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Come funziona il mondo del lavoro anglosassone? Risponde l'esperto articolo

L'idea di lavorare all'estero è sempre più allettante per i giovani italiani: l'ambizione, certo, non manca. Ma come prepararsi per fare il grande passo e affrontare le sfide di un'esperienza lavorativa all'estero?

Le domande possono essere tante. Una di queste è, ad esempio: cosa ti aspetta se vuoi andare a lavorare in uno dei paesi del mondo anglosassone, quindi in UK, Australia o negli Stati Uniti?

Per capirlo meglio, lo abbiamo chiesto a Paolo Zotti, Regional Director South & West Europe - Reckitt Essential Home , un esperto del settore che conosce bene le dinamiche lavorative a livello globale globale.

Nel consueto appuntamento settimanale con il format di TikTok “Like a Pro(f)” di Skuola.net, l'AD ha offerto diversi spunti e consigli per affacciarsi a un'avventura lavorativa all'estero.

Non solo, se sei attratto da questo tipo di esperienza, sul canale TikTok di Skuola.net troverai diversi altri contenuti a tema, per cui rimani sintonizzato sui nostri canali!

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Com'è lavorare nel mondo anglosassone e quali sono i principi su cui si basano gli avanzamenti di carriera? Lo abbiamo chiesto a Paolo Zotti, Regional Director South & West Europe - Reckitt Essential Home E tu vorresti lavorare in questi paesi? Diccelo nei commenti! job lavoro lavorare cercolavoro lavorareinusa australia lavoroaustralia

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Indice

  1. Come funziona il mondo del lavoro all'estero?
  2. La serie sul lavoro all'estero

Come funziona il mondo del lavoro all'estero?

L'elemento distintivo del mondo del lavoro anglosassone? Paolo Zotti non ha dubbi: “Negli Stati Uniti c'è una forte cultura della leadership meritocratica. Quindi se tu hai un ruolo apicale di leadership negli Stati Uniti, in qualche modo hai già acquisito una sorta di autorevolezza. L'altro elemento interessante è la cultura del 'can do', cioè io posso fare. C'è bisogno di creare un sogno, di avere un'ambizione molto sfidante: il cosiddetto sogno americano non è solo un nostro prototipo di realizzazione.”

In Australia, invece, l'approccio è marcatamente più 'chill': “Gli australiani hanno una linea di demarcazione molto labile tra il mondo lavorativo e il mondo privato personale. E attraverso questa cultura più distensiva, che crea poi un certo ambiente di socialità, si riesce anche a essere molto efficaci sul lavoro”.

In Inghilterra funziona diversamente: “Gli inglesi sono molto bravi nell'arte dell'influenzare, nell'arte dialettica. La loro comunicazione non è necessariamente diretta, anzi è da interpretare. Lì devi entrare in quell'ambito, appunto, comunicativo in cui si dicono delle cose, ma devono essere interpretate in un certo modo per poter poi avere un ruolo predominante e più di influenza all'interno del mondo inglese”.

Da italiano, quale preferisce Paolo Zotti? “Probabilmente l'australiano, anche perché sono italiano, ma meridionale. Quale mi ha forse più stimolato emotivamente? Quello americano”.

La serie sul lavoro all'estero

Per questo e altri contenuti a tema rimani sintonizzato sui nostri canali. Insieme a Paolo Zotti esploreremo tutti gli aspetti di un lavoro all'estero, in modo tale da offrirti spunti e suggerimenti utili per la tua prossima avventura! Dai un'occhiata agli altri contenuti tematici che abbiamo già messo online:

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