
Competenze tecniche, sicurezza, modo di rapportarsi e look giusto. Sono questi, di solito, gli aspetti sui quali ci si focalizza di più in vista di un colloquio di lavoro. A questi, però, se ne è ormai aggiunto un altro come sottolinea uno studio Workplace Trend 2018 realizzato dal Gruppo Sodexo. Ben il 34% degli headhunter durante le selezioni, infatti, dà molto importanza all’intelligenza emotiva. Non solo, dallo studio emerge anche che creare un ambiente di lavoro che sia in grado di stimolare tale qualità è diventato ormai il trend del momento.
Cos’è l’intelligenza emotiva
Ma cos'è l'intelligenza emotiva? a questa domanda ha risposto lo psicologo, conosciuto in tutto il mondo, Daniel Goleman secodno il quale è la capacità di riconoscere i propri sentimenti e quelli degli altri e di saper gestire le emozioni in modo efficace. Si tratta quindi di una qualità abbastanza rara e anche difficile da valutare, per gli esperti è addirittura vitale per la carriera: conta di più avere intelligenza emotiva che possedere un alto quoziente intellettivo!
Come sviluppare l’intelligenza emotiva
Per le aziende è certamente importante valorizzare l’intelligenza emotiva e così Daniel Goleman e Richard Boyatzis, professore di economia alla Case Western Reserve University hanno individuato i 4 ambiti che compongono il modello delle competenze dell’intelligenza emotiva e sociale. Scopo di questo modello è di analizzare sia il punto divista delle aziende che dei lavoratori:
Autoconsapevolezza (sapere cosa sento e perché lo sento)
- Dal punto di vista del lavoratore: è segno di maggiori possibilità di successo.
- Dal punto di vista dell’azienda: le imprese con più collaboratori autoconsapevoli hanno performance migliori delle altre.
Autogestione (gestire le emozioni stressanti e individuare le emozioni positive)
- Dal punto di vista del lavoratore: le persone che gestiscono efficacemente le proprie emozioni subiscono meno lo stress correlato al lavoro.
- Dal punto di vista dell’azienda: i leader che gestiscono bene le emozioni ottengono risultati migliori.
Consapevolezza sociale (riconoscere ed empatizzare con le emozioni altrui)
- Dal punto di vista del lavoratore: l’80% degli impiegati pensa che l’empatia sul lavoro debba aumentare.
- Dal punto di vista dell’azienda: l’abilità dei leader di essere empatici è correlata a maggiori profitti e produttività.
Gestione delle relazioni (lavorare efficacemente con gli altri, risolvere i conflitti, ispirare e motivare)
- Dal punto di vista del lavoratore: il 46% dei professionisti crede che le amicizie sul lavoro siano importanti per essere felici.
- Dal punto di vista dell’azienda: per il 77% dei lavoratori è importante essere in buoni rapporti con i colleghi.
Se sei in procinto di sostenere un colloquio di lavoro, oltre ad avere una buona preparazione e un look consono è bene lavorare anche sulla tua intelligenza emotiva!
Manlio Grossi