
Oggi la comunicazione interna (quella rivolta a chi lavora nelle aziende) si è trasformata completamente e non utilizza più gli strumenti arcaici degli anni ’80, ma le moderne tecniche di marketing.
Proprio così: per comunicare verso i dipendenti si prendono in prestito gli strumenti utilizzati per arrivare ai clienti. Brand, identity, value proposition…tutti concetti alla base dell’Employer Branding (EB), ovvero l’insieme delle attività con le quali valorizzare l’immagine dell’azienda nei confronti di chi già lavora all’interno (i dipendenti) e di chi potrebbe lavorarci un domani (i potenziali candidati).
Lavorare nell Employer Branding, cosa significa e che ruolo si svolge
E se tu fossi interessato a lavorare nell’EB quali informazioni potrebbero esserti utili?- La competizione per attrarre (e trattenere) i talenti è diventata molto aggressiva. Sempre più aziende (di qualsiasi dimensione) dedicano risorse all’attività di EB per creare ingaggio e motivazione. Nelle grandi realtà esistono uffici dedicati (che possono essere collocati all’interno dei dipartimenti Risorse Umane o Comunicazione). Le piccole si affidano a società di consulenza che offrono servizi di EB chiavi in mano. Le opportunità professionali in questo settore non mancano…
- L’EB comprende la gestione di canali di comunicazione, come i social, i siti web e le app dedicate ai dipendenti o aperti all’esterno. Tra i più utilizzati segnalo LinkedIn dove oltre a “postare” le posizioni di lavoro ricercate, le aziende mettono in evidenza i propri valori (su temi come ambiente, inclusione, innovazione), le storie di vita di chi lavora, le iniziative di welfare o formazione. Messaggi utili sia per chi deve scegliere (i candidati), sia per aumentare la motivazione ed il senso di identità di chi già lavora (i dipendenti). Proporre e creare contenuti, gestire canali social, monitorare gli indicatori di contatto sono tutte competenze richieste per lavorare nel settore.
- Una strategia di EB non si limita alla sola gestione dei canali di comunicazione, ma deve portare messaggi coerenti per tutte le comunità coinvolte dall’impresa. Puoi pensare, come esempio, al mondo delle scuole che collaborano con le aziende per l’organizzazione di career day, testimonianze, PCTO, summer camp. Alcune società arrivano a progettare corsi di studio o master universitari ad hoc, investendo cifre importanti per “catturare” in anticipo i migliori talenti. Se entrerai a lavorare nell’EB sarà molto utile ed apprezzata la tua esperienza di studente, per fare tesoro di quello che, nel tuo vissuto, hai visto funzionare.
- L’EB rivolto ai dipendenti sta diventando sempre di più un lavoro da “animatori”. Sto scherzando, ma neanche troppo… dentro le aziende si sta affermando in modo crescente il fenomeno delle community: gruppi di persone che si mettono insieme per condividere passioni, interessi, obiettivi. Possono crearsi gruppi di sportivi, amanti della lettura, sostenitori degli animali…spesso nascono in modo autonomo e spontaneo, ma altre volte è l’azienda che si impegna per sostenerli. Perché? Semplice: se una persona percepisce che l’azienda ha a cuore un tema che gli è caro, sentirà ancora più forte il legame identitario, ben al di là del semplice rapporto lavorativo.
Se hai una parola che ti interessa approfondire scrivimi a redazione@skuola.net
Gregorio Moretti
Sono nato nel 1980, laureato in Teorie della Comunicazione, da oltre 20 anni mi occupo di persone nelle aziende