il Conte fugge al buio, la Contessa si nasconde e Susanna, ancora travestita da contessa, decide di punire il fidanzato per i suoi sospetti. Ma presto, la riconosce. Occorre poi punire il Conte, che ritorna e che pensa di vedere la moglie con Figaro. A sua volta, egli è furioso: fa arrestare Figaro mentre Susanna fugge in uno dei padiglioni, che si svuota rapidamente di tutti i suoi ospiti: Cherubino, Fanchette, Marcellina, ...
Quando la contessa lascia da sola l'altro padiglione, il conte capisce il suo errore: le chiede perdono e, ottenendolo, tutto finisce con le canzoni.

Le nozze di Figaro e la censura

Nel XVIII secolo, un'opera doveva ottenere il "privilegio del re" per essere rappresentata. Per ricevere questo prezioso “lasciapassare”, non bisognava minare il potere, la religione e la moralità. L'autore incriminato rischiava l'esilio o il carcere. In effetti, durante l'Età dell'Illuminismo, la letteratura era un'arma e le parole diffondevano spesso idee prerivoluzionarie. Il teatro, per la sua natura dialogica, era il genere dello scambio, del conflitto e del dibattito per eccellenza. Si prestava a polemiche e diventava uno spazio ideologico per gli autori dell'Illuminismo. Nella sua commedia, il drammaturgo gestisce brillantemente la doppia enunciazione (l'indirizzo simultaneo al personaggio e al pubblico) per stabilire un dialogo con i suoi spettatori e Figaro, cameriere vivace e sfacciato, ne diventa il portavoce privilegiato.
Nel 1778 la commedia fu al centro dei dibattiti politici: la rabbia di Figaro contro i privilegi dei nobili e la denuncia delle disuguaglianze sociali ne fecero un'opera prerivoluzionaria. Nel suo famoso monologo, Figaro dice: “Nobiltà, fortuna, rango, luoghi, tutto questo ti rende così orgoglioso! Cosa hai fatto per così tanti beni? ti sei presa la briga di nascere e niente di più...». (Atto V,3).

Beaumarchais, sceneggiatore

Il drammaturgo ha avuto cura di scrivere quattro pagine intitolate "Personaggi e costumi della commedia" tra la prefazione e l'elenco dei personaggi. Queste precise indicazioni sceniche testimoniano l'importanza data alla messa in scena; sono estesi a tutto lo spettacolo da numerose indicazioni che stabiliscono la posizione degli attori, i loro movimenti, i loro gesti e le loro inflessioni di voce, la disposizione della scenografia o la posizione degli oggetti di scena. Beaumarchais fa della rappresentazione una priorità; il volume complessivo delle didascalie – molto ampio se paragonato a un brano classico – dimostra che il testo è più che mai destinato a diventare spettacolo. Il trionfo delle Nozze di Figaro deve certamente molto a questa attenzione prestata ai dettagli e al gustoso simbolismo degli accessori (nastro, spilla, cappellino verginale e altro). È uno spettacolo completo e piacevole per lo spettatore.

La trama e le trame

Un vento di libertà soffia negli animi ma anche nella forma letteraria scelta, come testimonia Le Mariage che si svincola in parte dalle regole classiche del teatro, a cominciare dall'unità di tono, spesso ignorata. In effetti, La Folle Journée è anche una storia pazzesca. Se il matrimonio tra Suzanne e Figaro, vanificato dal conte Almaviva che brama la sua giovane serva e abbandona la moglie, è il filo conduttore, molti sono gli intrighi secondari che si intrecciano e costituiscono una tela molto intricata! Progetti di matrimonio, riconoscimento filiale, alleanze e dissimulazioni costituiscono cinque atti ricchi di colpi di scena. Questo groviglio di conflitti di interesse provoca molte interruzioni di tono e lo spettacolo oscilla costantemente tra dramma e commedia. Beaumarchais, che nella Prefazione aveva confidato di voler "deviare da una via troppo battuta" e da "regole non proprie", esplora infatti un teatro nuovo e moderno; prende in prestito dal dramma borghese di Diderot e si prende delle libertà con il teatro classico.
Con Le nozze di Figaro, Beaumarchais si vendica del fallimento della rappresentazione de Il barbiere di Siviglia. Presenta 16 personaggi in uno spettacolo in cinque atti, la cui prima rappresentazione dura 2 ore e 40. Lo spettacolo sarà rappresentato 116 volte nel XVIII secolo, sempre con un grande successo. Gli intermezzi musicali, le numerose comparse e i cambi di scenario contribuiscono al carattere spettacolare della commedia.

I temi principali

• La commedia del cameriere: Figaro è vivace, intelligente e la sua superiorità d'animo sul suo padrone, il conte Almaviva, ne fa il portavoce del drammaturgo. Il personaggio diventa l'archetipo del cameriere che si prende una rivincita sociale. Il suo discorso denuncia i privilegi e mette in discussione l'ordine sociale. Nella sua Prefazione, Beaumarchais afferma di voler "portare dentro la critica di una moltitudine di abusi che desolano la società" come il diritto del signore, la disfunzione della giustizia, i privilegi di nascita.
• La complicità dei personaggi femminili, al di là delle differenze sociali, è una questione importante nella commedia. Susanna e la contessa, Susanna e Marcellina uniscono le forze per contrastare le strategie libertine maschili e la disonestà del Conte.
• Gli occultamenti e il travestimento devono essere presi sia in senso figurato che letterale e contribuiscono notevolmente al piacere dello spettatore. Susanna scambia il suo costume con quello della contessa, Cherubino si traveste, le maschere vengono tolte
• Tutti i tipi di comicità sono presenti nella commedia: gesti, parole, spesso grazie al senso della battuta, del personaggio e della situazione di Figaro. Molte incomprensioni tengono lo spettatore con il fiato sospeso a spese dei personaggi
• La denuncia della nobiltà
Le Nozze di Figaro sono spesso viste come un presagio della Rivoluzione del 1789, in quanto denunciano i privilegi dell'aristocrazia che sarà al centro della rivolta. Luigi XVI ne vietò l'esecuzione fino al 1784.
Figaro attacca così i privilegi della nobiltà, attraverso il conflitto privato che lo oppone al suo padrone. Tutto è concentrato nel famoso "diritto del signore", che il conte cerca di negoziare con denaro, col ricatto e col potere. È un diritto diffuso nel Medioevo che permetteva al signore di possedere le mogli dei suoi servi.
Questo "diritto vergognoso" (Atto I, Scena 1) rappresenta sia il motore dell'azione che il simbolo di una tirannia dei potenti sui deboli. Da ciò deriva il processo alla società degli aristocratici, guidata da un subordinato che è privato, storicamente, del diritto di parola.
• Il potere della nobiltà messo in discussione
Il Conte di Almaviva assume su di sé tutta la critica alla classe che rappresenta. Così, nella sua prefazione, Beaumarchais afferma di voler rappresentare " un giovane signore di quel tempo, prodigo, piuttosto galante, anche un po’ 'libertino, proprio come gli altri signori di quel tempo". Ha quindi un valore allegorico molto chiaro.
Per il drammaturgo, un tale signore, "abbastanza vizioso da voler sottoporre ai suoi capricci tutto ciò che è subordinato a lui, deve finire, come questo, per essere lo zimbello dei suoi servi". Il tema è dunque politico: il vizio dei potenti, che seguono solo il loro piacere come unica legge, non può che portare al loro rovesciamento da parte dei deboli.
Figaro lo rimprovera così, nell'atto V, scena 2, di essere padrone di tutto tranne che di sé stesso. È arrabbiato, violento, orgoglioso e terrorizza persino sua moglie (vedi Atto II, scene 10-16). Soprattutto, disprezza i suoi presunti inferiori, come dimostra il suo monologo nell'atto III, scena 4:
Questa è la sua visione del mondo: coloro che sono a suo servizio non hanno abbastanza valore per conoscere la libertà. Almaviva è l'incarnazione di un'aristocrazia talmente oziosa e corrotta, da non giustificare più il potere di cui hanno sempre disposto
• La messa in discussione dell’ordine stabilito e l’influenza dell’Illuminismo
Le osservazioni di Figaro servono a esporre tesi filosofiche, che mettono in discussione l'ordine stabilito. Così, il valletto è in grado di farsi un posto nella società, usando "più scienza e calcoli per sopravvivere, di quanto non ci siano voluti cento anni per governare tutta la Spagna ... (Atto V, scena 3).
Tutta questa visione è riassunta dal finale cantato in cui Figaro fa un'allusione a Voltaire: solo il caso arriva a spiegare la disuguaglianza delle condizioni sociali del tempo. Ma, ottimista, aggiunge (Atto V, scena 19): "La mente da sola può cambiare tutto ".
Tuttavia, il modo in cui Figaro raggiunge i suoi fini annuncia piuttosto l'emulazione collettiva della Rivoluzione che l’individualismo onnipotente: infatti, è davanti alla folla che Almaviva abolisce finalmente il "diritto del signore".
• Il ruolo delle donne rivisto
Susanna e la contessa ricoprono un ruolo di primo piano nella commedia. Appaiono unite e complici per portare avanti il loro progetto, lasciando Figaro all'oscuro del gioco.
La solidarietà delle donne può essere vista qui come un mezzo per resistere all'oppressione maschile, ancora una volta rappresentata dallo” jus primae noctis”.
Suzanne non esita, come la contessa, a punire il suo fidanzato per una condotta che trova riprovevole.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il contesto storico e culturale in cui si colloca "La Folle Journée, ou le Mariage de Figaro" di Beaumarchais?
  2. La commedia si colloca nel contesto dell'Età dell'Illuminismo, periodo di grandi cambiamenti sociali e politici che anticipano la Rivoluzione francese. Beaumarchais, attraverso la satira e la critica ai privilegi dell'aristocrazia, riflette le tensioni e le aspirazioni di cambiamento dell'epoca.

  3. Chi sono i personaggi principali di "La Folle Journée, ou le Mariage de Figaro" e quali sono le loro relazioni?
  4. I personaggi principali includono il Conte Almaviva, la Contessa Rosina, Figaro, Susanna, Marcellina, Cherubino, Bartolo e altri. Le loro relazioni sono complesse e intrecciate, con amori, gelosie, e conflitti che si sviluppano attorno al matrimonio di Figaro e Susanna e alle manovre del Conte per sedurre Susanna.

  5. Quali sono i temi principali trattati nella commedia di Beaumarchais?
  6. I temi principali includono la critica ai privilegi dell'aristocrazia, la lotta contro l'ingiustizia sociale, la solidarietà femminile, l'uso dell'inganno e del travestimento, e la comicità derivante da situazioni e dialoghi vivaci. La commedia esplora anche l'idea di superamento dell'ordine sociale stabilito.

  7. Come viene rappresentata la figura di Figaro e quale ruolo svolge nella commedia?
  8. Figaro è rappresentato come un personaggio vivace, intelligente e astuto, che usa l'ingegno per superare gli ostacoli e sfidare l'autorità del Conte. È il portavoce delle critiche sociali dell'autore e simboleggia la possibilità di un cambiamento sociale attraverso l'astuzia e la solidarietà.

  9. Qual è stato l'impatto della censura su "La Folle Journée, ou le Mariage de Figaro" e come è stata accolta dal pubblico?
  10. La commedia ha affrontato diversi anni di censura prima di poter essere rappresentata, a causa delle sue critiche esplicite ai privilegi dell'aristocrazia e delle sue implicazioni politiche. Nonostante ciò, una volta messa in scena, ha riscosso un enorme successo, diventando un simbolo delle aspirazioni rivoluzionarie dell'epoca e influenzando la cultura popolare, come dimostra l'opera di Mozart ispirata alla commedia.

Domande e risposte