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Concetti Chiave

  • "Les Fleurs du mal" di Baudelaire comprende cento poesie suddivise in cinque sezioni tematiche.
  • L'opera esplora l'idea di estrarre la bellezza dal male attraverso la poesia.
  • Baudelaire inaugura due filoni della poesia moderna: le "corrispondenze" e l'uso di un'allegoria moderna.
  • L'allegoria baudelairiana è caratterizzata da decodificazione incerta, non offrendo risposte definitive.
  • L'uso di immagini metaforiche audaci mira a provocare uno shock emotivo nel lettore.

Charles Baudelaire e “I fiori del male”: trattazione sintetica e principali peculiarità della raccolta di poesie

Les Fleurs du mal” o “I fiori del male” è una raccolta di poesie che comprende cento poesie, le quali sono suddivise in cinque sezioni: Spleen et ideal, Les Fleurs du mal, Révolte, Le vin e La mort.

Indice

  1. Obiettivo e significato del titolo
  2. Innovazioni formali di Baudelaire
  3. Peculiarità stilistiche e immagini

Obiettivo e significato del titolo

Il titolo permette di comprendere a pieno l’obiettivo dell’opera, infatti con “I fiori del male” l’autore si avvale della poesia per estrarre ed estrapolare la bellezza dal male.

Innovazioni formali di Baudelaire

Dal punto di vista formale, si può constatare che la poesia baudelairiana inaugura due filoni fondamentali della poesia moderna:

- da un lato cerca le “corrispondenze”, ovvero la rete di legami misteriosi che, al di là delle apparenze, uniscono tutte le realtà in una unità occulta.

- dall’altro lato, invece, Baudelaire adopera “L’allegoria”, ma non nel senso dantesco, bensì in senso moderno, quindi, un’allegoria che non rimanda più a un codice interpretativo ma è di decodificazione incerta e non approda più a risposte definitive.

Peculiarità stilistiche e immagini

Nell’opera “I fiore del male” è peculiare inoltre l’utilizzo continuo di immagini metaforiche, ardite, inusuali e al limite della stravaganza, le quali mirano a produrre uno shock nel lettore: in “Spleen”, ad esempio, la speranza è paragonata a un “pipistrello prigioniero di un’umida cella, che sbatte le ali su soffitti fracidi”.

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