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L'alfabeto del lavoro dalla A alla Z, S di Smart Working: una possibilità non un diritto acquisito 'per natura' articolo

Smart working: sogno, miraggio, diritto o privilegio. Oggi parlare di smart working è come discutere della nazionale di calcio: ognuno ha la propria verità in tasca. Per mettere un po’ di ordine iniziamo col dire che si tratta di uno strumento contrattuale e, come tutti gli strumenti contrattuali, è frutto di un equilibrio tra diritti e doveri, da compensare ed attentamente negoziare.

Sarebbe sbagliato pensare che lo smart working sia un diritto acquisito 'per natura' e sempre spettante, anche per il semplice fatto che non può ritenersi universale (molte categorie di lavoratori non possono averlo in virtù delle attività che svolgono, come ad esempio chi ha rapporti con il pubblico o chi opera in fabbrica o nei cantieri). 

Fatta questa doverosa premessa, è indubbio che l’organizzazione del lavoro possa, in molti casi, prescindere dai luoghi nei quali si svolge, grazie soprattutto alle tecnologie.

Per cui oggi è relativamente facile e poco costoso adottare lo smart working.

E del resto sono rilevanti i vantaggi per le persone: meno viaggi, migliore organizzazione delle esigenze familiari, minori costi. Perché allora non tutte le aziende (tra quelle che possono) lo adottano?

Probabilmente perché la loro organizzazione del lavoro, la loro cultura ed il loro modello di leadership prevede uno stile di lavoro che richiede l’interazione (ed il controllo) in prossimità.

Giusto, sbagliato? Ecco ci risiamo, torniamo alla nazionale di calcio! Ciascuno ha la propria opinione soggettiva, ma la realtà oggettiva non cambia: ciò che non è stabilito nei contratti non è un obbligo e chi deve scegliere dove lavorare potrà sempre tenerne conto nel fare le proprie scelte.

Per saperne di più su questa e su tutte le altre tematiche legate al mondo del lavoro, non perdere le prossime uscite della nuova rubrica “L'alfabeto del lavoro in 21 parole”: il tuo "bignami" sulle parole del lavoro, sempre con te!

Gregorio Moretti
Sono nato nel 1980, laureato in Teorie della Comunicazione, da oltre 20 anni mi occupo di persone nelle aziende